L'irricevibile ed offensiva intervista rilasciata dal Sindaco del Comune di Paternopoli dalle colonne di Ottopagine e per di più e cosa ancora più grave rilasciata nella sua veste istituzionale di Sindaco, mi induce a qualche riflessione. Che rassegno nelle Sue mani e proprio nel giorno in cui a Napoli viene dato il via all'assise regionale congressuale della Margherita. Assise che la vedrà protagonista e dove sicuramente sarà confermato guida regionale del Partito. Assise nella quale Lei troverà argomentazioni forti per parlare, con la chiarezza che il tempo richiede, al popolo della Margherita.
Veniamo da lontano. Abbiamo compiuto un percorso, disegnato anche da generazioni diverse, che ci ha portato dalla Democrazia Cristiana alla Margherita attraverso lo "scandalo" del "patto costituzionale", delle "convergenze parallele". E mi fermo qui. Vede Presidente De Mita non è che si ha paura di parlare del Partito Democratico, ma così come ci è stato "proposto" suscita in molti di noi forti perplessità. Apparteniamo ad una generazione che ha fatto della famiglia un punto fondamentale del proprio vivere; generazione che ha creduto sempre nel matrimonio e lottato per tutelare forme di convivenze diverse, certamente, ma mai immaginato matrimoni che vanno contro "l'ordine naturale" più che millenario esistente. Una generazione cresciuta nella lealtà verso gli impegni internazionali assunti e che oggi un "radicalismo estremo" mette in discussione.
E poi e non in ultimo una generazione che ha combattuto il comunismo che nelle nostre piccole realtà fa fatica ancora oggi a morire. La proposta di un incontro fra culture così diverse, diversi modi di interfacciarsi con la realtà di tutti i giorni, trovano fatica a prendere piede nelle nostre piccole realtà, nelle nostre coscienze e nel nostro modo di vivere. Siamo stanchi dell'ossessionante ripetizione dell'invito al popolo delle primarie, alla società civile e tant'altro. Oggi siamo noi, noi come singoli, a rispondere verso la storia di un atteggiamento verso una "cosa" che in fondo desideriamo tutti, ma che ancora non sappiamo cosa sia. La sua intelligenza, il dominio che Lei ha sempre manifestato nell'affrontare gli avvenimenti, anche i più dirompenti, sarà per noi tranquilla certezza che Lei interpreterà il "nuovo" che, è qui la differenza, noi non diamo per scontato ma che probabilmente sarà il punto di arrivo di una storia meravigliosa, lunga, tormentata. E non in ultimo dia uno sguardo al nostro partito, al nostro interno. Giovani generazioni, che hanno dalla loro parte solo l'età, in nome di questa e non di quanto rappresentano, cercano di appropriarsi, anche nelle piccole realtà, del partito. Altra cosa rispetto a quanto la passione, la dedizione, la lealtà, l'intelligenza possono mettere al servizio di un partito.
La selezione di una classe dirigente, converrà, non può nè deve avvenire "mai più" attraverso una "delega" in bianco. E' ora che Lei suggerisca al Partito, che le discuterà e certamente le farà proprie, le linee guida attraverso le quali una classe dirigente si seleziona e si impone alla società. Non è più pensabile dare deleghe in bianco, semplici "nomination" a chi alla fine non si dimostra all'altezza del proprio compito. Essere all'altezza del compito affidato. Ecco questa è la sfida che tutti noi vogliamo rassegnare nelle mani delle nuove generazioni. E poi nel passaggio generazionale "dare" un "testimone" fatto di lealtà che sconfigga l'offesa e l'ingiuria cui siamo costretti a subire giornalmente. Presidente De Mita se, come sono sicuro che Lei farà, rassegnerà al Congresso Regionale una certezza sul futuro che non è imposto da Roma ma costruito giornalmente da tutti i militanti della Margherita; se Lei indicherà la strada della selezione della classe dirigente non più in base a "deleghe in bianco" ma ad effettiva preparazione e presenza sul territorio, Lei certamente si confermerà uomo della "storia". Uomo che dell'intelligenza, della passione, del saper leggere e cogliere gli avvenimenti politici nel loro più intimo significato, ha fatto della propria meravigliosa ed irripetibile storia politica la stella cometa di "tutte" le storie politiche. La saluto certo della Sua riconferma che è motivo di orgoglio per tutti noi.
arch. Mario Sandoli
Iscritto Circolo A. Moro DL- La Margherita Paternopoli