La Strategia D'Ambrosiana

DEMOCRATICI DI SINISTRA SEZIONE “N. IOTTI” “COMPONENTE SINISTRA E MEZZOGIORNO” PATERNOPOLI

 

Abbiamo appreso con stupore che l’apertura della campagna elettorale per la lista dei democratici di sinistra, che si terrà domenica 7 maggio, sarà affidata all’On. Michele D’Ambrosio.

Dal 5 di gennaio ad oggi è la sedicesima volta che Egli ci onora della sua presenza. Questo è sintomatico che la sezione DS di Paternopoli è commissariata ma è anche segno che Paternopoli, nella strategia dambrosiana, è la chiave di volta sulla quale poggia la struttura del disegno politico della dirigenza provinciale.

Infatti per la sopravvivenza del suo potere (Paternopoli esprime tre delegati al congresso provinciale) non ha esitato a rimuovere il Dott. Federico Troisi, da sempre suo fedele esecutore, per porre una pregiudiziale ad personam sul candidato della Margherita, Duilio Barbieri, al fine di continuare la sua stucchevole guerra di posizione contro 1’On. Ciriaco De Mita.

Questa guerra di posizione, unica ragione che tiene in vita la sua presidenza, è stato l’altare sul quale il gran maestro D’Ambrosio ha sacrificato i DS di Paternopoli. I suoi più stretti adepti, in ossequio alle sue direttive, non hanno disdegnato di frequentare salotti buoni, ambienti vicini a Forza Italia e Alleanza Nazionale, vecchi avversari politici e nuovi avventurieri.

Ci viene riferito, da più persone, che Egli stesso non si sia sottratto a frequentare assiduamente ambienti politici sulla carta a Lui molto distanti. Il fine era costruire una lista civica di soggetti politici, su posizioni antitetiche, animati dall’unico pensiero di annientare Duilio Barbieri, in quanto pupillo di Ciriaco De Mita. A tal fine nella sezione, si è alimentato ad arte un odio feroce nei confronti di Federico Troisi, Giuseppe Rabasca e Forgione Andrea solo perché erano possibilisti rispetto alla costruzione di un centrosinistra organico. Come nella migliore scuola stalinista, questi ultimi venivano vissuti come devianti ed accusati di avere le mani sporche di marmellata nonché additati come traditori.

La verità invece è un’altra. Nello sforzo di realizzare la “grande ammucchiata”, l’On. D’Ambrosio ha smarrito il senso dell’essere uomo di sinistra e contestualmente ogni forma di pudore politico. I Paternesi hanno letto tutto questo e alla fine il progetto di D’Ambrosio non si è realizzato. Il pupillo di De Mita, Duilio Barbieri ha già vinto le elezioni e per questa via ha sancito la sconfitta politica dell’alchimia dambrosiana.

Uno dei protagonisti della sconfitta di D’Ambrosio è sicuramente il sottoscritto e lo dico con la dovuta umiltà.

 La deriva demagogica dove si voleva condurre il Partito, mi ha obbligato a tenere il punto sull’unico progetto di centrosinistra possibile. Se D’Ambrosio intende, nel comizio di apertura, attaccare il progetto Duilio Barbieri, attacchi invece il sottoscritto. Mi assumo tutta la responsabilità politica delle energie da me profuse per la lista Barbieri, ad esclusione del caso Verdi, e gradirei la stessa fermezza d’animo e la stessa assunzione di responsabilità da parte di D’Ambrosio per quanto concerne il risultato prodotto dalla sua strategia. Non ci prendiamo in giro, la lista dei DS è di mera rappresentanza ed il capolista, compagno Quirino Lapio l’ha pubblicamente definita un “dovere civico”.

 Personalmente non ho messo in atto nessuna azione contraria alla sua presentazione, anzi ho ritirato la lista civetta da me capeggiata per permettere a Paternopoli un corretto gioco democratico. Solo che la mia lista civetta era pronta da almeno dieci giorni, perché eravamo coscienti delle difficoltà politiche altrui, mentre la lista di D’Ambrosio ha visto la luce alle ore 11.30 del 29 aprile davanti alla casa comunale dove alcuni compagni, presi dal panico si sono dovuti far aiutare da alcuni candidati della mia lista civetta a compilare la documentazione necessaria.

Credo che a questo punto non ci sia altro da aggiungere.

Sono convinto, però, che la presenza di D’Ambrosio sul palco, domenica 7 maggio, arrechi danno alla lista dei DS facendogli perdere almeno il 50% dei voti.

 

Per Sinistra e Mezzogiorno

Il Portavoce compagno Andrea Forgione

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