Comunicato stampa della componente " Sinistra e Mezzogiorno" Democratici di Sinistra sezione Nude lotti Paternopoli
Giovedì nella commissione di garanzia provinciale sarà affrontato il caso Paternopoli. Si discuterà della richiesta fatta a nome della commissione sezionale di Paternopoli della incompatibilità del sottoscritto Forgione Andrea e del compagno Carmine Aliasi.
Il tentativo è quello di epurare dalla sezione di Paternopoli gli iscritti bassoliniani. Daltra parte già il provvedimento di espulsione è stato preso per i compagni di Montella Moscariello e Chiaradonna e successivamente toccherà ai compagni di Scampitella.
E' chiaro quindi il teorema dei Mussiani, che arbitrariamente occupano la federazione Provinciale dei Ds con la complicità dei Fassiniani - De Simoniani, di voler creare un clima di isolamento intorno ai compagni bassoliniani per evitare che possano avvicinare iscritti e per questa via ottenere rappresentati al prossimo congresso per l'elezione del nuovo segretario provinciale.
Questo pseudo gruppo dirigente provinciale, che somiglia sempre più ad una setta con finalità politiche, persegue scientemente un progetto di assottigliamento degli iscritti, per meglio controllarne la rappresentatività, e contestualmente il piano per l'eliminazione politica del dissenso interno. Vecchi uomini politici, avvezzi da sempre al metodo stalinista per la conservazione del potere, si ergono a censori o a castigatori del costume poltico additando chi non la pensa come loro, e non si sottomette, come traditori della causa del socialismo.
Quindi attraverso la via giudiziaria si controllono e si reprimono le istane di libertà che provengono dalla base stanca delle umoralità del capo che colleziona sconfitte elettorali a iosa e che ha portato il partito al minimo storico. Si rende necessario una presa di coscienza collettiva che travalichi anche gli iscritti DS per abbracciare tutte le forze democratiche provinciali e che ci deve vedere tutti uniti per fermare la deriva reazionaria e giustizialista che il partito sta subendo.
Una organizzazione democratica come quella dei DS che ha fatto della questione morale una bandiera e che da sempre è vicina alle fascie deboli della società, che si sforza di descrivere percorsi politici praticabili non può diventare solamente un piede di porco per scassinare la cassaforte del potere provinciale dal quale decidere le nomine da dare ai propri proseliti. Non ci fermeranno.
Se credono che arretreremo si sbagliano. Anzi noi rilanciamo con più forza dando maggiore tono alla nostra denuncia politica. Ci fermeremo solo quando il gruppo dirigente dei Ds sarà abbattuto per la via democratica . I nostri padri combattereno contro lo squadrismo nazifascista, noi combatteremo contro le vecchie nicchie di stalinismo politico, votato al culto della personalità, che da trenta anni decidono chi è socialista e chi è traditore solo per conservare un potere personale.
Per "Sinistra e Mezzogiorno", il portavoce Andrea Forgione