PD : Caterina la grande e gli innovatori di cartone

La storia si ripete. Come Franco Vittoria , qualche anno fa, anche Caterina Lengua finisce vittima dei metodi politici degli Enzo. Infatti , e' stata sacrificata come olocausto sull'altare dell'accordo notturno fra il giovane renziano Enzo De Luca ed il conservatore , politico navigato , Luigi Famiglietti. Doveva essere Caterina il candidato segretario del renziano De Luca ma Enzo era troppo debole per poterla imporre ed allora si e' accordato con i l'ancor piu' debole conservatore Luigi Famiglietti. Quest'ultimo per mesi si e' riempito la bocca di parole come discontinuita', rinnovamento, innovazione , arrivando a pronunciare sui giornali il suo secco NO a De Luca e De Blasio, ma poi alla prova dei fatti ha realizzato tutto il contrario. La coerenza nel PD e' diventata rara come l' uva coda di volpe. Ad onor del vero va detto che se Famiglietti fosse andato alle primarie da solo le avrebbe perse malamente e sarebbe arrivato terzo o quarto, mostrando in questo modo la sua debolezza politica , anche a Roma. Un deputato una debacle del genere non se la puo' permettere. Ed allora piu' comodo per tutti unire due debolezze e tornare , con una salto carpiato a doppio avvitamento, fra le braccia calde e rassicuranti del furbo De Luca. Li , poi, ha ritrovato le Rosette e le Rosanne, anche esse innovatrice a parole, con le quali voleva candidare il sindaco Palmieri ma , questi, accorto e lungimirante, nel bel mezzo ha declinato l'invito. Si rischiava , nonostante le sbandierate truppe cammellate, di fare una brutta figura. Ed allora tutti insieme appassionatamente nella speranza di raggiungere almeno il 51 per cento ed evitare che i cittadini leggano la debolezza politica di ognuno. Di fronte a questi innovatori di cartone Caterina Lengua puo' tranquillamente definirsi Caterina La Grande. E' a lei che noi, i democratici paternesi, unici e veri renziani, autentici rottamatori di dinosauri politici, rendiamo l'onore delle armi. Questa donna ha saputo fare un passo indietro quando il partito glie lo ha chiesto, si e' prodigata sui territori per le elezioni regionali, politiche ed amministrative , ottenendo magnifici risultati, ha portato in politica quel tocco di di femminile che rende bello ed armonioso il fare politica. Ma i maschietti, innovatori di cartone, reclamavano l'antico potere. Non a caso tutti e 5 i candidati alla segreteria sono maschietti. Alla faccia delle pari opportunita'. Caterina, con tutti i suoi limiti, che ognuno di noi ha, ha saputo farsi amare. Veniva a Paternopoli con la sua macchina, teneva comizi in piazza, addolciva la nostra vulcanica esuberanza, ci difendeva dagli avversari politici , si fermava a cena con noi. Amava stare con le donne democratiche di Paternopoli e gli piaceva gustare i nostri prodotti tipici e bere il nostro ottimo Taurasi. Insomma , una bella persona, prima ancora che una grande segretaria. Una grande Caterina , che ha saputo ben servire il sogno democratico. Ma proprio adesso che gli Enzo ed i Luigini, innovatori di cartone, l' hanno spinta ai margini , gli resta un ultimo servizio da svolgere per il bene del partito e del sogno democratico che fu di Veltroni: impedire che gli Enzo ed i Luigini, le Rosette ed i Carminuccio arrivino al 51 per cento. Caterina La Grande puo' obbligare i conservatori a venire in assemblea dei cento senza maggioranza ed obbligarli al ballottaggio. A quel punto ogni alleanza e' possibile. E per questa via l'eterna battaglia fra gli innovatori veri ed i conservatori potrebbe decidersi a favore dei primi. Su , amica Caterina, ancora una battaglia , insieme a te per il sogno democratico. Se invece ti farai convincere dagli Enzo ad accettare il tuo sacrificio , resosi necessario per assecondare le gelosie ed i rancori di qualche first lady, come una condizione necessaria , sappi fin da ora che loro ripeteranno la mattanza politica . Invece mandandoli a casa porrai le condizioni politiche per un tuo futuro impegno. Te lo meriti perche' sei una persona perbene. Una grande donna fra innovatori di cartone.

 

ANDREA FORGIONE, DIRIGENTE PROVINCIALE PD

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