Benché si pensi ormai già alle amministrative, mi accingo, personalmente, a fare una riflessione sulle politiche appena concluse, calandole alla nostra realtà.
E' indubbio che il centrosinistra ha vinto le elezioni ed ha il diritto ed il dovere di governare il Paese. Come è indubbio che tale compito sarà tutt'altro che in discesa visto che l'Italia è letteralmente spaccata a metà (sarebbe stato più o meno lo stesso per il centrodestra).
Ma a Paternopoli, in Irpinia ed in Campania è successo qualche cosa.
Si è assistito ad un calo dei consensi per il centrosinistra ed un aumento per il centrodestra, in particolare per Forza Italia, senza tra l'altro aver fatto una campagna elettorale locale significativa.
A Paternopoli, poi, il dato risalta ancora di più: Forza Italia è il secondo partito sia alla Camera che al Senato, precedendo partiti "storici" come DS ed UDEUR, e tutto questo, anche qui, senza fare campagna elettorale.
Qualcuno dice che si tratti di un voto di protesta. In parte sarà anche vero, ma se la protesta vuol dire: "basta con i soliti schemi ed i soliti noti, è ora di voltare pagina" allora il centrodestra è riuscito davvero a scardinare quelli che erano i poteri ossidati delle nostre terre.
D'altronde anche i voti presi da Rifondazione Comunista sono voti raccolti tra coloro che ormai sono stufi dei soliti noti e vogliono risposte e soluzioni diverse.
Il dato merita un ulteriore riflessione in chiave amministrativa locale, in cui non si assiste ad uno scontro politico con la "P" maiuscola tra centrosinistra e centrodestra, e quindi tra due modi diversi di vedere l'attività di governo, ma tra rappresentati del centrosinistra che sono, attualmente, gli unici attori in campo ed estremamente divisi tra loro su tutto.
Francamente non credo che in questo momento ci sia la possibilità di ragionare in termini di "destra paternese", perché servirebbe solo a dare spazio a personaggi che fin ora sono stati tenuti fuori dai giochi non per scelta propria, e che sono pronti ad aggrapparsi a ogni possibilità gli si prospetti.
Parlo di un progetto di medio termine, sicuramente successivo alle amministrative, in cui finalmente anche l'elettorato di destra (che con AN, UDC e gli altri rappresenta attualmente circa il 30%) possa sentirsi rappresentato ed esprimere apertamente le proprie idee per dare un contributo significativo al rilancio del nostro Comune.
Le basi ci sono e anche la volontà, bisogna solo organizzarsi e trovare il coraggio di far valere le proprie idee per il bene del nostro paese.
Ing. Felice Pescatore