Riteniamo doveroso e necessario intervenire per rispondere al comunicato stampa, pubblicato sui giornali, a tiratura provinciale nell'edizione di venerdì 18 luglio, e sui manifesti affissi nei locali pubblici di Paternopoli, a firma del consigliere comunale signor Attilio Storti che si autodefinisce nello stesso manifesto "capogruppo di maggioranza". Egregio signor Storti, si convinca che ella è solo e soltanto il capogruppo di una delle tante minoranze consiliari presenti in consiglio comunale. Infatti, la maggioranza che sosteneva il Sindaco Duilio Raffaele Barbieri è ormai divisa fra il gruppo del Partito Democratico guidato dalla dott.ssa Annarita Colantuono, il gruppo degli indipendenti che si riconoscono nel dott. Gianni Fiorentino ed appunto il gruppo da lei coordinato che fa riferimento al movimento politico di Ciriaco De Mita. Se poi consideriamo che in consiglio comunale sono presenti anche il gruppo di "Italia popolare" ed il gruppo di "Sinistra democratica", appare evidente, anche ai meno avveduti, che il suo gruppo consiliare è assolutamente minoritario. Per cui ribadiamo: "Lei è solo e soltanto il capogruppo di una delle tante minoranze presenti in consiglio comunale". D'altronde, il suo gruppo politico, egregio signor Storti, è anche minoranza nel paese. Prova ne è il fatto che il partito di De Mita alle ultime elezioni politiche ha ottenuto a Paternopoli solo 215 voti, pari al 14,7 per cento dei consensi, che se confrontati con quelli ottenuti da Walter Veltroni, ben 610 voti pari al 41,6 per cento dei consensi, le danno perfettamente la misura di quanto il suo gruppo politico sia poco considerato dai cittadini paternesi.
Tutta questa premessa è servita per ribadirle che in futuro farebbe bene a mostrarsi meno arrogante e baldanzoso e soprattutto, prima di lanciarsi in altre iniziative simili, dovrebbe cercare di imparare a volare basso. Il Sindaco Barbieri e il suo gruppo consiliare dell'UDC continuano a perdere la fiducia dei cittadini paternesi perché sono distanti dai problemi che assillano la nostra comunità. Rinchiusi come sono dentro il palazzo, arroccati alla sola difesa della poltrona, in balia degli eventi e senza un progetto preciso per il paese, si sono isolati dal contesto della comunità, tanto che oggi gran parte dell'opinione pubblica li sente estranei e addirittura dannosi per il futuro di Paternopoli. Abbiamo la netta sensazione che se per qualche motivo l'amministrazione Barbieri dovesse concludersi prima della scadenza elettorale, in paese l'evento sarebbe vissuto, dai più, come una liberazione. Ora cerchiamo di entrare nel merito della questione tanto discussa in questi giorni: "la realizzazione in area PIP di una piattaforma per la raccolta del materiale di risulta e di post-produzione dei processi industriali delle aziende site nel comprensorio del Calore". Questa dicitura non e una invenzione del Partito democratico ma è riportata nella delibera di giunta numero 146, mentre nella stessa non è riportato quanto invece afferma il consigliere Attilio Storti nel suo comunicato di venerdì. Per cui, caro capogruppo UDC, se il progetto esecutivo che avete approvato in giunta il 23 giugno prevede altro da quanto avete scritto in delibera, i casi sono due: "o non sapete scrivere le delibere, oppure fate i furbi e cercate di ingannare i cittadini". Nel primo caso, si darebbe ragione al capogruppo PD, Annarita Colantuono, che in una nota indirizzata al Sindaco Duilio Raffaele Barbieri ha chiesto l'emanazione di una nuova delibera, consequenziale e chiarificatrice della 146, in quanto il deliberato del 23 giugno risulta forviante, perché lascia intendere una volontà non corrispondente agli indirizzi programmatici dell'Amministrazione comunale, e non chiarisce, in maniera inequivocabile, qualsivoglia minaccia di inquinamento ambientale e quindi di danno alla salute pubblica; nel secondo caso, i mestieranti della politica (come lei ci ha definiti nel suo manifesto), caro Attilio, sareste Voi e non certo i dirigenti del PD paternese, i dirigenti del Circolo di Forza Italia, gli iscritti del circolo Curitiba dei Verdi, gli amministratori di Sinistra democratica e quelli di Italia popolare che si sono espressi contro la realizzazione di questa piattaforma in zona PIP. E poi, ci permettiamo di darle un consiglio leale: "in futuro lasci rispondere il Sindaco, al quale i democratici paternesi avevano chiesto chiarimenti in merito a questa questione [omissis]". Noi democratici [omissis] facciamo politica perché siamo convinti che ogni cittadino responsabile dovrebbe interessarsi di politica, compito estremamente importante per una società democratica, e dare la propria disponibilità a servire la collettività senza rinunciare alle proprie idee e convinzioni. Se abbiamo, a suo tempo, appoggiato il "progetto bilancia" era perché credevamo in un gruppo di giovani, inesperti politicamente, ma in grado nel tempo di rinnovare ed innovare la politica e la gestione della cosa pubblica, Ahi noi, ci state facendo ricredere sul vostro conto e sulla vostra buona fede. Se continuate a far finta di nulla e non chiarite nel merito la questione "piattaforma in area PIP", oppure, se non approvate una variante al progetto che preveda uno stralcio di questa piattaforma che tante apprensioni sta generando nella popolazione paternese, i cittadini, siamo sicuri, perderanno la pazienza e vi manderanno a casa per eleggere una nuova classe dirigente. Intanto, ai cittadini diciamo che se la delibera 146 non sarà cambiata, a Paternopoli, in area PIP, vicino al plesso scolastico, ci sarà un terreno con una destinazione d'uso tale da poterci costruire una discarica di materiale proveniente da attività industriale. Il resto sono solo chiacchiere, utili a gettare fumo negli occhi della gente per coprire le vere intenzioni di una "minoranza politica" che si arroga il diritto di decidere per tutto il paese. Noi Democratici la discarica non la vogliamo, anzi riteniamo che anche il PIP non possa essere realizzato a meno di 50 metri dal plesso scolastico, nonché in un terreno ad elevata pericolosità geologica (zona rossa). Spingere sull'acceleratore, come fa il sindaco Barbieri, lo porterà a sbattere contro il muro che i cittadini stanno innalzando. Solo il Sindaco Barbieri può fermare la macchina che ha lanciato in corsa verso la crisi politica. Pertanto, faccia chiarezza su questa questione con i cittadini ed apra la verifica politica con chi ancora non lo ha sfiduciato o si renderà responsabile di un suo nuovo commissariamento.
Data, 19.7.2008
Andrea Forgione, Segretario cittadino del PD
Ing. Antonio Petruzzo, delegato provinciale del PD