NESSUN ABBRACCIO ! ! !
SOLO L'EPILOGO DI UN FALLIMENTO ANNUNCIATO
Alle elezioni comunali dello scorso anno la "Stretta di Mano" conseguì una risicata vittoria grazie alla madre di tutti gli inganni: un'alleanza ricca di contraddizioni che
- aveva messo insieme all'ultimo momento Sindaco uscente ed il Partito che aveva praticato la più strenua opposizione per tutti e nove gli anni del suo mandato;
- pretendeva di assegnare al nuovo Sindaco, lui consenziente, un ruolo marginalissimo, quello di chi ha il privilegio di indossare la fascia tricolore in occasione della festa patronale o poco più;
- aveva utilizzato tutti i Centri di Potere disponibili ed ogni sorta di falsa promessa per riuscire a vincere (nelle false promesse si era particolarmente distinta la Comunità Montana, come si è avuto conferma in Consiglio Comunale).
Alla prova dei fatti, al primo vero ostacolo, quel l'alleanza è miseramente fallita:
- il Bilancio di previsione è stato approvato da soli sei Consiglieri Comunali;
- quel Bilancio è caratterizzato da un abnorme aumento delle tasse; da nessuna spesa appostata per lo sviluppo ed il turismo perché, parole del Sindaco, vi è il rischio del dissesto finanziario; da cifre false ed inverosimili (parole del Vicesindaco);da spese certissime a cui si pensava di far fronte con entrate assolutamente incerte.
Il fallimento di quella Maggioranza, drammaticamente emersa in Consiglio e testimoniata da quel Bilancio, non poteva essere ignorata, né passare sotto silenzio.
Sarebbe stato inconcepibile ed assurdo, oltre che politicamente e moralmente scorretto, consentire al Sindaco, pienamente corresponsabile di quel fallimento, ed ai soli altri cinque Consiglieri rimasti ad affiancarlo, di vivacchiare alla meno peggio al governo del paese per ancora quattro lunghi anni.
Paternopoli non lo meritava né se lo sarebbe potuto permettere.
I componenti del Gruppo di Opposizione, che alle elezioni del 2004 si erano posti in alternativa alla "Stretta di Mano" capeggiata da Duilio Barbieri, coerentemente con tutte le azioni poste in essere, ritenendolo un loro preciso dovere in quel contesto, alle ore 8,30 del 13 Giugno, hanno rassegnato le dimissioni.
In tal modo, sfruttando utilitaristicamente e tatticamente la parallela temporanea convergenza con tre Consiglieri della Maggioranza andata in frantumi, hanno creato le condizioni per consentire agli elettori di scegliersi una nuova Amministrazione.
Un'Amministrazione che, godendo dell'appoggio della popolazione, potrà avere forza ed autorevolezza per governare ed affrontare al meglio i tanti problemi che si troverà ad ereditare da chi non ha saputo governare per il meglio le situazioni.
I Consiglieri di Opposizione "La Colomba "
P.S. Domande Retoriche:
- L'Ulivo dovrebbe rifiutare l'appoggio della Lega Nord se tale appoggio venisse offerto per far cadere Berlusconi?
- Può, chi è stato sodale ed alleato di Felice De Rienzo fino all'estremo, accusare altri di essersi alleati con lui, senza peraltro che ciò sia vero?