In merito alla nota, pubblicata il 10 settembre sul Corriere, a firma, Coordinamento provinciale della Margherita di via Tagliamento, ci appare doveroso fare alcune considerazioni.
Nella nota suddetta si annuncia che nessun rappresentante politico-istituzionale, compreso il Presidente, On. Ciriaco De Mita, potrà essere presente al primo Convegno, organizzato dall'Associazione per il Partito Democratico per l'Irpinia, in programma a Paternopoli, per sabato 16 settembre, che avrà come tema: "Il Partito Democratico: Riformismo condiviso".
Non comprendiamo le ragioni che hanno spinto il Coordinamento provinciale della Margherita, con una breve nota apparsa sulla stampa, a prendere le distanze, non solo dalla nostra Associazione ma anche da un confronto libero, aperto e democratico sulla formazione del "nuovo soggetto politico", che in questo contesto storico, entusiasma e coinvolge, non solo tutto il popolo di centro sinistra, ma anche i vertici dei partiti riformisti.
Non c'è giorno, nel quale, Rutelli, Franceschini, Fassino, Letta, Prodi, De Mita, D'Alema, Marini, ecc,... non partecipino ad un'iniziativa promossa dalla nostra Associazione nazionale sulla necessità del Partito Democratico. Gli stessi organi d' informazione (Stampa, Radio, Televisione, Internet) danno ampio risalto e ci propongono quotidianamente motivi di riflessione e di dibattito sul tema del Partito Democratico.
Sottrarsi, come fa il Coordinamento della Margherita avellinese, al confronto su questo tema, non fermerà il processo inarrestabile ed ineludibile che ci porterà , a breve, alla costruzione della nuova Casa riformista.
Noi dell'Associazione per il Partito Democratico per l'Irpinia non ci attarderemo su questo progetto ed annunciamo, dalle pagine del giornale, che il Convegno ci sarà, con o senza gli illustri esponenti della Margherita provinciale, a cui è stato imposto, per ragioni a noi oscure, di non partecipare al Convegno di Paternopoli.
Rimane il nostro rammarico per una annunciata assenza di una organizzazione politica che in Irpinia si è sempre distinta, nella storia repubblicana, come forza democratica, aperta al confronto e capace di guidare i processi politici, anticipando spesso le risposte ai bisogni di una società in continua evoluzione.
Non abbiate paura, aprite le vostre porte alla società civile, alle associazioni, al volontariato e a gruppi di cittadini interessati a partecipare. Arroccarsi non serve a nulla. Il nostro progetto comune non ha solo bisogno degli apparati di partito ma si deve alimentare soprattutto della partecipazione democratica.
La nostra Associazione vuole lavorare insieme con i partiti e le associazioni che già si riconoscono nell'esperienza ulivista e contemporaneamente si propone di ampliare la base di consenso tra i cittadini che oggi non si identificano nei partiti dell'Ulivo e non hanno votato per l'Unione.
La nostra Associazione nasce per stimolare i partiti riformisti a mantenere l'impegno di avviare il processo di costituzione del nuovo Partito, unitario, plurale e riformatore. E per evitare che quel processo si fermi ai vertici dei partiti ovvero si limiti al coinvolgimento delle loro strutture organizzate.
Il Partito Democratico deve nascere attraverso la partecipazione attiva di tanti cittadini: militanti di partito e cittadini comuni; donne e uomini; esponenti delle istituzioni e movimenti; amministratori locali e associazioni.
Solo attraverso questo processo il nuovo Partito Democratico, potrà davvero sviluppare la sua funzione essenziale e primaria: consolidare un soggetto politico di massa, capace di incidere profondamente sugli equilibri e le dinamiche del nostro sistema politico, generando riforme e soluzioni in grado di migliorare concretamente il sistema di vita, di relazioni e di lavoro del nostro Paese.
E la nostra Associazione vuole essere un riferimento, una risorsa, uno strumento che possa aiutare questo processo. La nostra missione sociale sarà raggiunta contestualmente alla nascita del Partito Democratico. Noi quel giorno ci scioglieremo perché avremo raggiunto il nostro unico ed esclusivo obiettivo.
Ma fino a quel giorno vogliamo e dobbiamo esserci.
Paternopoli, lì 10 Settembre 2006
Il Presidente, Antonio Petruzzo
Il v.Presindete, Andrea Forgione
Il Segretario, Alevideo Zoena