Mi vedo costretto ancora una volta a ribadire il senso delle mie dimissioni da segretario dei DS di Paternopoli e della mia adesione a Rifondazione Comunista.
Il sottoscritto, si e dimesso perché la linea e l'azione politica svolta in un anno di segreteria che ha portato i Democratici di Sinistra di Paternopoli attraverso un percorso difficile ma esaltante ad un passo da un accordo di centrosinistra "DAL BASSO", che sarebbe stata la precondizione di un futuro sereno per la nostra comunità. non è stato apprezzato dai vertici.
Con una azione proditoria e verticistica, praticata direttamente dal Presidente Provinciale DS Michele D'Ambrosio e dal Segretario Provinciale DS Raffaele Aurisicchio, in due riunioni, al limite dei regolamenti statutari, hanno di fatto, azzerato e cancellato mesi di lavoro leale e costruttivo mio e del mio ex segretario Andrea Forgiane. Come se ciò non bastasse, ci hanno definiti come: anarchici, ingenui, poco collegiali, teste calde e con le MANI NELLA MARMELLATA.
Cari concittadini, cari compagni della Sinistra Irpina tutta, mi chiedo, e vi chiedo, si può rimanere Dirigente di un partito di Sinistra e continuare ad esserne iscritto, quando i propri vertici Provinciali disconoscono una linea politica fino a quel punto condivisa e suggerita da loro stessi?
E poi, scendere anche a1 livello di far passare il Segretario di Sezione ed il suo Vice come la causa di tutti i mali e della presunta crisi del panico a Paternopoli quando invece l'ultimo risultato elettorale smentisce questa mistificazione?
La vicenda è multo più complessa e poco pubblicizzata, ed è proprio come già ha avuto modo di spiegare nei giorni scorsi il compagno Forgione: "sacrificare il futuro amministrativo di Paternopoli sull'altare delle candidature alle prossime elezioni Politiche della Camera dei Deputali. nella Lista UNITI nell'ULIVO, impedendo così, a noi, Dirigenti Locali, detentori dell'UNITA DI BASE e dell'AUTONOMIA TEMATICA ,di poter continuare a praticare a Paternopoli il SOGNO dell'UNIONE dal BASSO, territoriale e partecipato"
Il mio passaggio/ritorno al Partito della Rifondazione Comunista è stato quindi naturale ed in tal senso mi impegno fin da oggi, anche da semplice militante, a proseguire ancora, se pure da una posizione diversa, il cammino intrapreso.
Quindi, ESORTO il compagno Andrea Forgione e la sua competente Bassoliniana "Sinistra e Mezzogiorno" dei DS, il compagno Giuseppe Storti, portavoce dei Verdi, l'amico Francesco Gentile Portavoce della Margherita e gli amici Antonio Petruzzo e Salvatore Cogliano del Comitato Civico, ad andare avanti nel progetto e a stare attenti a non cadere vittime delle alchimie politiche provinciali, rimanendo, invece, ben saldi con i piedi nella terra di PATIERNO.
Colgo l'occasione per annunciare che la prossima settimana, noi di PRC, avremo un incontro organizzativo per la preparazione della nascita di un Circolo del Partito a Paternopoli alla presenza del Segretario Provinciale compagno Gennaro Imbriano.
Rivolgo un appello a tutti gli uomini e le donne liberi e di sinistra di Paternopoli a partecipare, a breve, alla iniziativa politica di Rifondazione che tende a far nascere una sensibilità di sinistra europea.
Adesso, cari Paternesi e cari Compagni, questo è il mio impegno politico.
Paternopoli, lì 20 Gennaio 2006
per Rifondazione Comunista, Giuseppe Rabasca