Ieri sera i componenti della locale sezione dei DS, o meglio della neonata sezione di Sinistra Democratica, hanno parlato alla cittadinanza in piazza XXIV Maggio.
Ad aprire l'incontro è stato il segretario DS Felice Carmine PESCATORE, il quale come primissimo punto ha chiarito la posizione della maggioranza degli iscritti della sezione "Nilde Iotti" rispetto al PD, annunciando le proprie dimissioni dal partito, così come quelle dei consiglieri di maggioranza e degli iscritti, per aderire alla costituente di Sinistra Democratica. Dopodiché ha dedicato un breve passaggio ad Antonello Garofano, giudicandolo troppo "soft" ed approssimativo nel suo precedente incontro pubblico.
Pescatore ha fatto una panoramica sull'inefficienza dell'Amministrazione Barbieri, attaccando, tra le righe, soprattutto l'Assessore al Bilancio per aver pressato il gruppo affinché dichiarasse il dissesto. Giudizi duri anche sulla nomina di commissioni "inutili" e clientelari. L'ex Segretario non ha risparmiato critiche sul degrado urbano, sulla mancanza di regole (ad esempio nel pagamento della tassa sull'affissione dei manifesti) e sulla scarsa incisività della raccolta differenziata. Pescatore, inoltre, ha sottolineato che la metà degli amministratori non vive a Paternopoli e ciò gli impedisce di conoscere i reali problemi del nostro paese, invitando tutti alle dimissioni, visto la dimostrata incapacità amministrativa. L'intervento si è concluso con l'invito a tenere la politica fuori dalle associazioni (menzionando Polisportiva e Misericordia) e proferendo un secco no all'installazione dell'Antenna Radiofonica in località serra. "Oggi - conclude Pescatore - nasce Sinistra Democratica".
Di alto spessore l'intervento del consigliere di minoranza Antonio LO VUOLO. Lo Vuolo ha infatti analizzato pagina per pagina il programma della "Bilancia", evidenziando che non c'è un punto completato oltre il 20%, o meglio oltre il 5%. Il Consigliere ha parlato di immobilismo amministrativo e mancanza dei servizi affermando, inoltre, che il dissesto è stato dichiarato su dati e parametri relativi al 2003 e non aggiornati alla situazione 2006. Lo Vuolo ha evidenziato la mancanza del rilancio culturale, socio-economico e della mal gestione delle strutture pubbliche, come ad esempio il Campo Sportivo ancora sprovvisto di collaudo. Insomma, secondo il consigliere, un programma di rilievo di cui nulla è stato fatto, confermando così una campagna elettorale basata su false promesse subito svanite.
Il terzo intervento, duro e diretto, è stato del consigliere Rino LAPIO. Lapio ha sottolineato come il collante dell'attuale maggioranza non sia la voglia di amministrare per il bene comune, ma proprio quel tanto decantato dissesto, sotto cui si nascondono il sindaco e la sua giunta quando devono rendere spiegazione del loro cattivo operato. Il Consigliere si è detto amareggiato per come si presenta il nostro paese, in cui vige uno stato di anarchia, assecondato da un'amministrazione che non poggia il proprio operato sulla Moralità e sulla Legalità. Fondamentale inoltre il passaggio sulla 219 (ricostruzione) in cui il consigliere afferma che sono stati attribuiti contributi a cittadini non aventi diritto, come dimostrabile anche attraverso aerofotogrammetria. Lapio ha poi riferito sulla questione Elettrosmog, non solo, quindi, l'Antenna in località Serra, ma anche l'Elettrodotto o altre installazioni similari che potrebbero sorgere a breve. Inoltre ha reclamato il diritto di rivolgersi alla Procura per tutelare i diritti di tutti i cittadini. In chiusura anche Lapio ha fatto un breve passaggio sulla costituente di Sinistra Democratica e sulla sua collocazione nel Socialismo Europeo.
A seguire l'intervento di Giuseppe STORTI, rappresentate dei Verdi e candidato nella lista DS nelle scorse amministrative. Storti ha esortato alla solidarietà ed alla collaborazione, soprattutto quando si affrontano battaglie ambientali per la tutela della salute del cittadino. Il Verde ha accusato gli attuali amministratori di scarso valore e della mancanza di volontà di rimboccarsi le maniche per risolvere i problemi. Ha però anche evidenziato l'atteggiamento di indifferenza che investe tutti i paternesi, esortandoli ad "incazzarsi" e a battersi per i propri diritti. Storti ha poi dedicato ampio spazio alla questione dell'Antenna, "mostro ambientale", iniziando con una domanda accusatoria diretta al sindaco: "è vero che a dirigere i lavori di via Serra sarà un tuo parente?" e chiedendosi come mai la Wind no e Radio Magic si! Durante il suo intervento, Storti, ha letto un manifesto affisso dall'emittente radiofonica e commentato anche il relativo spot, non condividendo assolutamente il contenuto ed usando termini anche molto forti. L'intervento si è chiuso con un appello ad aderire al Comitato Paternese Anti Elettrosmog (CPAE) e a non dividere la popolazione in contrari e favorevoli a Radio Magic.
La chiusura è spettata al capogruppo di minoranza Gennaro Pasquino. Pasquino ha aperto con una lettera di Raffaele "cacacito" che si chiedeva come mai oggi la raccolta dell'immondizia funzionava così male, quando egli stesso si ricordava che negli anni '60 il dipendente comunale Pasquale De Rienzo (a tutti noto come "vischitù") utilizzando solo la sua motoretta riusciva a garantire un servizio di tutto rispetto. Il capogruppo di minoranza nel suo intervento ha rimarcato quanto detto dagli oratori che lo avevano preceduto, definendo i paternesi "tiepidi" ("forse perché nati tra due fiumi?") e poco inclini a ribellarsi alla cattiva amministrazione. Pasquino ha poi fatto un excursus del primo anno di lavoro del gruppo di minoranza, ricordando sommariamente le proposte e le interrogazione presentate: dalla richiesta di rinuncia all'indennità degli amministratori (accettata solo da quelli di minoranza) che porterebbe a circa 40.00€ di risparmio, alla suddivisione della TARSU in quattro rate, fino alla ridefinizione dell'ICI in base alla posizione urbana dell'abitazione. Pasquino affrontando l'ormai annosa questione dei dipendenti comunali ha sottolineato come sia colpa degli amministratori se alcuni di loro non fanno il proprio dovere. Il capogruppo ha concluso promettendo che: "la musica del gruppo di minoranza cambierà" e facendo un appello alla correttezza nel confronto politico, rivolto soprattutto all'ing. Petruzzo, perché "non bisogna mai colpire l'uomo ma solo il politico, come anche affermato da Garofano nel suo pretendete incontro pubblico".