No al sito di stoccaggio sul fiume Calore

Abbiamo letto con stupore e preoccupazione la notizia apparsa sui giornali riguardante volontà del dott. Catenacci, commissario straordinario all'emergenza rifiuti per la regione Campania, di realizzare lungo le rive del fiume Calore, tra i comuni di Luogosano, Paternopoli, San Mango, Taurasi e Lapio, un'area adibita a compostaggio dei rifiuti sol urbani.

Esprimiamo al don. Antonio Ferrante, assessore del comune di Luogosano che per primo ha lanciato l'allarme, piena solidarietà e promessa di essere con lui in prima fila in una battaglia che è di civiltà e di buon senso.

Perché proprio di buon senso si tratta.

E' folle pensare di realizzare un'area altamente inquinante ed invasiva in un territorio che dopo anni di fatica e sacrifici è riuscito a conquistare tre prestigiose denominazioni di origine nelnel campo vitivinicolo, parliamo del Taurasi DOCG, del Fiano DOCG e del Greco di Tufo DOCG. La vitivinicoltura deve e dovrà essere, per questo territorio, non solo benessere economico ma occasione di riscatto sociale. La decisione del dott. Catenacci diventa per le nostre comunità che la subiscono una spada di Damocle, inoltre la decisione è scellerata anche perché l'area individuata è sulla sponda del fiume Calore e quindi è palese che la scelta è stata fatta senza tenere conto della geografia del territorio. A Paternopoli il Consiglio Comunale è stato sciolto per cui spetta ai partiti, alle associazioni, ai liberi cittadini sobbarcarsi la responsabilità difendere le nostre ameni colline da un attacco selvaggio ed ingiustificato. Per il giorno 9 agosto p.v. è previsto un convegno dibattito sul tema: il centrosinistra a Paternopoli. Pur rimanendo confermato tale impegno a questo punto è doveroso fare di questa riunione anche un motivo di mobilitazione rispetto al problema della discarica. Non è forse questo fare politica? L'invito è rivolto anche e soprattutto alle associazioni locali, cioè la Proloco,  Risveglio, la Polisportiva, la Misericordia al grido: NO ALLA DISCARICA.

Non cadiamo nell'errore che qualche furbastro mette in atto per farci credere che le aree di compostaggio non inquinano. Una su tutte il recente incendio al centro di stoccaggio di Pianodardine che provocato inquinamento delle falde acquifere, intossicazione delle aree nel raggio di cinque km ed alcuni decessi sospetti sui quali le autorità competenti stanno indagando.

L'invito è allargato a tutti i paesi della media valle del Calore a voler prendere coscienza di quessto pericolo che incombe sul nostro territorio.

 

Firmato da:

            Andra Forgione, vice segretario DS di Paternopoli

            Giovanni Tecce, segretario Verdi di Paternopoli

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