La batosta elettorale ricevuta dal PD in Abruzzo, gli arresti del Sindaco di Pescara e di due assessori del Comune di Napoli, la richiesta di autorizzazione a procedere agli arresti di due parlamentari del PD inviata alla Camera dei deputati dai magistrati lucani e campani, hanno reso palese quello che Walter Veltroni va dicendo da tempo sulla necessità di costruire un partito rinnovato nella sua classe dirigente, che rompa definitivamente con le pratiche politiche del passato. Il voto abruzzese ha dimostrato che gli elettori del PD, che si sono astenuti dal votare, sono arrabbiati con chi aveva promesso un partito nuovo e invece si è presentato con una cosa vecchia. Non c'è più tempo da perdere.
Il Segretario nazionale, Walter Veltroni, deve fare piazza pulita di vecchi apparati e di metodi ancora più vecchi. Il PD se vuole risalire la china deve diventare un partito trasparente, contendibile e aperto per davvero alla società civile ed al ricambio generazionale. Anche noi, democratici della Media Valle del Calore, nel nostro piccolo, avevamo messo in guardia il nostro partito e l'opinione pubblica irpina sull'esigenza di non far degenerare ulteriormente la situazione politico-istituzionale in Campania. Ahinoi, siamo stati inascoltati. Anzi, si è fatto finta di nulla, sottovalutando la portata degli eventi. Il Governatore Antonio Bassolino non si è dimesso, come aveva promesso all'indomani della vittoria dell'elezioni da parte di Berlusconi, una volta finita l'emergenza dei rifiuti in Campania ed ha continuato a dare al paese un'immagine negativa della politica che ormai non onora neanche la parola data. Mentre il Sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, infastidita da chi la convocava a Roma per discutere della situazione campana e dei provvedimenti da adottare, dopo il suicidio dell'assessore Nugnes, ha continuato per la sua strada, facendo sostanzialmente orecchie da mercante. Nessun assessore o consigliere regionale ha sentito il dovere, in questo frangente, di dare le dimissioni come segno di disapprovazione e di profonda insoddisfazione per come vanno le cose in Campania. Anzi, fra i prezzolati della politica continua a farsi strada l'idea che si può seguitare a godere dei privilegi della casta anche quando tutt'intorno si respira aria di crisi, di grave crisi economica e politica. Sbagliato. In questa Italia della crisi economica e del futuro incerto, non ci può essere più posto per la parassitocrazia, per la mazzettocrazia e per la mignottocrazia. La Campania prima di tutto ha bisogno di discontinuità, di rinnovamento e di una nuova costumanza politica. Ecco perché, Noi, democratici della Valle del Calore, puri veltroniani, chiediamo non soltanto a Bassolino e Iervolino di fare un passo indietro, ma a tutti coloro che in questi anni hanno governato insieme a loro. Sarebbe infatti paradossale ed ingiusto che a pagare fossero solo Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino mentre chi ha la loro stessa responsabilità politica continua a rimanere a galla e si prepara per ricandidarsi alle prossime elezioni. Se questo rinnovamento, come chiede Walter Veltroni, non si concretizzerà anche in Campania saranno gli stessi elettori a mandare a casa il PD. La gente non ne può più dei politici di professione, della casta che salva solo se stessa, dei pizzini del malaffare che passano di mano in mano tra gli amici del palazzo e vuole cambiare pagina.
Data, 18 dicembre 2008
Andrea Forgione
Delegato assemblea regionale del PD