I congressi dei DS hanno emesso un chiaro ed inequivocabile risultato politico: il 75 % degli iscritti ha sostenuto, e quindi deciso, di sciogliere il partito e confluire nel Partito Democratico insieme alla Margherita. I Democratici di Sinistra così come li abbiamo visti sino ad oggi non esisteranno più: ci sarà una parte, la maggioranza, che seguirà il processo di costituzione del PD ed un'altra parte che percorrerà un'altra strada quella ambiziosa di ricompattare la Sinistra.
Ognuno liberamente seguirà la sua inclinazione.
Io non aderisco al partito democratico. Non chiederò quella tessera. La proposta non mi convince e non mi interessa. Non scalda il mio cuore e non stimola la mia mente.
Non è questione di nome o di forme organizzative, non è una questione legata alla contingenza politica paternese o provinciale,ma di sostanza politica.
Dal mio punto di vista vedo profilarsi all'orizzonte un partito neutro, incerto nelle scelte fondamentali, un partito che naviga a vista tra sindacati e confindustria, vincoli del mercato e bisogni della società, sostegno alla impresa e valorizzazione del lavoro, diritti e libertà delle persone e obbligazioni verso il Vaticano.
Per quanto mi riguarda preferisco andare dalla parte di quella sinistra politica e sindacale che con le lotte cerca quotidianamente di garantire uno stato sociale più equo con meno discriminazioni.
Naturalmente si tratta di punti di vista personali. Profondo rispetto per chi diversamente da me, nei DS, ha deciso di percorrere la strada del PD. Rispetto ed amicizia, per chi ha condiviso con me 10 anni di storia politica nella piccola ma gloriosa Sezione "Nilde IOTTI" di Paternopoli. Rispetto e ringraziamento per tutti quei compagni che hanno percorso pezzi di strada insieme a me, che con le loro idee ed il loro impegno hanno arricchito il dibattito politico all'interno della Sezione.
Adesso le nostre convinzioni ci portano in direzione opposte, ci allontanano. Nessun dramma. Abbiamo tutti menti attrezzate per comprendere che forse nelle condizioni date la separazione rappresenta una necessità e che anzi da essa può venire anche un bene, se ognuno coltiverà con onestà intellettuale e passione civile il progetto in cui crede. Alla fine poi alla storia toccherà l'ultima parola.
Io voglio dare quel po' di tempo che dedico alla politica,alla speranza di ricostruire anche a Paternopoli le condizioni per una pratica politica basata sulla correttezza, dove l'avversario politico non venga individuato come nemico. Un terreno politico dove ci sia una forte presenza della Sinistra alleata con il Partito Democratico per dar vita al centro - sinistra di qualità a cui tanto siamo affezionati.
A chi va per un'altra strada: buon viaggio. Io vado a Sinistra.
Con questo saluto si chiude una lunga storia personale e collettiva. Una bella storia, io credo, che rappresenta non un fardello da buttar via ma un bene prezioso di esperienze, idee e virtù di cui tutti noi dobbiamo andarne fieri.
Per quanto mi riguarda, senza rancore e pregiudizio, al Partito Democratico buona fortuna sperando che le nostre strade si rincontrino.
Giuseppe MORSA