La nuova politica del PD di Paternopoli

INNANZITUTTO

Questo documento politico scaturisce dalla volontà del PD di Paternopoli di informare la cittadinanza sulla linea politica che intende attuare, sviluppando una prima riflessione sui valori distintivi e su alcuni concetti chiave che devono orientare e dare sostanza all'iniziativa politica da realizzare con i cittadini e le associazioni che ne condividono i valori, le modalità d'azione ed i contenuti programmatici che verranno individuati insieme.

 

I VALORI DISTINTIVI: UN PO' DI STORIA

Le idee di giustizia sociale ed economica, sviluppate durante lo scorso secolo nell'ambito della sinistra storica e riformista e dei movimenti popolari d'ispirazione cristiana hanno trovato attuazione nelle mobilitazioni collettive finalizzate ad emancipare gli individuale e i gruppi sociali dalle condizioni di povertà, ignoranza, subordinazione e mancanza di libertà. La nostra costituzione repubblicana, seppure ampiamente disattesa, rimane un momento alto di affermazione di questi valori. I cambiamenti culturali, sociali ed economici iniziati negli anni '80 dello scorso secolo hanno reso le letture della realtà sociale sviluppate nel corso del ‘900, sempre più incapaci di interpretare i cambiamenti sociali in atto. Esse si sono progressivamente irrigidite in forme ideologiche, che hanno perso contatto con la società attuale, molto influenzata dai mezzi di comunicazione di massa che hanno diffuso i modelli culturali dell'individualismo e della cittadinanza passiva, dove la politica si è ridotta ad un'azione di marketing mirante ad acquisire essenzialmente il consenso elettorale. I ritardi della politica istituzionale nel dare risposte efficaci e lungimiranti ai problemi emersi e progressivamente intensificatesi, hanno poi accentuato il senso di distanza e di ostilità tra una cittadinanza passivizzata, che vive condizioni sempre più disagiate, e la politica fatta dai politici di professione, sempre più autoreferenziali nel loro operare inefficace. Oggi c'è la necessità di rendere nuovamente attuali quei valori storici della tradizione della sinistra riformista e del cristianesimo popolare, liberandoli dalla rigidità di una lettura ideologica. I valori legati ai diritti dell'uomo, alla cittadinanza, alla solidarietà, ad una condizione sociale ed economica che riconosca pari dignità ad ogni individuo, senza discriminazioni legate a differenze culturali, etniche, di genere e negli stili di vita, favorendo lo sviluppo culturale e le libertà personali, sono una riattualizzazione di quei valori storici. Però questi valori necessitano di coniugarsi con una nuova prassi politica, realmente partecipativa, che ridia il senso alto del fare politica, impegnandosi in prima persona insieme agli altri, ottenendo risultati concreti. Molti cittadini adulti in questo modo ritroveranno una motivazione che in passato hanno già provato, ma è di fondamentale importanza che siano le giovani generazioni ha trovare tale motivazione, che può alimentarsi facendo esperienza di una prassi politica attiva, più progettuale che "parolaia e ribelle", e coronata da successi concreti su precise problematiche affrontate.

Il PD ha l'aspirazione di realizzare questo cambiamento.

UNA NUOVA POLITICA

Oggi che il PD ha costituito i suoi organismi dirigenziali a tutti i livelli e, in particolare, ha dato vita ai circoli territoriali, diventa fondamentale sviluppare un'iniziativa politica capace di favorire il radicamento territoriale e l'innovazione del fare politica, incentrata sulla creazione di una prassi partecipativa, che vede la cittadinanza come soggetto attivo della vita democratica del paese.

"I nostri circoli dovranno diventare la frontiera dell'innovazione civile e democratica del Paese. Luoghi nei quali la gente si incontra, ragiona di politica, acquista consapevolezza della complessità, matura una visione non più solitaria, rassegnata, talora disperata del suo problema, della sua angoscia, della sua rabbia, trasforma questi sentimenti in energia positiva di trasformazione sociale, fino a riconquistare la voglia di partecipare, decidere, contare nelle scelte che riguardano il destino della comunità umana di cui si è parte." (La relazione di Walter Veltroni all'Assemblea Nazionale del PD, 20 giugno 2008).

 

PARTECIPAZIONE

Spesso il concetto di partecipazione è stato annacquato, diventando un'invocazione rituale o si è appiattito sulla mera concertazione tra attori forti, rischiando di trasformarsi in un contenitore vuoto.

Il PD di Paternopoli intende, invece, dare vita ad un laboratorio dove sperimentare una nuova prassi politica fondata sul coinvolgimento dei cittadini nelle scelte politiche ed amministrative, una prassi capace di sviluppare e consolidare progressivamente nuove forme creative di gestione territoriale, dove la partecipazione acquisisce sempre più un valore sostanziale.

La partecipazione attiva della cittadinanza alla vita politica ed amministrativa della comunità, come anche nelle mobilitazioni a carattere nazionale, deve sviluppare una metodologia d'azione capace di rendere efficace l'iniziativa politica collettiva, cioè svolta insieme dalla cittadinanza, sviluppando una capacità di lettura condivisa delle problematiche sociali che si intende risolvere, progettando soluzioni organizzate alle problematiche individuate e realizzando progressivamente le azioni progettate per raggiungere l'obiettivo. A tal riguardo è possibile applicare la metodologia della Ricerca-Azione, uno strumento di formazione e di cambiamento sociale ed organizzativo, che vede coinvolti gli stessi attori interessati dal cambiamento, nella progettazione, realizzazione, valutazione, riprogettazione, nuova realizzazione, nuova valutazione (e così via), di un'iniziativa innovativa in un percorso circolare e progressivo orientato alla sua realizzazione.

 

DEMOCRAZIA DELEGATA E DEMOCRAZIA DIRETTA: L'OBIETTIVO DEL BILANCIO PARTECIPATIVO COME STRUMENTO DI DEMOCRAZIA AMMINISTRATIVA

Coerentemente con un'azione politica fortemente caratterizzata da forme di partecipazione attiva e sostanziale della cittadinanza riteniamo una delle pratiche più interessanti i Bilanci Partecipativi, ovvero quelle esperienze di coinvolgimento dei cittadini nella costruzione delle politiche e/o dei progetti territoriali che si imperniano sulla condivisione di alcune delle voci centrali che compongono i bilanci degli enti locali. Simili pratiche ampliano, strutturano e arricchiscono esperienze di mera consultazione dei cittadini già in uso dagli anni '70 in alcuni comuni, specialmente di piccole dimensioni. E le fanno transitare verso processi incentrati sulla co-gestione di alcune scelte territoriali, basati sull'integrazione delle tradizionali forme di democrazia delegata con momenti di sperimentazione di democrazia diretta.

 

RAPPORTO TRA AMMINISTRAZIONE PARTITO E CITTADINANZA

Qui più che riferirsi all'attuale realtà del paese, cosa che verrà fatta in chiusura di questo documento, è nostra intenzione richiamare alcuni vincoli che dovranno caratterizzare la dialettica tra Amministrazione Comunale, PD e cittadinanza.

In riferimento alla prassi politica da adottare, il programma politico-amministrativo dovrà essere il frutto di un'iniziativa che preveda la partecipazione attiva ed organizzata della cittadinanza, impegnata ad effettuare un'analisi territoriale condivisa ed una elaborazione politica comune delle soluzioni e dei progetti da realizzare. Tali obiettivi programmatici di sviluppo economico e sociale, dovranno essere formulati in maniera misurabile, per permettere alla cittadinanza, tramite la misurazione dei risultati raggiunti, una verifica periodica dell'efficacia e della coerenza dell'azione amministrativa con gli obiettivi programmatici, rendendo possibile anche una loro riformulazione condivisa (prevedendo procedure di attuazione dello strumento del Bilancio partecipativo) e permettendo a fine mandato una valutazione complessiva dell'operato dell'amministrazione.

La selezione del candidato a Sindaco e dei componenti della lista elettorale, che dovranno prevedere in numero pari uomini e donne, auspicando la presenza di figure caratterizzate da valide competenze, dovrà comunque scaturire dall'esito di elezioni primarie: un vincolo questo che riteniamo dovrà caratterizzare la vita democratica del PD nella scelta dei suoi rappresentanti a tutti i livelli istituzionali (Nazionale, Regionale, Provinciale e Comunale)

Infine pur riconoscendo il prestigio che il ruolo di Sindaco comporta riteniamo che non sono accettabili suoi protagonismi, se non addirittura logiche di subordinazione della comunità e/o del partito, derivanti da una "rendita di posizione" da parte degli amministratori. I Sindaci le amministrazioni ed il PD il consenso lo devono conquistare e conservare in base ai risultati positivi dell'azione amministrativa e politica.

 

LO SVILUPPO

L'oggetto principale dell'azione politica ed amministrativa è lo sviluppo sociale ed economico della comunità. Questo sviluppo non può che avvenire grazie ad una pluralità di iniziative locali complementari e in sinergia con la programmazione diffusa e coordinata dello sviluppo sociale ed economico della provincia e della regione. È a questi livelli territoriali più ampi che compete la programmazione dei grossi investimenti in infrastrutture e delle iniziative industriali nei settori di punta dell'economia globale, da localizzare razionalmente in distretti industriali comprensoriali.

La peculiarità delle iniziative locali diffuse dovrebbe essere invece quella di valorizzare le vocazioni endogene del territorio, favorendo quelle iniziative che valorizzino le risorse locali tipiche e di qualità. Queste iniziative diffuse possono riguardare attività a carattere individuale o familiare - comunque supportate da iniziative consortili, per la trasformazione, la commercializzazione e la distribuzione di prodotti tipici agricoli o artigianali, e che fanno da volano alle iniziative individuali per assicurarne un buon reddito -, come anche quelle artigianali e di piccole e medie imprese, che possono trovare una dislocazione locale. La dimensione locale di queste iniziative risulterebbe più efficace se fosse estesa ad un'area comprensoriale, caratterizzata dall'omogeneità delle risorse locali da valorizzare, e con una massa critica più efficace per realizzare iniziative volano, rispetto alla grandezza della singola comunità.

Inoltre l'efficacia delle diverse iniziative aumenterebbe se fossero capaci di integrarsi in base alle sinergie che possono crearsi ad esempio tra ambiente, agricoltura, trasformazione dei prodotti agricoli tipici e di qualità, artigianato locale, iniziative culturali, ludiche, sportive e dello spettacolo, attività ricettive e di ristorazione, turismo.

Per inciso i limiti dei tradizionali investimenti a pioggia risiedono nel fatto che spesso essi sono stati erogati in maniera clientelare, più come forme occulte di sostegno al reddito che come forme di sostegno allo sviluppo produttivo. Per evitare questi rischi, che hanno anche riguardato alcuni investimenti grossi, è fondamentale che tali iniziative siano svolte in base ad un serio piano di fattibilità che ne evidenzi la capacità di stare realmente nel mercato. In un ottica plurale, il problema non può essere risolto privilegiando solo grossi investimenti, ma va affrontato favorendo una seria programmazione capace di integrare in modo razionale le diverse iniziative, da quelle più piccole fino a quelle che riguardano grosse imprese industriali.

Infine nel valutare le caratteristiche economiche delle diverse iniziative crediamo che vadano favorite quelle che assicurano maggiore occupazione diretta e nell'indotto locale (ad esempio valorizzando prodotti tipici locali e quindi facendo da sbocco per altre attività produttive presenti nel territorio) e con prodotti capaci di sbocchi globali e servizi con una maggiore utilità sociale locale. Sempre in totale assenza di impatti ambientali inquinanti e rischi per la salute della cittadinanza.

 

IL FARE

Come già indicato, una prima iniziativa da realizzare è un'analisi territoriale che coinvolga la cittadinanza nella maniera più ampia possibile. è nostra intenzione svolgere questa ricerca tramite un'azione collettiva, una prima sperimentazione della metodologia della Ricerca-Azione, che raccolga i dati statistici esistenti (da fonti come: ISTAT, Comune, Provincia, ASL, enti, parti sociali, altre associazioni) e poi progetti, somministri, elabori e discuta un questionario anonimo rivolto a tutti che, mantenendo distinte le differenze culturali, di genere, generazionali, di status economico e sociale, sia capace di rilevare le informazioni su: * i disagi ed i problemi presenti nella comunità; * le aspirazioni e le aspettative diffuse; * le risorse culturali, cognitive, di conoscenza e di informazione; * le risorse ambientali e quelle economiche disponibili, perché esistenti o acquisibili tramite finanziamenti; * le valutazioni e le proposte riguardo a nuove iniziative inerenti la vita culturale, sociale ed economica del territorio.

La ricerca svolta permetterà di sviluppare una consapevolezza diffusa tra la cittadinanza, anche grazie alla sua partecipazione attiva nel realizzarla, dei risultati emersi dall'analisi territoriale e sui quali verrà elaborata e definita, in maniera partecipativa, una piattaforma politica che orienti l'azione della, ci auspichiamo, futura amministrazione locale.

L'attuale amministrazione comunale era nata per risanare le finanze del comune e per intraprendere politiche innovative a supporto dello sviluppo economico e sociale della comunità di Paternopoli. Se l'azione di risanamento delle finanze comunali è stata realizzata, nulla è stato fatto nel campo delle politiche per lo sviluppo. Anzi isolandosi sempre di più dalla cittadinanza e dalle forze politiche e sociali che avevano ispirato il programma della lista civica "la bilancia", l'attuale amministrazione agisce ormai in maniera arrogante, autoritaria, e pubblicizzando il meno possibile le sue iniziative. È il caso della delibera N. 146 del 23/06/2008, che in oggetto si riferisce ai "lavori per la infrastrutturazione delle aree destinate ad insediamenti produttivi" ed al suo interno prevede la "realizzazione della piattaforma per la raccolta del materiale di risulta e di post produzione dei processi industriali delle aziende site nel comprensorio del Calore"; in termini più semplici si tratta di una discarica industriale. Tale atto pubblico, che di fatto e per lungo tempo è rimasto sconosciuto alla quasi totalità della cittadinanza, è stato reso di dominio pubblico grazie ad una nostra iniziativa d'informazione circa la sua esistenza ed il suo contenuto letterale, ed è stato allora ampiamente disapprovato dalla stragrande maggioranza dell'opinione pubblica del paese e da tutte le forze politiche presenti nella comunità, escludendo i residui del "Demitismo" raccolti intorno al Sindaco e che controllano la maggioranza della giunta, pur essendo oramai una piccola minoranza nel paese. Nella comunità quasi tutti non comprendono quali benefici possa apportare allo sviluppo sociale ed economico del paese tale delibera, mentre sono preoccupati per i gravi rischi d'inquinamento ambientale e per la salute della cittadinanza, in particolare per quella dei propri figli che frequentano la scuola pubblica prossima al sito della prevista discarica industriale.

Tutto ciò ci fa ritenere esaurita l'attuale esperienza amministrativa che, quindi, va azzerata e superata da una nuova proposta politico-amministrativa, basata sulla partecipazione attiva della cittadinanza, capace di elaborare un programma amministrativo condiviso, aperto ad alleanze con chi lo approva ed è intenzionato a sostenerlo, con l'individuazione del candidato Sindaco e della lista elettorale, formata parimenti da uomini e donne, effettuata attraverso la realizzazione di elezioni primarie.

I tempi stringono ed è nostra ferma intenzione di rafforzare ed intensificare l'iniziativa politica fondata su un modello realmente partecipativo, che veda la cittadinanza, e quindi anche tu che stai leggendo questo documento, come reale soggetto di rinnovamento e sviluppo sociale ed economico del paese in cui vive.

 

Il Presidente del Circolo M.L.King , Dott. Roberto Palermo

Il Segretario Cittadino e Delegato Regionale, Andrea Forgione

Il Vicesegretario Cittadino, Raffaele Giusto

 

Ing. Antonio Petruzzo Il Delegato Provinciale

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