Con manifestini affissi nei tabelloni del paese, con notizia data dai social, il Sindaco chiama a raccolta per un “incontro pubblico” presso la Biblioteca Comunale, alle ore 18,30 di oggi sabato 9 gennaio 2016, l'intera cittadinanza. Noi ci saremo. E saremo in tanti. Il Sindaco rendiconterà su quanto fatto e su quanto ha da programmare per il futuro. E su quanto condividere con la comunità tutta. Noi proviamo a fare qualche domanda e ad accennare a qualche considerazione. Cominciamo da quel sogno che diede vita alla sua candidatura e che divenne la spinta per il suo successo. Noi siamo stati tra quelli che di più vollero che Pino Forgione diventasse Sindaco di Paternopoli. Ci conquistava quell’ibrido “disperazione-speranza” che il suo vissuto, la sua giovane età, ci trasmetteva. Come “Gabbiano” lo seguimmo con passione per tutta la campagna elettorale. Pino puntò dritto al nostro cuore, al nostro pensare, ai nostri sentimenti, quando pronunciò la tanto attesa parola “cambiare” che divenne la forza dirompente della sua campagna elettorale. Noi ci credemmo, anche se capivamo benissimo che Paternopoli avrebbe faticato molto a “cambiare”. Perché “cambiare” è un cammino difficile. E' un percorso faticoso che, però, Pino se ne fece carico. Pino è figlio di una generazione che si è ribellata ad uno scempio. Capì che era ora di intervenire perché i padri sbagliavano. Era necessario intervenire, mettersi in gioco, perché tanto era diventato un dovere. Dunque Il Sindaco in serata parlerà alla gente di Paternopoli. Sindaco, noi ci saremo. Vorremmo, però, sentire che finalmente si è “cambiato” davvero pagina nell’amministrare. Ci convinca. E vorremmo tanto ascoltare parole che uniscano il paese e che non lo dividano ulteriormente. Dal Sindaco, capo riconosciuto di una Comunità, vogliamo ascoltare parole che tranquillizzino i nostri cuori e che rendano meno faticoso il nostro vivere quotidiano in una fase che è difficile. Difficile per tutti. Non vorremmo sentire parole che offendano. Il paese è già tanto provato. E poi un appello a tutti: la vita di un’Amministrazione si ferma e se ne stacca la spina solo quando non ci sono più forze e risorse per immaginare un futuro per tutti. Ci parli Sindaco, allora, delle difficoltà cui giornalmente deve far fronte. Ci spieghi i rapporti con il personale e su quanto questi restituiscono in termini di impegno. Ci dica se si è messo mano ad una riorganizzazione efficace degli uffici che coinvolga il personale tutto e se lo stesso è stato responsabilmente messo al corrente che deve farsi carico di qualche sacrificio, se necessario. Ci informi sulle modalità con cui vengono affidati incarichi di lavoro, incarichi tecnici e legali. Ci dica se risponda al vero che fior di professionisti locali vengono messi al bando solo perché non in linea con l’Amministrazione. Noi facciamo fatica a credere a tanto. Ci convinca che non è così e che le scelte vengono scrupolosamente fatte rispettando sempre quanto la legge impone in materia. Ci dica se si è convinto che quella candidatura che noi ritenevamo “inopportuna” è tale o se qualcosa di nuovo sia accaduto tanto da poter fare cambiare idea anche a noi. Ne saremo felici. Ci spieghi se l'opposizione condivide o non il suo sforzo. Ci metta però, anche al corrente, se quest'opposizione è informata puntualmente su quanto fa e su quanto immagina per il paese. Ci dica se questa Amministrazione è in grado di governare le dinamiche di sviluppo e di crescita tanto invocate per uscire da questa depressiva crisi. Assicuri che finalmente Paternopoli ha rialzato la testa. Urli che si metterà mano a progetti strutturali che interessino cultura, sociale e momenti di aggregazione collettiva. E poi non abbia paura. Noi siamo tra quelli che hanno sempre ostacolato chi ha invocato interventi esterni per decidere sul futuro di un paese. Siamo tra quelli che hanno sempre condiviso la necessità che solo un confronto serrato tra maggioranza ed opposizione può risolvere tutto. Fortemente crediamo che maggioranza ed opposizione, figlie di uno stesso disegno costituzionale, dalle dinamiche a volte contrapposte, debbano collaborare per il bene della Comunità che li ha eletti. Siamo convinti che il Sindaco ha sempre informato di tutto l'opposizione. In serata informerà anche tutti noi. Se ci convincerà o meno dipenderà da quanto ci dirà e su quanto ci dirà imposteremo il nostro futuro impegno politico. Perché sia ben chiaro, neanche uno, secondo le proprie possibilità e disponibilità, può tirarsi indietro. E poi si tranquillizzi. Né la Corte dei Conti, né la Magistratura, né altre istituzioni esterne la fermeranno se, come siamo convinti, l’Amministrazione Comunale ha operato sempre secondo legge e per il bene del paese. Se la fermeranno, ci creda e si convinca, saranno i suoi Consiglieri. E quel fermare sarà il frutto di un lavorio oscuro di una compagine che ci appare disomogenea. E su questo vorremmo tanto essere smentiti. Se la fermeranno, questo sarà Il risultato di accordi disattesi. Prevarrà in negativo la debolezza progettuale di chi, irresponsabilmente, ha aggregato su possibilità che non hanno trovato risposte. Ed anche su questo vorremmo sbagliarci. Ecco Sindaco, noi ci saremo. E ti saremo ancora una volta vicini. Ci hai responsabilmente chiamati e noi doverosamente non diserteremo l’appuntamento. Amico Pino, noi che tanto desiderammo la tua vittoria, ti chiediamo: spiegaci e facci ancora sognare.
Mario Sandoli