L'idea del "familismo amorale" fu, come è noto, usata da Edward Banfield, politologo-antropologo americano, per spiegare la caratteristica principale della società da lui analizzata, uno sperduto paese lucano, in cui egli soggiornò per circa un anno con la famiglia (erano gli anni '50), e proposta come categoria analitica più generale per interpretare i motivi dell'arretratezza dell'Italia meridionale.
Con "familismo amorale" Banfield intendeva un comportamento rivolto unicamente a perseguire il bene della famiglia, intesa nella sua forma più stretta (genitori , figli e nipoti ), comportamento che provoca un'endemica incapacità di agire per il bene comune, quella che volgarmente viene definita mancanza di senso civico: se la società si basa sulla sola famiglia nucleare e mancano forme di organizzazione sociale più complesse, scompare – secondo l'antropologo – il senso del dovere collettivo, l'abitudine alla collaborazione e solidarietà.
Il "familismo amorale" si accompagna spesso a una formazione statuale centralizzata e autoritaria, che scoraggia la crescita di istituzioni di governo intermedie tra Stato e cittadini. Tra le cause originarie indica la povertà e l'autoritarismo nei rapporti sociali, regolati da rigide gerarchie.
Siamo nel 2014 eppure a Paternopoli compaiono elementi di familismo amorale , quali manifestazioni di un civismo regressivo raccapricciante. Siamo convinti che i paternesi sapranno ricacciare indietro il familismo ma il solo fatto che sia emerso e' motivo di preoccupazione .
Paternopoli e' paese di grande tradizione politica: e' stata la patria di Fiorentino Sullo, di sindaci come Pietro Troisi , terra di grande battaglie per la democrazia e la liberta'. Ed invece adesso assistiamo ad una sola famiglia che esprime sei candidature e nella stessa lista. Non vinceranno mai , ma se accadesse potrebbero fare la giunta direttamente a tavola fra un cosciotto di agnello e un ruoto di patate. E qualcuno vuole far passare questa regressione politica per innovazione e rinnovamento, per una rinascita. Ma se rinascessimo in questo modo saremmo una societa' precolombiana, un villaggio Maya o Azteco..........ci mancano solo i sacrifici umani per placare l'ira degli dei .
Questo e', se vi pare e se volete vedere, e se non sapete chiedete agli anziani . Noi vi abbiamo avvisato e combattiamo anche per voi: per chi c'e', per chi non c'e' ed anche per chi e' contro.
Andrea Forgione , dirigente provinciale Pd federazione Avellino e segretario circolo Pd Angelo Vassallo Paternopoli.