Politica- religione, connubio impossibile?

Il primo Maggio, si sa, è noto soprattutto per il concerto a Roma. Ci sono però altre (lodevoli) iniziative che non possono essere tralasciate. Quest' anno c'è stata la novità del concerto a Scampìa organizzato dai sindacati, ma c'era anche un'altra manifestazione non politica (almeno nelle apparenze) che si è tenuta a Pompei. Sono ormai diciannove anni che, nella cittadina napoletana, si tiene un incontro di giovani a sfondo religioso. Personalmente sono venuto a conoscenza di tale manifestazione tre anni fa, quando stanchi della solita vita, insieme a un gruppo parrocchiale abbiamo deciso di partecipato a questo meeting. Esperienza piacevole, che dopo due anni di stop abbiamo voluto riprovare. La giornata, che aveva come titolo "siamo venuti per adorarlo", si divideva in tre momenti: nella prima mattinata c'è stata un' esibizione di Amedeo Minghi, intervallata da interventi di alcuni religiosi. Nel secondo momento è stata celebrata una messa, mentre nel terzo c'è stata l'esibizione della cantante Anna Tatangelo, del cantante Gigi Finizio, di alcuni comici, e chiaramente altri interventi di religiosi. Uno di questo ha attirato la mia attenzione. Premettendo che sono di parte (milito nel partito Ds), cercherò di essere il più possibile "neutrale". Dopo l'esibizione della Tantangelo e di un frate mago, arriva sul palco davanti una platea di circa cinquemila ragazzi con diretta sia televisiva che radiofonica,una suora (di cui non ricordo il nome) di Pompei stesso, che inizia: "voi siete ragazzi, quindi amate per forza di cose la vita". Ho pensato sarà una delle solite (ma giuste) prediche a non rovinarci con le droghe, a fare attenzione con la macchina ecc ecc., invece ad un certo punto il discorso prende una strana piega: " ... e sarò, saremo chiamati a votare il 12 Giugno ad un referendum che propone l'abrogazione della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita...". Dopo un momento di smarrimento, cerco di capire quale nesso ci possa essere tra quel tipo di giornata e quel referendum, e chiaramente (e aggiungerei ingenuamente) perdo il filo del discorso. Non trovando spiegazione, mi rimetto a sentire l'intervento della religiosa, che era purtroppo giunto alla fine: "....e per tutti questi motivi vi invito ad astenervi dal votare ". Ora, sempre pensando tra me e me, ci sarà qualcuno che parlerà del perché votare si (senza pensare che si sarebbe trasformato in un vero e proprio dibattito politico). Invece, arriva sul palco un comico che inizia a parlare di alcune sue esperienze personali. Allora mi allontano dal luogo perplesso, cercando di capire ma ... Ora non volendo nessuna polemica ma solo capire, chiedo a voi cyber -lettori: E' giusto che la chiesa interferisca sulla politica? Se,si è giusto che lo faccia in un occasione del genere? Speranzoso aspetto vostre notizie (se volete rispondermi in privato la mia e-mail è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

 

Antonio LoVuolo

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