Apprezzo e rispetto gli approfondimenti che il prof. Lucio Garofalo ci onora di ospitare su questo portale, ma stavolta mi sento in dovere di intervenire relativamente al post "Le manovre del Palazzo e le rivolte sociali".
I fatti di Roma dello scorso 14 Dicembre sono da condannare duramente senza se e senza ma.
Non è ammissibile nel modo più assoluto che qualcuno, anche se allo stremo, anche se disperato, si prenda la libertà di mettere a ferro e fuoco una città. Le responsabilità sono sempre dei singoli e non della società, perché ognuno di noi ha la facoltà di scegliere e di trovare gli strumenti civili per farsi ascoltare.
Mi rammarica anche il continuo riferimento a “infiltrati” della polizia, come se paradossalmente fossero state le forze dell’ordine ad accendere la scintilla degli scontri.
Il diritto di manifestare è sacrosanto, tant’è che è sancito dalla Costituzione, ma tale deve essere anche il dovere di farlo nel rispetto altrui, perché il sale della democrazia è l’eterogeneità che ci differenzia e che dovrebbe portare a scelte mediate nell’interesse collettivo.
Felice Pescatore