S. Martino v. Caudina

Distanza da Avellino: 27 Km

Altitudine: 315 mt.

Municipio: Piazza Mercato,0827 / 94515

Cap: 83050


San Martino Valle Caudina è situato ai piedi del monte Pizzone e del monte Teano ha un'altezza sul livello del mare che varia da 200 m a 1.600 m. Le origini di San Martino sono incerte. Secondo Padre Arcangelo da Montesarchio i Romani conquistato il Caudio, avrebbero elevato un altare al Dio della guerra, Marte, da cui Ara Martis che poi il Cristianesimo avrebbe mutato in San Martino. Altri studiosi invece attribuiscono la nascita di San Martino già nell'alto medioevo in base a dei ritrovamenti archeologici. Dal 1200 in poi le vicende del paese si confondono con la storia feudale della famiglia della Lagonessa il cui cognome fu man mano trasformato in della Leonessa. La discendenza della famiglia della Leonessa continuò fino al 1797 con Giuseppe Maria, duca di San Martino. Estinto il ramo maschile il titolo passò per filiazione femminile ai Ruffo e con Carolina Ruffo ai Pignatelli di Monteroduni. Si tratta dello stesso titolo conservato fino ad oggi dal Duca Giovanni Pignatelli della Leonessa attuale proprietario dell'imponente castello intorno al quale si formò il borgo medioevale. Un'altra famiglia di importanza fondamentale nella storia del paese fu la famiglia Del Balzo. Caterina de Bauciis (del Balzo) fu la prima proprietaria della Terra di San Martino (1341). Divennero Baroni del suffeudo La Mensa per concessione di Fabio Maria della Leonessa duca di San Martino e Principe di Sepino, padrone di Ceppaloni, Roccabascerana e Terranova Fossaceca. Nel 1860 Francesco Del Balzo fu nominato sindaco di San Martino da Francesco De Sanctis. Il figlio Carlo scrittore, giornalista e deputato parlamentare (San Martino Valle Caudina, 1853-1908), scrisse vari romanzi: Napoli e i Napoletani, Parigi e i parigini (ottene un'accoglienza favorevole anche da Benedetto Croce) fu amico di Giovanni Verga e Matilde Serao. Pubblicò dieci romanzi documento e ben quindici volumi sul tema "Poesie di mille autori intorno a Dante Alighieri". Girolamo Beltramo Del Balzo fu sindaco di San Martino, eletto deputato di Avellino e Baiano nel 1873 (XV legislatura) sconfiggendo De Sanctis. La famiglia Imbriani: Matteo Renato Imbriani figlio del letterato Paolo Emilio, nacque a Napoli il 28 novembre 1843. Venne eletto deputato nelle elezioni del 1897 dopo aver superato in ballottaggio il candidato Alessandro Modestino. Ritornò alla Camera nel 1900 come deputato del collegio di Iesi e ne uscì definitivamente nel 1904 dopo la caduta del suo collegio. La sua presenza fu incisiva nelle scelte della Estrema Sinistra. Morì a San Martino nella sua amatissima "Casa Giulia" il 12 settembre 1901. Da non dimenticare San Palerio, Vescovo telesino, e San Equizio Diacono, vissuti verso la metà o la fine del IX secolo, fuggiti a San Martino per scampare alla distruzione di Telese, incendiata nel 876. Nel 1713, il giorno 5 marzo, alla presenza di Vincenzo Maria Orsini futuro Papa, le reliquie dei Santi furono tumulate sotto l’altare maggiore della Collegiata di S. Giovanni Battista. Da visitare: Casa Giulia, dimora di Matteo Renato Imbriani; il Castello Longobardo costruito nel 837, il Palazzo Ducale del 1600 attualmente è valorizzato dalla sua nuova destinazione d’uso. I suoi saloni arredati con mobili d’epoca sono adibiti per ricevimenti e convegni con un servizio particolarmente accurato; Palazzo Cenci Bolognetti (del Balzo) dimora di Francesco Del Balzo e Girolamo Del Balzo; Chiesa di San Giovanni Battista dove sono custodite le reliquie dei Santi Palerio ed Equizio; il Convento e la Chiesa di Santa Caterina, la prima notizia è del 1408, prima monastero dei Monaci della Congregazione Benedettina di Montevergine e poi nel 1722 fu donato ai Francescani da Benedetto XIII. Nel 1729 vi alloggiò lo stesso Papa che da Benevento tornava a Roma; infine la località montana Mafariello meta di molti turisti nei mesi estivi grazie alla fonte di acqua oligominerale e un'ampia area adibita per pic nic. a.C. questo paese fu teatro di combattimenti tra i Sanniti e i Romani, come attestano diversi ritrovamenti archeologici avvenuti nel suo territorio.

Nei suoi pressi è ubicata la sorgente Mafariello, ricca di acque naturali, mentre il torrente Caudino crea luoghi di suggestivo valore ambientale e naturalistico.

In posizione strategica, a guardia di una delle entrate della Valle Caudina, questo centro fortificato fu feudo dei Capece e dei D'Aquino, poi appartenne per diversi secoli ai Della Leonessa, i cui discendenti conservano tuttora il titolo ducale.

Il territorio di S. Martino Valle Caudina è caratterizzato da terreni fertilissimi a valle del paese e una foltissima vegetazione a nord con fittissimi castagneti e faggeti.

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