Le ragioni di una scelta responsabile

La crisi programmatica dell'amministrazione Barbieri ebbe la sua prima manifestazione non appena il quadro economico e finanziario dell'ente raggiunse il pareggio. Infatti, dalla dichiarazione di dissesto finanziario, nel giugno 2006 fino al dicembre 2007, il sindaco, la giunta e la maggioranza consiliare hanno operato uniti, nello sforzo di ripianare la voragine debitoria ereditata dall'ente e che ammontava a circa due milioni di euro. Grazie anche all'impegno dei commissari prefettizi liquidatori e al bonus del Governo Prodi (unmilioneseicentomila euro) il bilancio si  è chiuso in pareggio, raggiungendo presente nel programma elettorale. Con questa azione il nostro assessore al bilancio avv. Antonio Rauzzino aveva raggiunto l'obiettivo prioritario del suo assessorato. Superata quindi la fase di emergenza diventavano prioritarie le azioni che l'amministrazione avrebbe dovuto mettere in campo per lo sviluppo economico e sociale del paese. Inoltre si rendeva necessario avere maggiore attenzione per l'ordinaria amministrazione del paese, in particolare per l'arredo urbano, la pulizia e il decoro del paese, i servizi sociali, la difesa e valorizzazione del territorio e dell'ambiente.

Ed invece abbiamo assistito, nostro malgrado, ad una perdita di efficacia dell'azione amministrativa, in un clima organizzativo sempre più deteriorato. Un segnale di una perdita di tensione morale verso la funzione di servizio civile, una perdita tanto marcata che la stessa cittadinanza, che nel 2006 aveva espresso un enorme consenso verso la bilancia, ha finito col sentire questa amministrazione come aliena ed a volte anche dannosa rispetto alle speranze di rinnovamento e di progresso del paese. Con la caduta del governo Prodi si entra direttamente in campagna elettorale. La decisione presa dall'onorevole Ciriaco De Mita di uscire dal PD e la sua volontà di aderire al partito di Casini ha prodotto a Paternopoli un arroccamento di una parte dell'amministrazione e del sindaco che si è tradotto oltre che nello scontato impegno elettorale del sindaco per l'UDC, nell'inaccettabile colpo di mano della domenica delle elezioni, quando arbitrariamente e senza preavviso, il sindaco decise di rimuovere l'assessore del PD Antonio Rauzzino per sostituirlo con un uomo di fiducia del sindaco, chiaramente in quota De Mita. Sul piano elettorale la manovra non portò a risultati positivi. L'UDC ottenne uno striminzito 14,6% dei consensi pari a 215 voti, mentre la nostra coalizione ottenne 610 voti pari al 41,6% dei consensi, primo partito di Paternopoli. Ad un risultato elettorale così misero per l'UDC il sindaco e l'ammistrazione potevano scegliere sostanzialmente due strade: o fare una verifica politica non rituale, con le forze della sua maggioranza e con i cittadini, rilanciando il progetto programmatico della bilancia; oppure arroccarsi in difesa di una posizione politica di privilegio figlia di un sistema di potere oggi chiaramente residuale. Il sindaco aveva già scelto quest'ultima strada, come è apparso subito chiaro con il colpo di mano della domenica dell'elezioni, ed il risultato elettorale l'ha spinto ancor di più sulla strada dell'isolamento. A nulla sono valsi i nostri ripetuti appelli tesi ad ottenere la verifica politica. Anzi il sindaco ha  continuato ad amministrare scavando un solco profondo fra se e le forze politiche della sua maggioranza e fra se ed i cittadini, fino all'impopolarità evidente della decisione di realizzare il P.I.P. nel centro del paese in uno alla realizzazione di una discarica industriale nei pressi dell'istituto comprensivo scolastico e delle case popolari. Tutte le forze politiche, le associazioni ambientaliste, i comitati di lotta si sono espressi pubblicamente contro il progetto P.I.P. nell'area designata, ma nonostante ciò il sindaco persiste nella volontà di realizzarlo. A questo punto, in presenza di atti così gravi, consumati al chiuso delle stanze del comune, non ha più senso per noi continuare ad attendere una verifica sempre rifiutata dal sindaco, anzi sarebbe da stolti. Invece, il PD di Paternopoli intende dal primo settembre 2008 uscire dalla maggioranza, dalla giunta e da tutti gli organi di governo; un atto di responsabilità politica e di amore per la comunità. Ai nostri rappresentanti in consiglio comunale, al capogruppo Annarita Colantuono ed al consigliere comunale Antonio Rauzzino, diamo mandato di notificare al sindaco, al segretario comunale ed ai capogruppo, con atto successivo e separato, la nuova posizione politica del PD in seno al consiglio. Finalmente il PD ed i suoi consiglieri comunali possono operare per rafforzare la sintonia fra l'azione politica del partito, tesa a far emergere i bisogni reali della comunità orientandoli verso proposte praticabili, e la funzione propositiva e legislativa dei nostri rappresentanti in consiglio comunale.

 

Documento approvato e sottoscritto da tutti i componenti presenti alla riunione della Convenzione comunale del PD.

 

Paternopoli 21 agosto 2008

 

Per la Convenzione comunale del PD: 

Andrea Forgione, Segretario cittadino del PD Raffaele Giusto, Vicesegretario cittadino del PD Roberto Palermo, Presidente di garanzia del PDAntonio Petruzzo, Delegato provinciale del PD    

Free Joomla templates by Ltheme