Alla redazione del giornale con preghiera di pubblicare quale diritto di replica all'articolo comparso il 14 giugno 2006 sulla stampa a tiratura provinciale.
In riferimento all'articolo pubblicato mercoledì 14 giugno ed a firma Gennaro Pasquino DS contesto che il signore in questione sia iscritto alla sezione Nilde Iotti di Paternopoli.
Egli infatti è un vecchio democristiano, amico di vecchia data di Felice De Rienzo, con il quale è stato anche in lista, e di cui ne ha votato i bilanci che sono stati causa dell'indebitamento dell'Ente Comune.
Nel 2004 fui io a fargli la tessera dei DS, credendo in un suo ravvedimento, che ha tenuto per un breve periodo, e che gli è servita solo per rimuovere il cognato, Giuseppe Rabasca, dal ruolo di segretario di sezione, votandogli contro nella famosa riunione del 5 Gennaio 2006.
Questo gesto gli valse le simpatie del presidente della Federazione Provinciale dei DS.
Poi, però, il 19 gennaio si dimise dal partito con una lettera dai contenuti forti e denigratori, come gli è solito fare in politica, che inviò a via Carlo del Balzo e che io ho avuto occasione di leggere. Poi per alterne vicende, lunghe da spiegare, ha avuto occasione di candidarsi come indipendente nella lista che aveva come simbolo la quercia dei DS.
Per farsi eleggere ha raggiunto un compromesso con Felice De Rienzo, che gli ha fatto una cinquantina di preferenze, ed oggi egli rappresenta le istanze del suo antico maestro politico.
Il signor Pasquino Gennaro ha quindi la stessa responsabilità politica ed amministrativa del Dott. Felice De Rienzo rispetto alla cattiva gestione della cosa pubblica, che ha portato il Comune sull'orlo del dissesto finanziario.
In riferimento all'episodio che egli mi contesta, di un voto dato in consiglio comunale al dittatore Benito Mussolini, mi permetto di rammentargli che quello era il nomignolo con cui il sig. Pasquino era solito chiamare il dott. Felice De Rienzo, che tra l'altro ebbe a subire numerose denunce all'autorità giudiziaria a firme del suddetto Pasquino.
Per quale motivo siano tornati ad essere alleati è per me un arcano mistero.
Se la memoria non mi tradisce fu proprio il Pasquino a votare per Mussolini e se ne rise di gusto nel consiglio comunale. Non capisco questa sua veemenza nei miei confronti se non nel maldestro tentativo di ergersi a paladino dei DS, anche contro un suo amico e compare, per indurre alcuni sprovveduti politici a rinunciare in consiglio comunale al ruolo di capogruppo, posizione che gli sarebbe utile per fare le sue cosucce come ha del resto fatto in passato.
Un unico uomo può ed è legittimato a fare il capogruppo ed è il compagno Antonio Lo Vuolo iscritto DS ed attuale reggente della sezione.
Il sig. Pasquino Gennaro può al massimo rappresentare le esigenze ed i bisogni del gruppo politico che fa capo al dott. Felice De Rienzo.
Forgione Andrea
Direttivo DS Paternopoli
Portavoce componente "Sinistra e Mezzogiorno"