(Lettera aperta al Dott. Giovanni Biancaniello)
Ancora una volta, mio malgrado, mi vedo costretto ad intervenire nello pseudo dibattito politico che attraversa il nostro amato (paesino). Il sottoscritto ormai come ben sapete, da un mese non è più un dirigente dei Democratici di Sinistra a causa delle note vicende relative al cosiddetto centrosinistra di rinnovamento.... ma de cchè.
Mosso solo ed esclusivamente da uno spassionato e disinteressato ideale di persona politica militante a sinistra ho espresso la volontà di ritornare ad essere parte integrante della COMUNITA ' del Partito Della Rifondazione Comunista, senza nessun spirito di rivalsa, visibilità e strumentalità. Il cammino iniziato sarà lungo, difficile ed irto di insidie, ma il progetto avviato insieme al Segretario Provinciale compagno Gennaro Imbriano, ha come scopo l'obbiettivo di riportare anche a Paternopoli il messaggio che migliaia e migliaia di donne e di uomini dei movimenti sociali, degli intellettuali, dei lavoratori, dei migranti, degli studenti, dei pensionati e di tutti gli spiriti liberi.
Lo scopo e' permettere agli uomini di sinistra che vivono e praticano la politica all'insegna della TOLLERANZA, della PARTECIPAZIONE, del RISPETTO RECIPROCO, dell'antirazzismo e soprattutto sempre ed ancora de L'ANTIFASCISMO di avere cittadinanza politica. Tutto questo partendo dal nostro territorio, che incidentalmente in questo periodo, non dimentichiamolo mai, sta ponendo le basi per una campagna elettorale dura ed importante in quanto segnerà il futuro di Paternopoli almeno per i prossimi 15 anni. Per evitare che la deriva del neocivismo regressivo si saldi con i pezzi più arretrati dei partiti presenti sul territorio, dando vita ad una ARMADA INVINCIBILE di reazione e clientele d'antan avevo iniziato a raccogliere le firme (13), per la costituzione a Paternopoli di un circolo del PRC che potesse e può costituire un argine democratico,laboratorio di idee comuni che si contaminano con i cittadini del nostro paese e, con la dovuta umiltà del caso, ma nel contempo con nettezza, dichiaro che questo è ancora l'obbiettivo mio e del compagno Imbriano e spero ancora del Dott. G. Biancaniello.
Ma a questo punto rivolgendomi direttamente al dott. Giovanni Biancaniello mi vedo obbligato a dissentire completamente dai contenuti truci e gratuitamente offensivi e privi di qualsiasi analisi politica inseriti nel documento divulgato ieri mattina domenica 05/02/06 firmato a titolo personale. Veda egregio dott. Biancaniello il sottoscritto ed altri compagni di altri partiti (A. Forgione
e G. Storti), hanno sempre visto in lei una persona valida come risorsa reale per la nostra comunità e abbiamo sempre nutrito nei sui confronti una stima politica ed un rispetto professionale riconosciuto, e ci creda (mi creda) mai abbiamo pensato di strumentalizzarla o metterla in imbarazzo politicamente. Ciò detto ritornando a parlarle in prima persona ritengo che lo scritto da lei divulgato domenica 5 febbraio pone un serio problema per la liberazione e rinascita di Paternopoli; Le spiego: il vecchio potere politico paternese che si raccoglieva intorno alla figura di DE RIENZO si sta riorganizzando. Il mio ex partito ( DS) domenica prossima verrà a portare a Paternopoli il D'Ambrosio pensiero che significa per noi conservazione e battaglie personalistiche di retroguardia che favoriscono di riflesso quello che noi abbiamo sempre cercato di combattere (LA LOTTA DEL POTERE PER IL POTERE).
Allora perché non fermarsi un attimo a riflettere e capire che forse quello che lei indica come un gruppo di Una decina di persone (ONESTE,TRASPARENTI,DEMOCRATICHE E CHE VIVONO SOLO DEL PROPRIO LAVORO E NON SONO SUCCUBI DELLE ALCHIMIE POLITICHE PANZONALI ) veramente esistono e volevano e vogliono parlare con noi dei problemi del nostro amato paesino?
Temo adesso che con lei questo percorso e tentativo democratico sarà molto difficile da praticare. La mia storia politica e personale lei la conosce, non svenderò mai la mia persona ed indirettamente il partito nel quale ora mio onoro di militare a qualsiasi signorotto locale, provinciale, regionale, nazionale. Non l'ho mai fatto e mai lo farò. Ma con chiarezza le dico che il sottoscritto parla con chiunque cerca di essere alternativo all'ex vicesindaco Dott. Felice De Rienzo ed al suo gruppo [omissis..], alla parte degenerata della ex Lista civica La Colomba ....che ahi..me contribuii a fondare, ed alla componente più arretrata del partito di cui sono stato segretario sino ad un mese fa (DS). Avviandomi alla conclusione mi permetta dott. Biancaniello di farle notare che la RADICALITA' la considero un valore fondamentale per il nostro partito e per il centrosinistra, io credo nell'UNIONE anche a Paternopoli ed anche il nostro partito ci crede. Le ricordo che quest'anno in tutte le Regioni (PUGLIA - NIKY VENDOLA),in tutte le province, e nelle grandi Città e nei piccoli centri Rifondazione Comunista si scontra anche duramente ma governa con tutti i partiti della coalizione per mandare a casa la destra reazionaria che ci ha governato per 5 anni , distruggendo la costituzione, cancellando conquiste sociali e civili che i nostri padri ci avevano lasciato dopo la guerra di LIBERAZIONE DAL nazifascismo nel 1945.
L'OBBIETTIVO DEL PRC IN TUTTA ITALIA E': MANDARE A CASA BERLUSCONI. Ritornando invece alle nostre piccinerie localistiche dott. Giovanni le dico che quel forte sarcasmo (SIC) contenuto nel suo documento mi ha ferito profondamente perché ho letto in quelle invettive, mi perdoni ma glielo debbo dire, uno stile che dalla luminosa storia della Sinistra Italiana sono lontani anni ed anni luce ed anzi riportano alla memoria i periodi più bui ed intolleranti che la storia occidentale ricordi ed, ad essere più giornalistici, sembra di leggere : La Padania, Linea, Borghezio, Karl Rove ed ad essere teneri Sarkozy, Haider e Calderoli.
Con rammarico ma allo stesso tempo con lealtà le comunico che, per quanto riguarda la linea politica locale e provinciale, le nostre strade si dividono, augurando a lei le migliori fortune personali e professionali distintamente la saluto.
Paternopoli li 06/02/06
per la tolleranza ed il comunismo, compagno Giuseppe Rabasca