Scusatemi, ma mi rendo sempre più conto che in questo paese c'è una parte di cittadini che sono allergici alle regole. Si accusa chi ha fatto i ricorsi alla Misericordia e chi li ha approvati con la seguente motivazione: << si gioca allo sfascio perché i ricorsi e il verbale redatto dalla commissione elettorale potevano essere fatti prima delle elezioni e non dopo>>. Ora io mi chiedo: come poteva la commissione elettorale sapere prima del ricorso che esistevano due elenchi degli iscritti aventi diritto al voto? E poi, come poteva la commissione elettorale sapere che esistevano alcuni soci, regolarmente iscritti da anni alla Misericordia, che si sono recati a votare ma loro malgrado non hanno potuto votare perché non inseriti nell'elenco degli aventi diritto? Naturalmente chiunque di buon senso si rende conto che tutto questo non poteva emergere prima delle elezioni e dopo aver verificato che il ricorso presentato da due consorelle fosse fondato. In uno Stato di diritto la procedura corretta è quella adottata dalla commissione elettorale che, tra l'altro non ha annullato le elezioni ma, ha solo accolto il ricorso. A Paternopoli invece, dove qualche furbo pensa che vige la regola della giungla, è lecito purtroppo pensare diversamente. CARI MISERICORDIOSI, SMANIOSI DI INSEDIARVI NEL NUOVO MAGISTRATO, NON VI INFASTIDITE PER IL CONTRATTEMPO PERCHE' LE REGOLE VANNO SEMPRE RISPETTATE SOPRATTUTTO QUANDO SI DOVREBBE OPERARE GRATUITAMENTE PER IL BENE COMUNE. 

Per Antonietta.

Non so chi sei, quanti hanni hai, ma ti amo.Ti amo per le parole che hai detto. Non è possibile essere ricattati da un personaggio che non ha autorità e né autorevolezza. A Paternopoli sappiamo fare una cosa molto bene: "mette li scanginome" mettere il soprannome.

Scienzià, ma tiessa crere ca lo tuo è pe te vantà?

ma va te corca.....

e mò la capito.. comunque ti consiglio di non voltare pagina ma tutto il capitolo.. tu a capito a me...

si sono scemo ma peccato che mi somigli molto...!!!!!!!