Paternopoli/ Verso le amministrative

DIARIO POLITICO SETTIMANALE         

di Mario Sandoli*

 

Pare proprio che si va verso la formazione di tre liste. E non è un bene per Paternopoli. Troppa frammentazione.  Troppa confusione. I personalismi, le tentazioni a prevalere dell'uno sull'altro, le rivincite, ecco tutto questo pare che abbia la meglio sulla necessità di compattare il quadro politico che è, invece, la condizione "principe" per dare speranza e futuro al paese. Si preferisce, invece, camminare "nottetempo" e non affrontare la "luce" delle sedi dei partiti dove ogni idea, ogni problema, un qualsivoglia progetto trovano certamente visibilità, ascolto e corale discussione. E allora, bisogna essere chiari: Paternopoli non ha ancora una classe dirigente all'altezza di questo nome. Spiace dirlo, ma è nei fatti. Si tira a campare vivendo di pregiudizi e di veti. Niente viene concesso alla libera discussione ed al confronto corretto e democratico. E la cosa assume aspetti ancora più inquietanti specie quando il contendere poggiante su veti assurdi, è imposto da forze politiche con le quali noi della Margherita siamo "maledettamente" costretti a vivere insieme. Io provo a fare un ragionamento. Se è vero che ci è dato di condividere la stagione politica del 9 e 10 di aprile ed oltre, se è vero che il "viaggio" che partì da molto lontano avrà come approdo finale il partito democratico in cui confluiranno Ds e Margherita, è solamente "infantilismo " perdersi intorno ad un nome. Elevare un "veto" a sistema di selezione di classi dirigenti, è pericoloso. Come si fa a non capire l'effetto "domino" che una tale impostazione, certamente, può avere come conseguenza. E allora il ragionamento porta ad un'altra conclusione. La parte "storica" dei DS, avvezza ai pregiudizi, ai "niet" immotivati di antica memoria, si diverte a giocare sulla pelle del paese, inventandosi veti e immaginando alleanze "innaturali". E' assurdo pensare al perdurare di tale "posizione" per un partito che è nostro alleato e con il quale si ha tutto l'interesse a vincere la partita politica del 9 e 10 aprile ed oltre. Per quanto mi riguarda, non cesserò mai di essere un sognatore. E tanto mi permette di dire "garbatamente" che i DS hanno legittimazione ad essere con noi i protagonisti della rinascita di Paternopoli. Che insieme dobbiamo affrontare, in una campagna elettorale che deve essere la più tranquilla possibile, l'impegnativa sfida del 9 e 10 aprile. Ma con altrettanta "convinzione" dico anche che i DS, al momento, sono "compagni che sbagliano". Noi, come Margherita, tiriamo dritto. Tenendo ben distinti i momenti di confronto, di partecipazione e di impegno. Come partito facciamo nostra la grande scommessa di lottare a denti stretti e per quanto ci sarà possibile, per una grande affermazione dell'Unione e della Margherita. Sul piano locale siamo fortemente coinvolti nel costituito "Comitato elettorale per Duilio Barbieri Sindaco". Duilio Barbieri capo di una lista di forte ispirazione di centro-sinistra, ma aperta a tutti. Il mio pensiero, il mio messaggio, allora è soprattutto rivolto alla Società Civile di questo paese. Penso alla fetta enorme, considerevole, di uomini, donne, giovani, spesso "silenziosi", ma forti nel loro amare e rendere grande Paternopoli. E' la Società Civile che deve trovare legittimazione in un progetto dove tutti gli uomini liberi potranno, anzi, devono parteciparvi. Siamo al dunque, quindi. Una folta delegazione di rappresentati dei partiti, dei Comitati, in mattinata (ieri n.d.r.) si è recata dal Commissario Straordinario del Comune di Paternopoli, dottore Mario La Montagna, che ha acconsentito cortesemente a riceverci, per chiedere in modo inequivocabile se ritiene che esistano le condizioni per andare al voto il 28 e 29 maggio di quest'anno e per farci dare numeri che non si prestino a speculazioni di qualsiasi genere, sulla reale situazione finanziaria del Comune. Ci è stato confermato che Paternopoli andrà al voto il 28 e 29 maggio di questo anno e che la situazione economica del Comune è, comunque, difficile. Poi in serata, il "Comitato elettorale per  Duilio Barbieri Sindaco" si è ritrovato, e credetemi con una partecipazione che cresce di riunione in riunione, presso gli uffici di Duilio Barbieri dove, oltre a discutere su quanto è stato detto dal Commissario Straordinario dottore La Montagna, si è parlato di "ambiente", "territorio" e "risorse". Ecco, il "viaggio" è iniziato. Non avrà soste o ripensamenti.  Non ho nulla da rimproverarmi. Anche se nel mio cuore c'è inquietudine. Forse non ho fatto abbastanza. E poi il perdere per strada un amico della Margherita a cui volevo bene, a cui guardavo con enorme simpatia e speranza e che mi ha negato amicizia e comunanza politica, è motivo di forte rammarico e delusione. E' un militante della Margherita che ha ritenuto allontanarsi dalla Margherita per rafforzare la Margherita! Non riesco a capire. Eppure chissà cosa potrò un giorno rimproverarmi per una solidarietà amicale-culturale-politica cercata più volte e più volte negatami. Ma alla fine, ne sono certo, non ho veramente nulla da rimproverarmi. Né il mio sogno di irriducibile sostenitore del primato dei partiti, è sminuito. Anzi ne esce rafforzato. Ho cercato di tenere ben lontano gli uomini dal progetto perché la svolta è questa. Quello che a me premeva era immaginare un percorso che tenesse conto innanzitutto della necessità che i partiti dovessero essere i protagonisti della vita politica del paese. Quando dico che i partiti devono appropriarsi dello spazio politico, inseguo la speranza di vedere "strategie strutturali" che governano il paese e non interventi ad horas che si riesce a mettere in campo. La crescita di un popolo la si disegna immaginando svolte epocali nel pensiero, nell'azione e nella crescita di classi dirigenti. Per quanto mi riguarda, onore a tutti, indistintamente a tutti, i Sindaci che si sono succeduti alla guida del paese. Ognuno di loro ha raccontato una "storia" ed ha lavorato in un particolare momento. Da questa tornata elettorale, però, si cambia. Le vicende amministrative saranno caratterizzate da "quanto si farà" e non da "chi lo farà". "Quanto si farà" è espressione del lavoro instancabile di coalizioni, di uomini, donne, giovani che tutti fortemente motivati lavorano per la crescita del paese. "Chi lo farà", come singolo, francamente mi interessa poco. E' questa la svolta. E' questa la strada che la Margherita, in uno a quanti si riconosceranno nel progetto, indicano ed offrono alla onesta, laboriosa, inossidabile Paternopoli.

                                                                 *Presidente Circolo La Margherita di Paternopoli

Free Joomla templates by Ltheme