Il corpo umano è costituito per 80 per cento di acqua, cosi come il pianeta Terra.
L'acqua è un elemento essenziale per la vita e costituisce un bene comune di cui l'umanità non può fare a meno. Ecco perché il legislatore, fin ora, aveva previsto che la gestione del servizio idrico fosse affidata ad un consorzio pubblico.
Il principio alla base di tale scelta era: se l'acqua è un bene comune nessuno deve arricchirsi con il suo sfruttamento.
In Irpinia il Consorzio pubblico, investito dell'amministrazione delle acque, si chiama A.T.O.,che è guidato da un consiglio di amministrazione nominato dalla politica, su mandato degli elettori-cittadini. L'A.T.O. arbitrariamente ha deciso di privatizzare l'acqua vendendola ad una società per azioni. Ovviamente il Consorzio fa questo su licenza delle segreterie politiche provinciali dei maggiori partiti dell'UNIONE, senza tenere in alcun conto il pensiero e la volontà dei cittadini Irpini. TUTTO QUESTO E'ASSURDO E VERGOGNOSO.
Nel programma politico dell'Unione sono state previste le privatizzazione ma non quella dell'acqua. Su questo programma i politici hanno chiesto ed ottenuto il consenso ed a questo programma devono rigidamente attenersi. Laddove si rendesse necessario procedere a scelte diverse queste possono essere legittimante fatte solo dopo aver consultato l'elettorato attraverso strumenti democratici come potrebbe essere il referendum. Ecco le ragioni per la quale il sottoscritto Andrea Forgione, vice presidente PARTITO DEMOCRATICO PER L'IRPINIA, mi schiero con le forze politiche, con le organizzazioni sindacali, con i movimenti e con quella parte della Chiesa Cattolico-Cristiana che si batte contro la privatizzazione dell'acqua.
Da queste pagine desidero far giungere la mia solidarietà politica a tutti gli amici e compagni impegnati nello sforzo di impedire questo scippo a danno dei cittadini. Fin da ora dichiaro il mio impegno nell'abbracciare questa battaglia che si annuncia lotta di civiltà e di progresso. Da domani inizieremo una campagna di sensibilizzazione che culminerà in due avvenimenti pubblici. Il primo sarà una raccolta firme da tenersi a Paternopoli che invieremo al Presidente Prodi; la seconda un convegno-dibattito che si terrà prossimamente nella sala ottagonale del centro CEPAS a Paternopoli. In queste ore ci siamo comunque già attivati preparando una richiesta di ordine del giorno che invieremo a tutti i consiglieri comunali di Paternopoli che chiede un pronunciamento ufficiale dell'Amministrazione Comunale contro la privatizzazione. Copia della auspicata deliberazione sarà poi trasmessa al segretario provinciale di Rifondazione Comunista, l'amico Gennaro Imbriano, al quale chiediamo di valutare l'idea di costituire, anche con noi, un coordinamento provinciale di lotta dove soggetti politici di diversa estrazione, uniti a semplici cittadini, possano trovare la sintesi sulle iniziative comuni da prendere. Un movimento orizzontale e dal basso che faccia muro contro i potentati ed i soliti noti che vogliono fare profitto con le risorse di tutti. Ci permettiamo una unica nota critica: tutti i simpatizzanti del futuro PARTITO DEMOCRATICO sono contro la privatizzazione dell'acqua; sono i dirigenti dei partiti di sinistra che, contro la propria gente, autorizzano lo scippo.
Cittadini dell'Irpinia aiutateci a dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA.
Andrea Forgione, vice presidente PARTITO DEMOCRATICO IRPINO