Domenica 25 novembre ci svolgeranno le primarie del centrosinistra. La casta degli aristocratici parrucconi, professionisti della politica, schierati tutti con Bersani, ha approvato regole bizantine e complicate per evitare che ai seggi ed ai gazebo si rechino 4 milioni di persone. Vogliono primarie alle quali si rechino a votare solo i Lucio Fierro, i Francesco Todisco , le Rosette, gli Enzo e tutti i restanti capibastone politici, padroni da sempre delle tessere, gia' nella DC e nel PCI. Hanno fatto di tutto per avere una primaria tutta interna alle oligarchie dei partiti, oligarchie ormai senza pudore e amor proprio, che negli ultimi 20 anni, in complicita' con Berluscioni o direttamente al governo del paese, hanno fatto fallire il paese.
Di fronte a tale fallimento i Bersani e le Bindi dovrebbero sentire il dovere di chiedere scusa ai cittadini e ritirarsi a vita privata ed invece si ricandidano e sognano di fare il primo ministro ed il ministro. Parliamoci chiaro: Bersani e Bindi sono totalmente incapaci dal punto di vista politico e lo hanno ampiamente dimostrato negli anni di governo del paese, dei quali sinceramente non abbiamo nessuna nostalgia. Purtroppo il pd lo controllano loro, Ne controllano le candidature, i soldi, le tessere, tutto. Ma il 25 novembre , nonostante le regole rigide per votare , abbiamo l'opportunita' di mandarli per sempre a casa. Basta solo recarsi al seggio e dopo una fila di 10 minuti e con due euro di tassa fare una croce sulla scheda, nel riquadro del nome Matteo Renzi.
State sicuri che se sara' eletto Matteo Renzi i vari Bersani, Bindi, D'Alema, Finocchiaro, Marini, Castagnetti, Sposetti, Fioroni etc saranno collocati in pensione e non li vedremo piu'. Naturalemnte non vedremo piu' neanche i loro rappresentanti sul territorio , liberandoci finalmente dei “fierro viecchio” della politica irpina.
Pensateci , l'occasione e' troppo ghiotta per farsela sfuggire. Domenica venite al seggio , sara' un piacere mandare a casa i dinosauri della politica.
Andrea Forgione, comitato irpino per Matteo Renzi Premier