Intervista ad Andrea Forgione sulla propria candidatura

Allora Forgione Lei è candidato?

Ho risposto positivamente alla richiesta del mio Presidente Antonio Petruzzo. L'amico Antonio si è candidato nel medesimo collegio per l'Assemblea Costituente Nazionale, mentre ha chiesto a me di essere presente nella lista per l'elezione dell'Assemblea Regionale dove avrò l'onore e l'onere di rappresentare i "CORAGGIOSI" della società civile.

Si rende conto che dovrà sfidare con ogni probabilità il Presidente On. Ciriaco De Mita?

Mi sarei candidato comunque anche se l'altra lista veltroniana fosse stata guidata da un "perfetto sconosciuto" come me. È evidente che io non sono un uomo di potere, né faccio parte degli apparati, né sono un professionista della politica. Personalmente ho creduto alla prospettiva del Partito democratico, all'aspetto rivoluzionario di questo partito, anche quando in provincia non pochi, ironizzando, ci chiamavano: "quelli del partito democratico". Questa idea mi sembrava un piccone adatto ad abbattere il muro di un sistema politico sempre più arroccato e lontano dai bisogni della gente, basato su un potere oligarchico e gerontocratico, attento più ai problemi di spartizione del potere che al fenomeno, sempre più accentuato, dello spopolamento dei piccoli comuni irpini e dell'arretramento complessivo della nostra provincia.

Che risultato elettorale spera di conseguire?

Certo, come in ogni elezione che si rispetti, saranno i numeri ad avere ragione. Anche se alla fine il risultato che conseguiremo fosse utile ad eleggere un solo rappresentante della nostra lista sarebbe comunque un risultato che ci gratificherebbe non poco. Non si rinnova in un solo giorno un sistema politico che ha gestito il potere per oltre un quarantennio. Le primarie del 14 ottobre sono una occasione che i democratici e i cittadini che vogliono veramente cambiare le sorti di questo territorio e dell'Italia intera non possono farsi scappare. Due partiti sono stati azzerati e nessun leader nazionale o periferico può vantare rendite di posizione: tutti si devono misurare attraverso le primarie per poter far pesare la propria opinione nel nuovo partito. Nel Partito democratico ognuno sarà e dovrà essere, fin dal primo momento, alla stessa stregua dell'altro. Fin da oggi vale il principio "una testa, un voto".

Perché parla di "partito rivoluzionario"?

Lei, fino a pochi mesi fa, avrebbe potuto immaginare una sfida elettorale fra un perfetto sconosciuto della società civile, quale io sono, ed uno statista, nonché padre nobile della politica italiana, qual è il Presidente On. Ciriaco De Mita? Come vede, le rivoluzioni si fanno anche con le regole ed in questo caso è bastata una piccola e semplice regola democratica per sovvertire un sistema consolidato.

Qual è lo scopo del vostro impegno?

Liberare le energie per rinnovare la politica e rilanciare lo sviluppo nella nostra provincia. E' questa la ragione, la missione, il senso che ci siamo dati quando abbiamo dato vita all'Associazione per il PD circa due anni fa. Ridare speranza agli irpini, ai ragazzi di questa provincia spaventati da un futuro che fa paura, convinti che il loro destino sia l'insicurezza sociale e personale.

Quindi, il vostro impegno politico è rivolto soprattutto al mondo giovanile?

I giovani sono il futuro ed il Partito Democratico è nato per guardare al futuro. La precarietà soprattutto dei giovani, dei nostri ragazzi, delle nostre ragazze è il problema da risolvere. Tanti sacrifici buttati al vento. In un tempo fantastico della vita viene chiesto loro solo di "aspettare". Aspettare di avere un lavoro dignitoso, un mutuo per la casa e, con questi, la possibilità di mettere su famiglia e avere dei figli. La vita non può essere saltuaria. La vita non può essere vissuta  part-time.

Per concludere come intendete svolgere la campagna elettorale?

È chiaro ormai che la vera sfida sarà tra i democratici conservatori di De Mita e Bassolino ed i democratici innovatori dei coraggiosi e della società civile. Da parte nostra non ci saranno né toni accesi né attacchi personali. In fin dei conti lavoriamo tutti per lo stesso progetto: il PARTITO DEMOCRATICO.

Si sente di lanciare un appello?

Prima mi lasci cortesemente ringraziare l'amico Franco Maselli, coordinatore provinciale dei coraggiosi di Francesco Rutelli, che ha creduto e voluto fermamente dare spazio e voce alla società civile organizzata. Maselli ha saputo dare a questa provincia ed al Partito democratico quello che il comitato dei 63 ha bruciato in poche settimane: la partecipazione democratica e l'apertura alla società civile non cooptata. L'invito quindi è a partecipare in massa alle Primarie del 14 ottobre perché questa è una grande occasione per rinnovare la politica , i suoi metodi ed i suoi volti, per riavvicinarla finalmente ai cittadini e rilanciare l'Italia e la nostra provincia.  

 

16.09.2007

ANDREA FORGIONE

CANDIDATO ASSEMBLEA COSTITUENTE REGIONALE

PER LA LISTA DEI CORAGGIOSI NEL COLLEGIO DI MIRABELLA ECLANO

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