Che si creda o meno al destino, è innegabile però che gran parte di ciò che ci accade è indipendente dalla nostra volontà. Il caso gioca un ruolo importante (per non dire fondamentale) nelle nostre vite, e tutto quello che sembriamo poter fare è cercare di minimizzare la percentuale di eventi casuali e massimizzare la nostra area decisionale. Tuttavia, cosa potrebbe accadere se un giorno, arbitrariamente, decidessimo di ribaltare questa proporzione e, per alleggerirci dal fardello della scelta, lasciassimo decidere a qualcos’altro per noi, ad esempio un dado?!
Immaginatevi chiusi in una vita dominata dalla routine, in cui ciascuno vi affligga con i propri problemi (ma siete pagati per questo), con la pressione di essere sempre perfetti, all’altezza delle aspettative di tutti e senza la possibilità di sbagliare. Ecco, la vita di Luke è proprio così: il suo lavoro di psicanalista lo sta uccidendo (metaforicamente e moralmente) e lui non sa come porvi rimedio. Mentre sembra inevitabile un suo scivolamento in una triste e monotona vecchiaia, ecco giungergli un’insperata via d’uscita. Durante il solito pokerino con gli amici viene colto da un’ispirazione e decide di affidare al lancio di un dado una scelta: sedurre o meno Arlene Ecstein, moglie di Jake, suo collega e compagno di gioco. In un’atmosfera senza romanticismo, ma con molta ironia, si consuma il duplice adulterio. È l’inizio di una nuova vita, perché il dado risponde bene, inspiegabilmente bene alle richieste di Luke che, soddisfatto dal primo lancio, ripropone altri quesiti alle facce numeriche ormai divenute sue complici. Se poi ci uniamo la componente sessuale come soddisfacimento freudiano degli impulsi sessuali, diviene subito chiaro il motivo di tanta eccitazione. Tanta è la soddisfazione per questa nuova metodologia decisionale, che lo psicanalista comincia ad utilizzarla (segretamente) anche nel trattamento dei propri pazienti, facendosi suggerire (o imporre?) quale impostazione dare alle proprie sedute e che terapie seguire. Non pago di questo, e forse anche a causa del fatto che il dado asseconda sempre (quasi telepaticamente) le sue richieste inconsce, comincia a sfidarlo, proponendo cose che lui non vuole fare (tipo comportarsi da pazzo ad una festa) e diminuendo al minimo (1 su 6) la possibilità di comportamenti “ragionevoli”. Come in preda ad un furore religioso, queste nuove provocazioni sveglieranno il lato nascosto di Luke, mostrando a tutti i suoi conoscenti un lato inedito, di cui però lui non potrà dare spiegazione, al fine di non venir meno al suo folle meccanismo di (non) scelta.
“L’uomo dei dadi” (Luke Rhinehart, MarcosyMarcos, 2004, 544 pp, 15 €), oltre ad essere una divertente e irriverente disamina degli ambienti medici e dell’upper class americana, visto che è scritto come se fosse un racconto autobiografico (salvo poi trattarsi di uno pseudonimo riconducibile a Gorge Cockcroft, vero nome dell’autore) porta alle estreme conseguenze il progressivo assottigliamento (per non dire completa rinuncia) del libero arbitrio. Uno psicanalista che rifugge (per noia, più che per convinzione) un metodo attivo di scelta e si distanzia da tutto ciò che la propria professione gli ha insegnato, provando sulla propria pelle cosa voglia dire agire senza avere il controllo di quelle azioni, è sicuramente uno shock.
Alcune pagine di questo libro straordinario saranno lette lunedi 25 aprile , giorno della festa di Liberazione . , sotto il grande albero dell'oasi di Conza della Campania, dal poeta scrittore Federico Barbieri . Le prime ore della mattinata saranno impegnate per visitare l'area archeologica di Conza. Seguira' un momento conviviale in un agriturismo della zona per poi finire con la visita all'oasi , sulle sponde del lago, dove all'ombra del grande albero rifletteremo sulla liberata' , sulla dittatura e sulla bellezza del creato. Un luogo dell'anima per essere felici e ritrovare il giusto equilibrio con la natura.
Partito Democratico , circolo “ Angelo Vassallo” di Paternopoli
il segretario Andrea Forgione