Nel Consiglio Comunale di stamattina il tanto temuto dissesto non è stato dichiarato.
I presenti hanno potuto assistere ad un forte scontro dialettico, tra maggioranza ed opposizione, sul perchè di questa situazione e sulle colpe di alcuni degli attuali amministraturi.
In particolare Pasquino ha lamentanto il fatto di non aver avuto la possibilità di consultare la documentazione relativa e, quindi, di non poter conoscere approfonditamente la reale situazione economica dell'ente.
L'avv. Rauzzino, delegato al Bilancio ed al Personale, ha relazionato su una situazione non facile e su un debito non quantificabile, visto anche i numerosi contenziosi in atto.
Importante anche il parere del revisore Lepore (nominato dall'ex commissario La Montagna) che ha evidenziato come i conti sono fuori controllo dal 2001, anno dal quale le uscite hanno semrpe superato le entrate e nel quale il debito (tra mutui, stipendi e quant'altro) ammontava già a circa 3 milioni di euro.
Rauzzino ha affermato più volte l'impossibilità di approvare il bilancio non essendo quantificabile il debito ed ha evidenziato come un ipotetico Commissario Ad Acte avrebbe il compito di sbrogliare la complicata matassa burocratica dell'ultimo quinquennio e dare un indirizzo all'impegno finanziario/economico dell'ente, nonostante la parola finale (anche di spesa) spetterebbe comuqnue all'Amministrazione.
Tutto rinviato a Giovedì 29 Giugno alle ore 18,00, grazie anche ad un ulteriore deroga straordinaria del prefetto.