Non agitatevi a dare un volto ed un nome al Gabbiano. Ne' tiratelo per la giacca. Il Gabbiano siete Voi, E' in ognuno di Voi. E' una infinita idea di libertà senza limite. "Fiero è il gabbiano che dalle alte scogliere plana sulle onde del mare con lo sguardo al sole. Una brezza di vento per l'infinito. Nel suo cuore soltanto una cosa, la libertà". Eppure gli tocca scendere. Ha ali che volano basse ma zampe grandi per non farsi troppo male quando è il momento di planare. No, non se ne starà lassù. Ha già tanto visto, meditato e capito. Non sarai certo tu caro amico o qualche tuo improbabile consiglio ad impedirgli di scendere. Non è facile, non è affatto facile, però, al Gabbiano rimettere piede a terra. Qui a Paternopoli si va allo scontro duro. Si teme un finale infiammato. Eppure è tutto così chiaro nonostante quanto ci rovescia addosso la crudeltà del web: pensieri e ragionamenti che non hanno senso. Scambiare la politica con famiglie. E' semplicemente impressionante. Per chi se ne intende la politica è scontro, freddezza, passione. La famiglia è ben altra cosa: unione, calore ed amore. Ed al Gabbiano la famiglia Blasi trasmette solo rispetto così come se ne ha per tutte le famiglie paternesi. Inutile tirarli in ballo. E poi quell'incomprensibile accanirsi contro il meglio dei nostri giovani che si son fatti onore fuori Paternopoli conoscendo ben presto "come sa di sale lo pane altrui" e come "è duro lo scendere ed il salir l'altrui calle". Giovani e brillanti ingegneri, nel caso specifico fuori dalla contesa elettorale, ma che hanno tutto il diritto di parteciparvi da liberi cittadini, tirati inutilmente ed irrispettosamente in ballo. Ma la percezione avuta da lassù e confermata venendo giù è che ormai tutto è già scritto. In campo ci sono due idee diverse di governare il territorio. Ma soprattutto due idee diverse nell'approccio con i giovani, con la sofferenza, con il disagio. Da una parte l'attenzione morbosa alla ricerca di un consenso ad ogni costo e con tutti i mezzi, dall'altra l'approccio al consenso come gratificazione alla disponibilità, all'impegno ed alla passione messe in campo. Due mondi diversi, paralleli, conflittuali che possono così riassumersi: il primo in una ostinata difesa dello "staus quo" ed il secondo in una visione di "change", di rinascita, di ridisegno del futuro accompagnati da quel pizzico di brivido e di audacia tipica dei giovani che ci credono. Il Gabbiano racconterà in note quotidiane e fino alla chiusura della campagna elettorale il perché di una scelta. Il perché è necessario prendere posizione, il perché è doveroso scegliere il meglio nella lista in cui ognuno si riconosce. Adesso per il Gabbiano è giunto il momento di stare in mezzo a tutti voi, in mezzo agli uomini ed alle donne di questa amata Paternopoli.
Ecco è arrivata l'ora di scendere. Il Gabbiano plana. Plana accanto a te, Pino. Il primo che il destino gli ha parato innanzi sei tu. Ne gioisce, E così il Gabbiano rivolge il suo primo pensiero e la sua attenzione soprattutto a te. La tua storia la conosciamo tutti e bene, Hai provato nella tua giovane vita speranza e disperazione. Provare speranza e disperazione, avere il coraggio di lasciarsi prendere da entrambe – perché coesistono eccome! – sono il fondamento della fatica quotidiana, l'aurora ed il tramonto dei nostri sogni che ci fa toccare la vita, ci rende vivi e veri. La speranza lascia il posto al sorriso,
Alla prossima.