Testo integrale dell'intervista rilasciata al quotidiano Ottopagine di Venerdì 5 Gennalio 2007
Paternopoli/La Margherita verso la convenzione Comunale
SANDOLI: VERSO IL PD SENZA FRETTA.....
E' imminente l'appuntamento per la celebrazione della Convenzione Comunale. Sentiamo il Presidente del Circolo Mario Sandoli.
Ad oggi è il quarto appuntamento settimanale del Circolo che diserti...
Dici bene, ad oggi , sono quattro le riunioni del Circolo a cui manco. Come ti accennai nella breve conversazione telefonica di qualche giorno fa, aspetto un chiarimento da parte dell'area organizzativa romana del Partito. A conclusione di un assurda ma da altri voluta vicenda, passerò -se come prevedo ne sarò costretto- tutto alla stampa. Di più non dico, se non che correttezza vuole che io al momento non partecipi alle riunioni. Ma, tranquillizzo o deludo a seconda delle aspettative, ritornerò ...
Peccato, ma come ti saresti posto nei confronti della Consulta permanente voluta da Forza Italia?
Già ebbi a dirti della mia profonda e convinta avversione alla Consulta permanente, strumento attraverso il quale si vuole mettere sotto tutela l'Amministrazione Comunale legittimamene eletta dal popolo sovrano. Come già avvenuto per il Comitato Civico, i cui danni prodotti sul territorio sono ancora oggi evidenti, anche quest'altro strumento ci farà del male. Ho saputo, pensa solo stamane, che anche il Circolo ha espresso una valutazione negativa sulla Consulta anche se, mi si dice, l'avrebbero subita se espressione della gente e non dei partiti. Si tratta di una variante, questa, che conferma e rafforza il mio deciso e netto distinguo dall'attuale portavoce e da chi, credo in verità pochini, ne condividono l'interpretazione ed il vivere della politica in questo modo.
Ma allora, cosa è successo?
E' successo semplicemente che il civismo, questo diavolo che si è impadronito di tanti, vuole dettare le regole di progresso e di rinascita di una Comunità. I partiti sono intesi e considerati solo come veicoli di chissà quali mercanteggiamenti. Non è così. Partiti politici che concorrono alla formazione di una Amministrazione Comunale e che ne diventano parte attiva attraverso suoi qualificati esponenti, non avrebbero mai consentito la dichiarazione di un dissesto che c'è e non c'è; non avrebbero mai consentito che Assessori non rendano conto in Consiglio Comunale di loro atti qualificanti; non avrebbero mai consentito una guerriglia di maggioranza che è figlia solo di un personalismo eccessivo. Il peccato originale delle tensioni che il mio paese vive e continuerà a vivere, è che non si vuole dare visibilità rappresentativa ai partiti. Questi servono solo per coprire logoranti guerreggiamenti su siti internet. E tanto è negazione di una verità che è alla portata di tutti: la politica è progetto, niente a che vedere con i personalismi.
Intanto, all'orizzonte c' è il Partito Democratico...
Anche su questa delicata questione, voglio essere estremamente chiaro. Io sono tra quelli che certamente non farà salti di gioia, ammesso che il Partito Democratico si farà. E lo dico io che della necessità di una stretta collaborazione con i DS ha più volte scommesso e quasi sempre perso. Ma è proprio questo che mi da pensiero. Mi chiedo è possibile che culture così distanti, che visioni della famiglia, della Società e di tanto altro così diverse, a volte intensamente e drammaticamente conflittuali, possono trovare sintesi in un unico soggetto politico? A pelle, viene da dire che non è possibile. E poi tanta fretta, quasi che si abbia paura di farci un ragionamento su. E poi ancora, questo rincorrere di slogan; questo martellante rievocare il popolo delle primarie, beh tutto questo mi rende ancora più perplesso. Non vedo grandi ragionamenti a sostegno di questa cosa che, però, è data come ineluttabile. Probabilmente farò parte del Partito Democratico ma certamente auspico, e mi auguro che sarà inserita in una postilla alla mozione congressuale provinciale, che ci sia un percorso e dei tempi pari alle difficoltà che, non ce lo dobbiamo nascondere, esistono.
E allora?...
C'è necessità di aprire un dialogo con i Ds che sia a trecentosessanta gradi. Io porrò con una mozione alla Convenzione Comunale la necessità di un rapporto più stretto e collaborativo con i DS. Immaginando incontri assidui, convegni e quant'altro necessario per conoscerci. Non prima, però, di avanzare agli stessi perplessità su come gestiscono il dissenso interno che deve trovare voce, spazio perché è il sale della democrazia. Mozione congressuale, poi, che sarà accompagnata anche dall'indicazione di un nuovo portavoce che sappia essere interprete del bisogno della Margherita di essere attivamente presente e visibile sul territorio.
Per chiudere, un sogno...
Poco tempo fa il Presidente Mancino, a cui costantemente è rivolto il mio pensiero per la delicatissima funzione Istituzionale che svolge, ebbe a dire che si augurava, fra quattro anni, a mandato scaduto di Vice Presidente del CSM, di poter riavere la tessera della Margherita. Il mio sogno, vedi, è di potergliela dare io come portavoce di un Circolo della Margherita.
L'intervista, finisce qui. Sandoli ci dà appuntamento alla vigilia del Congresso Provinciale della Margherita.