Otto mesi di amministrato, un pò di chiarezza

A circa otto mesi di amministrato dalla dichiarazione del dissesto finanziario approvata dalla Maggioranza il 29/06/06, è obbligo da parte del Gruppo di Opposizione  "Democratici di Sinistra" dare un ulteriore contributo alla chiarezza sia dell'operato della compagine consiliare di Maggioranza che di Minoranza, ad iniziare dall'ultimo consiglio comunale. Lunedì 12 febbraio, da parte della compagine di maggioranza si è proceduto all'ultima formalità inerente la dichiarazione del dissesto finanziario, ovvero all'approvazione del Bilancio di Previsione Riequilibrato 2006, da presentare al Ministero Dell'Interno,  a pena di decadenza dell'amministrazione, entro il 15 febbraio 2007, con  il conseguente Bilancio Pluriennale 2006-2008. Questi gli argomenti centrali oggetto della convocazione. Prima di questi vi era l'approvazione del Piano Triennale delle Opere pubbliche con l'allegato elenco annuale OO.PP. 2006,  e infine  la discussione del disciplinare relativo alla " Rete di Servizi dei Comuni facenti parte della Comunità Montana Terminio Cervialto".  

Prima della lettura ed approvazione dei verbali seduta precedenti, il Sindaco aveva manifestato l'intenzione di rispondere alle nove interrogazioni ed alla discussione delle cinque mozioni promosse nel dicembre 2006 dai consiglieri di Opposizione: Lapio Quirino, Lo Vuolo Antonio e Pasquino Gennaro. A questo punto il consigliere Garofano (del gruppo di Opposizione) ponendo la questione pregiudiziale sull'argomento, a suo dire, chiede il rinvio per il fatto che sia  le mozioni e sia le interrogazioni  non erano state presentate secondo il disposto  dell'art. 21  comma 2 dello Statuto Comunale, ovvero non erano state presentate prima della seduta consiliare per poi essere discusse nella seduta successiva secondo il disposto del comma 3 del medesimo articolo. Data la questione pregiudiziale, il Sindaco ponendola ai voti procede all'esame sia delle interrogazioni che delle mozioni.  Orbene, è da chiarire che il consigliere Garofano, benché invitato più volte sia dal sottoscritto che dai consiglieri Lo Vuolo e Lapio, si è rifiutato di partecipare sia all'elaborazione delle mozioni e sia ai lavori relativi la stesura delle interrogazioni presentate; queste ultime per la maggior parte concernenti chiarimenti promessi alla cittadinanza nel pubblico comizio contro il dissesto finanziario, tenuto dal gruppo di Opposizione nella serata del 22/Ottobre scorso. Il Sindaco, e così la compagine di Maggioranza, poiché  il gruppo di Opposizione nella seduta del 29/06/06, aveva già promosso a norma dell'art. 21 comma 2, cinque mozioni (firmate anche dal consigliere Garofano), ed essendo nel frattempo passate ben sei convocazioni assembleari senza che queste siano state nel frattempo discusse, ha ritenuto opportuno porre la questione ai voti per la successiva discussione anche degli ultimi documenti prodotti .

Fra le interrogazioni promosse dai tre consiglieri di Opposizione vi era quella relativa alla mancata rimodulazione dei mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti entro il 1° luglio 2006, che il Gruppo di Opposizione aveva già proposto il 29/06/06. L'Argomento era di notevole importanza dato il comune di Paternopoli  sui mutui contratti,  2/3 delle rate annuali sono rappresentati esclusivamente da interessi. Rinegoziandoli da un tasso d'interesse del 7%  ad uno più vantaggioso del  3,75% offerto dalla Cassa DD.PP., si sarebbe ottenuto un risparmio di circa 100.000 euro l'anno, vale a dire 50.000 euro circa nel 2° semestre 2006.  Poiché il Sindaco non ha saputo fornire una risposta esauriente, ha chiamato la Responsabile del servizio Finanziario (presente in sala), la quale ha affermato la non rinegoziabilità di nessuno dei mutui contratti con la Cassa DD.PP. Stante l'affermazione della Responsabile del Servizio Finanziario, il sottoscritto ha chiesto la certificazione di non rinegoziabilità  dei venti mutui prospettati nella predetta interrogazione. Aggiungendo che, nel caso di accertamento di rinegoziabilità dei mutui, avrebbe denunciato l'amministrazione per danno erariale.  Sempre in tema di dissesto finanziario, ne cito ancora un'altra, cioè quella relativa ai debiti fuori bilancio dichiarati dal commissario prefettizio con delibera n. 21 del 29/11/2005, in cui sono elencati 19.810,24 euro a carico dei fondi L. 219/81, successivamente approvati dalla Maggioranza nella seduta del 29/06/06 e poi in sede di approvazione del Conto Consuntivo 2005 nel C.C. del 09/10/06. Detti fondi, non potevano figurare se non al fine strumentale di dimostrare un disavanzo più consistente.  Anche qui la Maggioranza non ha saputo dare risposta soddisfacente. Potrei andare avanti per molto, dato che quasi tutte le interrogazioni poste riguardavano sia la materia del bilancio che l'orientamento dell'amministrazione, impegnando la compagine di maggioranza per oltre due ore e trenta minuti. Poi,  passando all'approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, è da chiarire che non figura nulla di nuovo rispetto a quanto già inserito  nelle delibere di C.C. n 40 del Piano annuale e triennale delle OO.PP. del 18/11/06 (presentata con ritardo ad integrazione del bilancio preventivo 2006 del 29/06/06). Il gruppo di Opposizione, in detta seduta aveva chiesto di inserire come opere prioritarie sia Il Piano di Insediamento Produttivo che l'acquisizione  delle aree di sedìme lungo il tratto di Corso Garibaldi e Via C. Modestino per l'allargamento della strada. In quella sede, Sindaco e capogruppo di Maggioranza dichiararono che le priorità descritte erano le medesime del gruppo di maggioranza.

Mentre, poi, nel Piano per l'annualità 2006 presentato, figurano solamente due opere, cioè quelle già appaltate del Centro Polivalente per Disabili e quella per il miglioramento della Fontana storica Pescarella. Invece, per l'annualità 2007, da finanziare per la maggior parte con la Legge Regionale n. 51/78 risultano tutte opere promosse dal vecchio Commissario Prefettizio per l'annualità 2005 ( per lo più lavori di sistemazione strade e qualche tratto di fogna) a mò di elenco senza un progetto di massima per nessuna delle opere, mentre nell'annualità 2008   figurano n.ro otto opere già inserite nell'Ultimo programma triennale dell'ex sindaco Felice De Rienzo, per altro senza l'individuazione di copertura finanziaria e con un solo progetto esecutivo ed uno studio di fattibilità per due opere solamente.

E da sapere che il Comune  di Paternopoli dispone di finanziamenti della Regione Campania ai sensi della Legge Regionale n. 51/78 per l'annualità 2006, annualità 2005 e parte del 2004.  In sostanza oltre 1.600.000 euro non spesi per mancato impegno a seguito di progettazioni inesistenti. 

Il gruppo di Minoranza, visto il venir meno degli impegni precedentemente assunti nella seduta del 18/11/06,  ha ritenuto astenersi poiché il documento presentato dalla maggioranza è risultato essere solamente utile come allegato tecnico al Bilancio Previsionale  2006/2008, senza per altro avere nessuna consistenza sotto il profilo politico,  contabile e amministrativo.

Successivamente passati alla discussione del Bilancio Riequilibrato 2006, il Gruppo di Minoranza nelle persone di Lapio Quirino, Lo Vuolo Antonio e Pasquino Gennaro, si è allontanato con una motivazione di carattere tecnico dovuta alla mancanza del rispetto dei termini relativi alla conoscenza degli atti contabili, per il fatto che gli elaborati del bilancio, nella loro completezza, sono stati portati a conoscenza dei consiglieri solamente 48 ore prima dell'adunanza consiliare.

Il quadro che ne emerge a seguito della lettura di Relazione allegata al Bilancio Riequilibrato 2006, con l'incremento di entrate di circa 75.000 euro, sommati ai 100.000 euro del recupero IVA risultanti dalla ricostruzione dell'edificio scolastico, ed ancora alla vendita del Capannone artigianale di Via Piano per circa 146.000 euro nell'ultima asta dei primi di febbraio, avvalorano le dichiarazioni del Gruppo di Minoranza presentate nella seduta del 29/06/06, "controdeduzioni al dissesto finanziario", e cioè, di una maggioranza inconsistente sia sotto il profilo politico che amministrativo, per l'assoluta mancanza di progettualità e conseguente pianificazione di uno sviluppo economico possibile della comunità paternese.

  Paternopoli lì 24/02/07  

 ds 

Sezione "Nilde Jotti di Paternopoli"

In fede

Pasquino Gennaro

Capogruppo di Opposizione "Democratici di Sinistra"

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