Da diversi giorni sui siti e sui giornali il sig Pasquino Gennaro, ex consigliere comunale di opposizione, indagato dalla Procura della Repubblica di Ariano Irpino per abuso di ufficio in concorso con altri , produce documenti politici che decantano la sua coerenza mentre bacchettano tutti gli altri; il pd, il sottoscritto, Antonio Garofano, Antonio Lo Vuolo , Antonio Rauzzino, Annarita Colantuono, Antonio Petruzzo , l'ufficio tecnico comunale, i dipendenti comunali, l'attuale amministrazione, il Sindaco felice De Rienzo etc Mai , pero', stigmatizza l'ex Sindaco Duilio Raffaele Barbieri e la sua maggioranza ,proprio quelli accusati dal tribunale di essere suoi sodali nel reato che gli viene contestato. L'accusa che l'imputato Pasquino muove a tutte queste persone e' di essere incoerenti e di essere abituati al salto della quaglia. Nella vita si puo' cambiare idea politica anche rimanendo coerente , tanto e' che il sig Pasquino Gennaro lo ha fatto diverse volte e nonostante questo definisce se stesso coerente. Vediamo se e' cosi.
La carriera politica del sig Pasquino Gennaro comincia nella vecchia democrazia cristiana quale demitiano di ferro , sull'onda di una tradizione familiare decennale. Nel 1995 abbandona la Dc per candidarsi nella lista stretta di mano del Dott Felice De Rienzo , di cui sara' un fedele consigliere comunale , anche quando De Rienzo lasciera' la DC per confluire nel UDEUR di Clemente Mastella. Successivamente abbandona De Rienzo e si colloca all'opposizione della sua maggioranza costituendo il circolo del partito popolare . Non passa qualche anno che si iscrive al PDS, nel quale rimane per qualche anno. Poi abbandona il PDS e costituisce il circolo Aldo Moro della Margherita , di cui sara' un autorevole dirigente. Passa ancora qualche mese e si iscrive ai DS , di cui sara' anche consigliere comunale . Dopo qualche anno diventa di Sinistra Democratica ma a breve abbandona SD per confluire nell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. E mentre era consigliere comunale di IDV si dimette dalla carica e abbandona il consiglio comunale. Un percorso politico tortuoso e pirotecnico , il cui epitaffio e' stato scritto dallo stesso Pasquino con le dimissioni dalla carica di consigliere comunale e il successivo ritiro a vita privata. Poi il ritorno , in veste di censore dei comportamenti altri , proprio in concomitanza con l'avviso di garanzia che lo ha raggiunto a firma della procura delle repubblica. Un buttare il can per l'aia che non giova ne' a chi lo pratica ne' al paese, che vuole sapere la verita' su questa oscura vicenda giudiziaria che vede proprio il sig Pasquino indagato. Ed allora sig Pasquno non si accanisca contro i giovani Antonello Garofano ed Antonio Lo Vuolo , che tra l'altro si sono candidati con lei e di cui lei e' stato capogruppo di minoranza. Toccava a lei vigilare sulla condotta della minoranza , evidentemente non lo ha fatto bene se oggi tutti e tre siete indagati. E sinceramente i due giovani non ci paiono avere responsabilita' politiche su quanto e' accaduto, se non quella di avere all'epoca dei fatti un capogruppo incapace dal punto di vista politico che li ha convinti a votare insieme alla maggioranza dell'UDC una delibera oggetto di indagine della procura. Sia piu' comprensivo e tollerante con gli altri , come lo e' con se stesso, visto che nonostante le metamorfosi politiche consumate lei ancora si definisce “ l'unico coerente di Paternopoli”.E ci consenta un consiglio da amico: si difenda in tribunale e non sui giornali, e' meglio. Noi del PD non avevamo proferito parola se non chiedere le dimissioni dell'ex Sindaco dell'Udc Duilio Raffaele Barbieri, perche' attualmente consigliere comunale dell'UDC ed indagato con lei di abuso d'ufficio in concorso con altri. Praticamente quello che avrebbe dovuto fare lei lo facciamo noi , visto che lei e' impossibilitato. La sua reazione stizzita ci porta a pensare che ancora una volta ha cambiato posizione politica. Un ritorno di fiamma deve averla riportata in braccia alla grande madre democristiana , a difesa di Barbieri, con il quale ha militato nella DC negli anni d'oro del potere demitiano. Le metamorfosi della coerenza , coerentemente , dimostrano a tutti come rimanere coerenti . Un esempio da seguire e da indicare alle giovani generazioni. E noi, poveri incoerenti, ad assistere silenziosi e a sforzarci di doverle somigliare dal punto di vista politico , pena essere etichettati come incoerenti.
Andrea Forgione segretario del circolo PD di Paternopoli e delegato provinciale.