Mi corre l'obbligo di effettuare alcune considerazioni al fine di precisare la vicenda della delibera relativa alla determinazione dei criteri e delle priorità dei contributi ex legge 219/81.
I giornali a tiratura provinciale, e molti siti internet, hanno pubblicato le solite veline farlocche ed enfatizzato e pubblicizzato la vicenda in maniera spropositata; hanno architettato un vero e proprio voyeurismo mediatico con meschino e subdolo intento di spernacchiare lo scrivente.
E' stata violata la mia pravacy, pubblicando, il mio nome ma soprattutto sono stato additato a pubblico ludibrio per le turpi insinuazione che sono state fatte sulla mia persona.
La realtà, è che, al momento ho ricevuto solo l'avviso della conclusione delle indagini preliminari e subito mi sono attivato chiamando a rappresentarmi legalmente l'avvocato Antonio Rauzzino.
Per il resto non c'è nient'altro.
C'è pero' un problema di tipo politico nella vicenda, ed è politicamente di una gravità inaudita; esso è il voto favorevole espresso dal sottoscritto e della minoranza consiliare dell'epoca.
Non ho espresso quel voto favorevole perché volevo intenzionalmente procurare vantaggio a qualcuno, e neanche perché, come è stato detto a sproposito, svolgevo il ruolo di consigliere comunale comportandomi come uno sfessato yes-man, ma ho espresso quel voto perché dal giugno 2006 a febbraio 2007 facevo parte del gruppo consiliare dei democratici di sinistra e mi piegai alla volontà della dirigenza locale e del capogruppo di minoranza Gennaro Pasquino, nonostante avessi sottolineato la mia contrarietà a votare sia quel deliberato che qualsiasi deliberato della maggioranza consiliare e del Sindaco Barbieri.
Piu' volte in quel periodo esternai alla dirigenza locale dei democratici di sinistra in mio dissenso per il modus operandi della minoranza consiliare; mancavano in quel gruppo concertazione, collegialità, integrazione, umiltà, conoscenze legislative, spirito d'iniziativa, amore per la cosa pubblica ma soprattutto, mancava la visione degli atti deliberativi.
Brancolavamo letteralmente nel buio!
Vista la nostra iniziale impreparazione, chiesi alla dirigenza di avvalerci dei servigi di qualche segretario comunale al fine di contrastare con maggiore efficienza l'azione amministrativa della maggioranza, la dirigenza, per tutta risposta, fece spallucce e lascio' inevasa la mia richiesta.
Successivamente invitai il gruppo dirigente dei democratici di sinistra ad incunearsi nella frattura che c'era tra l'amministrazione della bilancia e l'avvocato Rauzzino, perché dissi che l'eventuale sganciamento del Pd e del Rauzzino avrebbe indebolito la maggioranza della Bilancia(la campagna elettorale del 2011 ha dimostrato che avevo ragione per filo e per segno); fui guardato in cagnesco e messo praticamente alla porta e, al quel punto, decisi di sganciarmi dal gruppo consiliare dei democratici di sinistra nel febbraio 2007. Oramai si era divaricata la linea politica tra me e loro!
I fatti di oggi, hanno dato ragione a me e torto a loro e la responsabilità della vicenda di questi giorni va ascritta a coloro che scriteriatamente non prestarono orecchi alla mie lapalissiane osservazione; osservazione che avrebbero evitato sicuramente alla minoranza consiliare di trovarsi in questa deplorevole situazione.
Purtroppo, ora nel paese, molte malelingue , per pigrizia mentale, sono portate a credere che il sottoscritto abbia votato favorevole tutte le deliberazioni consiliari che vanno dal 2006 al 2011; non c'è niente di piu' falso; si tratta solamente di corbellerie e scempiaggini partorite in malafede col solo scopo di demolire ed infangare la cristallina credibilità politica e personale del sottoscritto.
Preciso, che dal febbraio 2007,cioè dal mio sganciamento dal gruppo consiliare dei democratici di sinistra, ho svolto il ruolo di consigliere di minoranza in maniera dura e puntigliosa e ho sempre votato contrario tutte le deliberazioni consiliari proposte dalla maggioranza guidata dal sindaco Raffaele Duilio Barbieri.(vedi le delibere sul sito del comune di Paternopoli, facilmente accessibili a tutti).
Concludo affermando che da ex consigliere comunale ho piena fiducia nella giustizia consapevole nel non aver commesso reato alcuno.
Infine, ogni comunicazione sulla mia persona in merito alla vicenda sarà inoltrata agli organi di stampa solo ed esclusivamente dal sottoscritto, chi ha fatto il mio nome o ha parlato della vicenda a mio nome, ha parlato esclusivamente a titolo personale e se ne assumerà le relative responsabilità, anche penali.