Paternopoli/L'intervista a Sandoli
"Non disperdiamo le potenzialità, il Circolo deve lavorare unito"
In vista del congresso della Margherita a Roma, nel quale si decreterà lo scioglimento del partito per avviare la costituzione del Pd, contestualizziamo l'evento e ne parliamo con Mario Sandoli, iscritto al circolo di Paternopoli, ma anche ex presidente dello stesso
Dopo settimane di polemiche e divisioni, il circolo della Margherita sembra avviato ad un percorso di ritrovata unità. E'' cosi? E su quali basi politiche?
Ti ringrazio per la domanda e non ti nascondo che l'avrei sollecitata. Allo stato, purtroppo, c'è un silenzio "assordante". La Presidente non ci ha ancora convocato. E di questo ne sono profondamente dispiaciuto. Approfitto dell'occasione per ribadire, pur nel nostro distinguo, che siamo pronti a riprendere il discorso che, com'è naturale, ogni volta che ci si conta si interrompe. Siccome so per certo che anche i dirigenti provinciali ci leggono, diciamo ufficialmente alla Presidente Morsa che siamo pronti a lavorare insieme. E come? Beh, questo si vedrà. Ognuno di noi dirà la sua, politicamente nel Circolo ci sono diverse "sensibilità", ma un buon Presidente non si schiera, piuttosto media.
Tra una settimana la Margherita svolgerà il congresso che ne decreterà lo scioglimento contestualmente all'avvio della fase costituente del Pd. I sondaggi che danno la nuova forza politica solo al 23 per cento in che misura preoccupano la base?
Credo che siamo al dunque. Anche se non è tutto scontato o semplice come si vuol far credere. Vedremo cosa succederà a Roma la prossima settimana. Poi ogni Circolo, sicuramente, sarà chiamato a confrontarsi con questo nuovo scenario. Che a me, molto onestamente, preoccupa. Intanto perché il progetto non è stato ancora spiegato bene e poi perché infastidiscono eventuali "primogeniture" messe in campo. Sondaggi al 23%? Credo che siano "proiettate" in eccesso. La sinistra DS ha già fatto la sua scelta a non entrare. Lo zoccolo duro della Margherita, i popolari tutti, quanti si richiamano al cattolicesimo democratico, chi ha più di un dubbio ad entrare nel PSE, chi è ancorato a temi eticamente sensibili che fanno la differenza con i "coinquilini", sicuramente avrà più di un dubbio ad entrarvi.
Quale potrà essere il contributo degli ex-popolari nella costruzione della base valoriale del nuovo partito?
Diciamolo onestamente. L'accordo Marini-Rutelli che di fatto taglia la terza gamba del PD, in qualche modo potrebbe rasserenarci. Ma poi il ragionamento successivo evidenzia che "non si fa niente di nuovo". Nell'Ulivo, Margherita e DS, già lavorano insieme. Sarebbe stato meglio adoperarsi perché l'Ulivo diventasse sempre più forte. La coalizione ci appassiona di più. La nostra identità è salva. La lotta per i valori della vita, della famiglia sarebbero difesi in modo più credibile. C'è difficoltà, i nostri leader lo devono capire, a difendere unitariamente con forze che esprimono "convinzioni" diverse, quanto abbiamo sempre creduto. E questi non sono "alibi". E non si tratta nemmeno di essere uomini di prima o di seconda Repubblica. Qui si tratta e si parla di Uomini che non cederanno mai sui valori della vita, della famiglia, dello stato sociale, della politica estera.
Cosa accadrà a Paternopoli dopo i congressi di Margherita e Ds? C'è lo spazio per l'eventuale costituzione del gruppo unico in consiglio comunale?
Mah, lo scenario sarà certamente confuso. Le opzioni, tante. Il Circolo dirà certamente la sua. Temo che la strada da intraprendere sarà faticosa. Avverto che saranno percorse strade diverse. Ci potrebbero essere delle scorciatoie. A noi non appassionano né le une né le altre. Resteremo al nostro posto. Da popolari, sperando sino all'ultimo in un "ripensamento" o a condizioni di "appartenenza" ben più definite. Staremo a vedere. Per quanto riguarda Paternopoli, poi, non capisco a quale gruppo unico ti riferisci. A noi del Circolo è stato sempre detto che il gruppo della Margherita al Comune non esiste. E poi, di questo Sindaco e di questa Amministrazione Comunale, personalmente non ne parlerò mai più.
mv