Dunque a Paternopoli il bilancio finanziario dell’amministrazione De Rienzo è stato approvato, compreso il piano triennale delle opere pubbliche. A nulla sono valse le manovre del consigliere comunale di minoranza Antonio Morsa, targato Pdl, che miravano a far cadere il sindaco ed aprire la strada al commissariamento dell’ente. Eppure l’imboscata era già pronta. I numeri davano ragione a Morsa che poteva contare sui voti di tutta la minoranza e di due consiglieri di maggioranza. Ma all’ultimo minuto uno di questi consiglieri, Mario Troisi, ha deciso di astenersi, permettendo l’approvazione del bilancio nella seduta consiliare del 18 luglio. L’astensione di Troisi è frutto di una mediazione raggiuta dal più rappresentativo dirigente locale del Pd sul territorio, il dr. Vittorio Grappone. E’ stato lui, infatti, a far venire allo scoperto le vere intenzioni di Troisi che in cuor suo voleva già astenersi e non era pronto ad aprire una crisi politca dai risvolti drammatici per la comunità paternese. E’ stato Grappone ma anche il buon senso di Troisi a cui va aggiunta una dose di responsabilità politca e di intelligenza tattica di cui il Troisi e naturalmente dotato. Il risultato è la sconfitta politica di Morsa che nella sua mania di rivincita aveva persino preparato una festa con i suoi fedelissimi per il dopo consiglio comunale. Era insomma sicuro di spuntarla ma il colpo di scena di Troisi lo ha sbandato costringendolo, sine die, a rinviare la sfilata con le macchine e la festa che aveva preparato. Un boccone amaro per Morsa che già pregustava la possibilità di abbattere De Rienzo per poi candidarsi a sindaco di Paternopoli. A tal proposito, nonostante formalmente egli sia ancora il coordinatore del Pdl di Paternopoli intrattiene rapporti personali e politici con l’europarlamentare dell’Udc, Giuseppe Gargani, al quale fa intendere di essere pronto a passare con i centristi di Casini se questi ultimi appoggeranno la sua candidatura a sindaco. Un piano ben congegnato per ridare al centrodestra paternese la guida del comune di Paternopoli. Ma i sogni di gloria di Morsa e la sua ambizione sono stati ancora una volta battuti per opera del Pd che naturalmente non vuole che il centrodestra si reinsedi al governo del paese. Inoltre, De Rienzo, pur non essendo del Pd, quando vota per gli enti sovracomunali sceglie sempre di schierarsi con il Pd ed il centrosinistra, vedi il caso Alto Calore e Piano di Zona Sociale. Inoltre, De Rienzo è da sempre un uomo di centro, antiberlusconiano convinto, che guarda a sinistra. A una sinistra sociale, riformista, non alleata del demitismo. Pertanto, il Pd aveva il dovere, in questa fase politica delicata che sta attraversando anche la nostra comunità, di aiutare il sindaco De Rienzo e lo ha fatto convintamente e senza tentennamenti. Ora ci auguriamo che questa ennesima sconfitta patita da Morsa e da tutto il centrodestra lo induca a capire che per lui ed il suo schieramento politico, finché ci sarà il Pd in campo, non ci sarà trippa per gatti. D’altronde, il centrodestra paternese è privo di un progetto credibile per la nostra comunità, privo di cultura democratica, e votato solo all’ambizione personale di chi vuole prendersi una rivincita su De Rienzo. Come già accaduto nella scorsa campagna elettorale ridiamo a Morsa il nostra pensiero: caro Antonio in politica non sempre volere è potere e la politica non è la gestione di una azienda dove il “padrone” detta legge e i lavoratori devono ubbidire. Forse, nella logica berlusconiana, ti sei convinto che “l’uomo solo al comando è la soluzione per una democrazia moderna” ma invece noi riteniamo che la politca sia un viaggio collettivo al servizio del bene comune. Dunque, nulla di personale nei tuoi confronti ma semplicemente due modi diversi di intendere la politica: tu con il tuo centrodestra padronale ed affaristico, noi del Pd con la nostra idea di democrazia partecipata e partecipativa, dal basso, con i cittadini al centro delle decisioni. E De Rienzo in questo momento rappresenta l’uomo con il quale dialogare sul territorio per superare questo momento di crisi profonda. Insomma, caro Antonio meglio dialogare con De Rienzo che con il Commissario prefettizio, oppure, meglio De Rienzo che te sindaco, meglio De Rienzo di una coalizione di centrodestra piena di demitiani e berlusconiani. Per ora, va bene così. In futuro valuteremo. Auguri a De Rienzo sindaco di Paternopoli, un saluto affettuoso al consigliere Troisi e un proverbio paternese per Morsa: “te sapimo piro all’uorto mio”.
23/7/2012
segretario cittadino Pd
Andrea Forgione