26 Giornata Terza Categoria 2009/2010

Atletico Luogosano: Ferrante M.,Aquino,La Vita,Di Gregorio G.,Tranfaglia,Di Gregorio T.,Mazzone,Di Gregorio S.,Covino,Ferrante A.,De Simone.
Allenatore:Ferrante
Sporting Paternopoli: Lo Vuolo A.’82,Grasso R., Di Fraia, D’Aveta, Iannuzzo,Balestra A., D’Amato, Lo Vuolo ‘92(60’ Morsa),Balestra V.,Grasso E.,Cristiano. 
Allenatore
: Melfitano
RETI: 10' Balestra A.,40’ e 80’ D’Amato, 75’ Cristiano.

Sporting, missione compiuta!!!

Lo Sporting Paternopoli saluta il campionato con un bel poker. A farne le spese un modesto Luogosano. Sono scelte obbligate quelle di mister Melfitano. Numerosi gli indisponibili ma la squadra scesa in campo non ha fatto rimpiangere i “titolari”, anzi ..!!!
Lo Sporting si schiera con Lo Vuolo ’82 trai pali, linea difensiva con Di Fraia a destra, Grasso Raffaele a sinistra, Iannuzzo e Balestra A. coppia centrale. In mezzo al campo D’Aveta,Lo Vuolo ’92 e Grasso Eugenio. Davanti il tridente D’Amato,Cristiano,Balestra V.
Il pallino del gioco è sin dall’inizio nelle mani dello Sporting che già dopo 10 minuti passa in vantaggio con una punizione di Balestra A. che si infila all’incrocio. Il Luogosano prova a riorganizzarsi ma senza grandi risultati. Al 30’ la squadra locale resta in dieci per l’espulsione del capitano Di Gregorio G. Lo Sporting continua ad attaccare ma D’amato e Cristiano non c’entrano la porta da posizione più che vantaggiosa. Al 40’,un cross di D’Amato sorprende Ferrante M. e fa 2 a 0. Nel secondo tempo da segnalare una sola parata di Lo Vuolo e tanti gol sbagliati dai tre attaccanti,soprattutto Balestra V. e Cristiano. Il numero 11 ospite si fa perdonare poco dopo quando insacca il portiere per la terza volta con un preciso rasoterra. Mentre tutti aspettano solo il triplice fischio finale, D’amato si invola solitario, salta il portiere e deposita in rete la palla del 4 a 0.


Pagelle.


Sporting Paternopoli: 7. Partita giocata con autorità dall’inizio alla fine. Dietro non rischia quasi mai, il centrocampo tampona e riparte veloce e l’attacco si muove tanto ma incide poco rispetto alle azioni da gol create…
Lo Vuolo 82: 6.5. Finalmente un portiere che da sicurezza alla squadra,gioca con i piedi e si fa apprezzare con due belle parate..TITOLARE
Di Fraia: 6.5. Schierato a destra. Copre bene la fascia di competenza,anche se in condizioni fisiche non ottimali. COLOSSO
Grasso R.: 6. Gioca una partita tranquilla,sulla sua fascia il Luogosano non spinge. RIPOSATO
D’Aveta: 6.5. Sempre a disposizione della squadra,corre tanto.SACRIFICATO
Iannuzzo: 6.5. Si incolla all’attaccante avversario e non gli lascia un pallone. Puntuale nelle chiusure. MURO
Balestra A.: 6.5. Partita di ordinaria amministrazione,il Luogosano attacca poco e lui,vista la condizione fisica precaria, ringrazia. Autore del vantaggio su punizione. RISORTO
D’Amato: 6.5.
Agisce da ala sinistra e approfitta della libertà che gli viene concessa mettendo a segno 2 gol: il primo molto fortunoso,il secondo dopo un bel contropiede. TRIVELA
Lo Vuolo 92: 5. Non gioca una grande partita,perde molti palloni e si innervosisce. NEVROTICO
Morsa: 6. Entra subito nel vivo del gioco,suo il lancio per il 4 a 0SCOPERTA
Balestra V.:5
. Ha un’infinità di palle gol ma non ne azzecca una,prende una traversa di testa e nulla più. MISTERO
Grasso E.: 7.Gioca una quantità infinita di palloni,ogni azione passa dai suoi piedi. Copre e riparte senza soste. ETERNO
Cristiano: 6. Solita partita di corsa e poco altro. Sbaglia tanto ma segna il suo 13° gol stagionale,non male. BOMBER
Melfitano: 7. Lo Sporting gioca bene ed è anche merito suo. Probabilmente è stata la sua ultima partita da allenatore di questo gruppo. GRAZIE MISTER

21 Giornata Terza Categoria 2009/2010

Sant’Angelo dei Lombardi  6
Sporting Paternopoli         3


San’Angelo dei Lombardi: Giammarino, Cassano, Saturnino, Romano, Forte, Perna, Capobianco, Sesa A., Antoniello, Sesa F., Greco.
A disposizione: Galluccio, Robero, Policano, Tarantino, Di Pietro, D’Amelio.
Allenatore: Fuschetto.
Sporting Paternopoli (4-3-3): Tecce- Lapio, Iannuzzo, Gregorio, Palmieri 88 (dal 70’ Storti)- Balestra A. (dal 75’ Gentile), Palmieri 90(dal 85’ Lo Vuolo 92), D’Amato- Cristiano, Balestra V.,Spagnuolo.
A disposizione:
Allenatore:
Melfitano.
RETI
: 20’ Spagnuolo (Sp), 30’,41’ e 80’ Antoniello,33’ e 70’ Greco, 52’ Sesa A.,60’ e 65’ Balestra A.(Sp).

Sporting che botta !!!
Lo Sporting si schiera con Tecce in porta, Iannuzzo e Mauro Lapio centrali, Palmieri88 a destra e Gregorio a sinistra. Il centrocampo fa leva su Balestra Angelo, Palmieri 90 e D’Amato. Davanti il tridente Cristiano, Vittorio Balestra e Spagnuolo.
L’inizio è appannaggio degli ospiti. Lo Sporting gioca palla a terra. Non che ci siano tante azioni manovrate ma almeno va vicino al vantaggio con Balestra V. che però gira alto.
La partita si sblocca al 20’ quando, su lancio di Balestra A., Spagnuolo insacca con un sinistro chirurgico. Il Sant’Angelo reagisce pressando a tutto campo.
Al 30’ il pareggio, tiro senza speranze di Antoniello dalla tre quarti e palla in rete,complice un Tecce tutt’altro che impeccabile. Prima della fine del primo tempo i padroni di casa vanno in rete altre due volte sempre con tiri da fuori area. Si va così a riposo sul risultato di 3 a 1.
La ripresa inizia con il Sant’Angelo ancora all’attacco.
Al 52’ Sesa A. insacca per la quarta volta l’immobile Tecce con un tiro da centrocampo.
Sul 4 a 1 lo Sporting reagisce e nel giro di 5 minuti riapre la partita portandosi ad una sola lunghezza dal Sant’Angelo. I gol portano la firma di Balestra A.: il primo di tacco su assist di Palmieri90 e il secondo su punizione con la complicità del portiere avversario.
Ma proprio sul più bello ci pensa ancora Tecce che con un’uscita disperata abbatte Lapio e lascia la porta sguarnita per la doppietta personale di Greco.
A dieci minuti dalla fine Antoniello approfitta di una leggerezza difensiva di Lapio e con un bel sinistro all’incrocio fissa il punteggio sul 6 a 3.

Pagelle

Tecce: 4. Principale artefice della sconfitta più umiliante della stagione. Non ci sono scusanti sul primo e il quarto gol. Sugli altri non è esente da colpe. PARALIZZATO

Palmieri 88: 5. Sulla sua fascia si balla,quando ha contro un giocatore veloce è spesso in difficoltà. FLEMMATICO

Gregorio: 6.
Chiude bene e si propone anche in fase offensiva,ma oggi la squadra non va. ABBANDONATO

Iannuzzo: 5.5. Gli attaccanti avversari arrivano da tutte le parti e non sempre fa la cosa giusta. CONFUSO

Lapio: 5. Lui doveva essere il pilastro portante della difesa???infatti è crollata!!! CADUTO

D’Amato: 6. Corre tanto,spesso a vuoto, ma è uno dei pochi che ci mette l’anima. GUERRIERO

Balestra A. :6. Corre poco e non si trova a suo agio come centrocampista laterale,autore dei gol che riaprono la partita.DEBOLE

Palmieri 90: 5.5. Buon primo tempo anche se da una sua palla persa è scaturito il gol del pareggio. Nella ripresa arranca. SFIANCATO

Cristiano: 4.5. Non passa mai , pensa di risolvere la partita da solo e non ci riesce. MONTATO

Balestra V.: 5.5. Lotta e corre tanto, ma il compito dell’attaccante è quello di segnare e lui non lo fa. IMMATURO

Spagnuolo: 6. Si impegna tanto ma non riesce a fare sempre quello che vorrebbe. Segna il suo secondo gol stagionale. SOLDATINO

Storti G.: 6. Entra in campo a partita già compromessa e fa quello che può. SPRECATO
Lo Vuolo 9

2 s.v.

Gentile s.v.

25 Giornata Terza Categoria 2009/2010

Sporting Paternopoli     1

P. Calabritto                  2

Sporting Paternopoli (4-3-3): Tecce – Palmieri 88, Iannuzzo, Gregorio, Spagnuolo – D’Aveta, Palmieri 90, Barbieri (dal 34’ s.t Lo Vuolo 92) – Cristiano, Granitto, D’Amato.

A disposizione: Perillo, Troisi, Balestra V.

Allenatore: Melfitano.

P. Calabritto: Melillo, Pomo, Gonnella, Lione (dal 40’ s.t Del Guercio), Velella, Di Pipolo, Guidone, Carluccio (dal 1’ s.t Mattia), Ficetola (dal 30’ s.t Farella), Lembo, Gonnella A. ( dal 48’ s.t Campione).

A disposizione: Sierchio, Proietto.

Allenatore: Cuomo.

RETI: 60’ Lione (P), 81’ Granitto (S), 93’ Farella (P).

 

Sporting c’è da preoccuparsi.

 

Lo Sporting perde malamente l’ultima partita casalinga di questo campionato. La P. Calabritto si impone per 2 a 1 nei minuti di recupero grazie ad una rete di Farella. La Melfitano’s band sembra aver perso ormai da tempo la verve che le aveva consentito di ottenere nove risultati utili consecutivi. Dal pareggio casalingo con il New San Mango i paternesi sono letteralmente crollati. Una squadra molle e con la testa altrove. Qualcosa si è rotto all’interno dello Sporting. Di fatto le ultime prestazioni hanno dimostrato come questa squadra non sia ancora matura per la vetta della classifica. L’incantesimo si è spezzato da tempo e i numeri sono li a confermarlo. Quattro punti nelle ultime cinque partite sono più di una condanna. Una squadra scioltasi al sole primaverile proprio quando era chiamata a dare l’accelerazione definitiva. Una squadra molle dal punto di vista caratteriale e senza una tenuta fisica adeguata. Giocatori che camminano e non incidono. Nulla da eccepire dal punto di vista squisitamente tecnico peccato che le partite si vincano anche e soprattutto con il carattere. A fine campionato i problemi sono i soliti. Una difesa che sbanda, un centrocampo che arranca e un attacco che non finalizza. Il tallone d’Achille restano le palle inattive. Troppe le reti incassate per scarsa attenzione nel corso della stagione. Siamo ormai alla fine della corsa. L’allarme è doveroso. Se questa squadra vuole davvero essere protagonista la prossima stagione ha molto da lavorare. A volte le scelte del tecnico non aiutano. Più volte si è scritto sull’ostinazione nei confronti del 4-3-3. Un modulo che richiede un dispendio di energie importante per essere adottato correttamente. Ma con una squadra che arranca dal punto di vista fisico si rivela un boomerang. Il fatto che a volte alcuni giocatori vengano palesemente schierati fuori ruolo non facilita la situazione. Anzi la complica. Dopo un anno il cantiere Sporting è ancora aperto. C’è da preoccuparsi.

LA PARTITA. Sono scelte obbligate quelle di Melfitano. Numerosi gli indisponibili e gli infortunati. E’ uno Sporting che sembra aver perso i pezzi quello che affronta la P. Calabritto. Memori delle scene dell’andata i padroni di casa hanno intenzione di vendere cara la pelle. La partita però racconterà tutta un’altra storia. Melfitano schiera Tecce in porta. Linea difensiva con Palmieri 88 a destra, Spagnuolo a sinistra, Iannuzzo e Gregorio coppia centrale. In mezzo al campo D’Aveta, Palmieri 90 e Barbieri. Davanti l’inedito tridente Cristiano, Granitto, D’Amato. Proprio la posizione di Granitto in mezzo desterà più di una perplessità. L’inizio è appannaggio degli ospiti. Lo Sporting sembra bloccato. Non che il Calabritto si renda protagonista di azioni manovrate ma almeno inquadra la porta con tre punizioni di Lembo, uno specialista dalla distanza. Tutte e tre le volte però Tecce risponde presente. Il primo tempo si chiude con la sensazione che lo Sporting non sia tranquillo. E infatti la ripresa si apre con gli ospiti padroni del campo. Per il primo quarto d’ora lo Sporting è assente ingiustificato. Ci prova ancora Lembo su punizione ma Tecce si distende e smanaccia in angolo. Al 60’ il Calabitto passa. Lembo batte una punizione a metà campo, i padroni da casa dormono e Lione si incunea in area tra Gregorio e Palmieri 88 facendo secco Tecce sul primo palo. La squadra di casa inizia a svegliarsi dal torpore che l’aveva caratterizzata per lunghi tratti della contesa. D’Aveta avrebbe l’occasione per pareggiare ma di testa da due passi un inquadra la porta. Al 74’ Di Pipolo stende Granitto al limite dell’area, fallo da ultimo uomo e rosso diretto. In superiorità numerica lo Sporting raggiunge il pareggio con Granitto che batte Melillo in uscita disperata. La Melfitano’s band comincia a crederci ma Lo Vuolo 92 spara alle stelle a pochi metri dalla porta. Al 93’ la beffa: sugli sviluppi di un corner battuto dal solito Lembo Farella stacca indisturbato e mette dentro il 2 a 1 definitivo. La P. Calabritto fa l’impresa. Lo Sporting impreca per l’ennesima occasione buttata.

Più: quasi niente.

Meno: condizione fisica approssimativa, scarsa cattiveria agonistica, solita fragilità sulle palle inattive.

 

Pagelle.

Sporting Paternopoli: VOTO 5. Memori dell’andata era stata presentata come la madre di tutte le partite. A conti fatti se non è un disastro poco ci manca. La condizione arranca e la testa sembra essere già in vacanza. Sta rovinando quello di bello che aveva fatto nel girone di ritorno.

IL MIGLIORE: VOTO 6,5.

Tecce. Sembra avere un conto aperto con Lembo. Il capitano avversario chiama, il portiere di casa risponde. Quando può ci mette sempre i guantoni. Evita un passivo più pesante. Impegnato.

Palmieri 88: 5,5. Si perde Lione nell’azione del primo gol. Alterna cose positive ad altre negative. E’ volte è in ritardo. Del bel randellatore di inizio campionato sembra essere rimasto solo il ricordo. Distratto.

Iannuzzo: 6. Elegante ma anche troppo impreciso nei disimpegni. In un paio di occasioni parte palla al piede verso l’area avversaria. Dietro è quello che sbaglia di meno. Impreciso.

Gregorio: 6-. Capitano di giornata, gioca la solita partita attenta. Guida i compagni di reparto con la sicurezza del veterano. Suona la sveglia quando gli altri dormono. Avessero avuto tutti la sua carica sarebbe stato tutto un altro campionato. Peccato si faccia trovare impreparato sull’incursione di Lione. Sveglia.

Spagnuolo: 6. Corre a perdifiato. Sempre diligente dal punto di vista tattico. E uno degli ultimi ad arrendersi. Un pendolino sulla fascia sinistra. Efficace.

D’Aveta: 5,5. A centrocampo per impegno ed abnegazione è il migliore. Però per due volte di testa non inquadra la porta da due passi. E poi prima che Lembo battesse il corner su Farella c’era lui … Le due facce della medaglia.

Palmieri 90: 5. Prova a mettere ordine in mezzo al campo ma fatica e non riesce a trovare il bandolo della matassa. Più che a scatti gioca a lampi. Sarebbe l’unico in grado di aprire il gioco. Se continua così però presto gli si apriranno davanti le porte dello spogliatoio prima del fischio finale. Assonnato.

Barbieri: 5,5. Torna a disposizione ma la condizione non è ottimale. Cerca  comunque di dare il solito apporto al centrocampo. Tattica e diligenza al servizio dello Sporting. Il suo è un recupero fondamentale. Stanco.

(dal 34’ s.t Lo Vuolo 92: 5,5. Potrebbe essere l’eroe di giornata se non avesse un ferro da stiro al posto del piede … Maldestro.)

Cristiano: 5,5. La solita corsa e i soliti chilometri. A volte però non accompagnati dalla qualità necessaria. Intraprende un vero e proprio duello con l’avversario diretto. A volte ne esce vincitore. Altre no. Discontinuo.

Granitto: 6-. Segna il gol del pareggio ma la sua prestazione lascia un retrogusto amaro. Schierato nell’inedito ruolo di centravanti non ne ha le caratteristiche. Dovrebbe essere il punto di riferimento della manovra offensiva ma sovente si nasconde. Ninna Nanna.

D’Amato: 6-. Non è al meglio ma decide comunque di lottare. Getta il cuore e le stampelle oltre l’ostacolo. Qualcuno vada a riprenderle … Tanta corsa ma poca concretezza. Le sue sono vampate più  che giocate. Irrazionale.

23 Giornata Terza Categoria 2009/2010

Virtus Conza                  4

Sporting Paternopoli      1

Virtus Conza: Cordasco, Zoppi M., Petrozzino A., Rosamilia, Chiancone G., Masini (dal 20’ p.t Petrozzino A.), Zoppi A. (dal 32’ s.t Tufano), Petrozzino M., Chiancone G., D’Elia (dal 1’ s.t Capasso), Megaro (dal 35’ s.t Buscetto).

A disposizione: Santoro.

Allenatore: Larotonda.

Sporting Paternopoli(4-3-3): Tecce – Lo Vuolo 92, Lapio R., Lapio M., Gregorio – D’Aveta, Palmieri 90, D’Amato – Cristiano, Balestra V., Spagnuolo.

A disposizione: --------------

Allenatore: Melfitano.

RETI: 55’, 75’ Capasso (V.), 60’ Zoppi A. (V.), 68’ Megaro (V.) – 65’ Balestra V. (S.).

 

La partita dei rimpianti.

Cosa gli vuoi dire? Niente. Sino alla fine ci ha provato, ci ha creduto. Ad un certo punto sembrava che la diga potesse resistere. Pur tra mille problemi, tra mille defezioni. In precedenza ha sbagliato qualche partita, ha commesso errori di presunzione. Ma domenica ha cercato di fare il massimo e ha giocato da grande, tenace protagonista. Rimane l’amaro in bocca a commentare sconfitte come quelle di domenica. Certo la Virtus Conza si sta giocando il campionato e per lunghi tratti della gara ha dimostrato di meritare il secondo posto in classifica. Dal canto suo però lo Sporting ha lottato con i denti soprattutto nel primo tempo e non meritava una punizione così dura. A far aumentare la rabbia tra le fila di quello che era rimasto della Melfitano’s band il fatto che la sconfitta sia arrivata nella seconda frazione di gioco  per via di quattro reti evitabili. Disattenzioni che hanno pesato come macigni e hanno indirizzato la gara verso la strada sbagliata. Ciò che conta comunque è lo spirito che ha caratterizzato la trasferta di Conza. Per via di assenze più o meno eccellenti erano infatti undici gli uomini a disposizione di Melfitano. Undici leoni che hanno ruggito per tutto il primo tempo combattendo su ogni pallone e gettandosi in ogni mischia. Un tale coraggio e una tale rabbia agonistica da far pensare che l’impresa potesse essere davvero alla portata. Poi nella ripresa  il crollo. Un crollo fragoroso ma anche prevedibile per via delle non perfette condizioni fisiche di alcuni uomini cardine scesi in campo e della mancanza di alternative. Una beffa ma anche e soprattutto un’importante lezione sportiva per il futuro. Per uno spicchio di gara lo spirito Sporting ha aleggiato sul campo di Conza e ha rischiato di confezionare un miracolo. Certo la sconfitta era un epilogo prevedibile per le condizioni in cui era arrivata questa  gara. Ma ora a riflettori spenti è difficile accettarlo. Quella voglia di non mollare e di combattere sempre e comunque però deve rappresentare uno stimolo per ripartire. In queste settimane si sta chiudendo un campionato, non un ciclo. Insistere, persistere, resistere.

LA PARTITA. Sono undici i giocatori a disposizione di Melfitano. Non certo le migliori premesse per affrontare la seconda forza del Girone G. Lo Sporting si schiera con Tecce in porta, Rino e Mauro Lapio centrali, Lo Vuolo 92 a destra e Gregorio a sinistra. Il centrocampo fa leva su D’Aveta, Palmieri 90 e D’Amato. Davanti il tridente Cristiano, Vittorio Balestra e Spagnuolo. Undici uomini di cui uno, Gregorio, in non perfette condizioni fisiche e gettato nella mischia per necessità. Con queste premesse il pomeriggio non si prospetta dei migliori. Pronti via e la Virtus inizia a fare sul serio. I padroni di casa sono obbligati a vincere per continuare a coltivare sogni di promozione. Al 33’ primo pericolo per lo Sporting: Alfonso Zoppi si incunea in area, rasoterra preciso ma Tecce fa buona guardia sul primo palo. Quattro minuti dopo il portiere ospite si ripete volando su una punizione battuta a D’Elia e diretta sul secondo palo. Lo Sporting non si abbatte e continua a lottare in mezzo al campo. Potrebbe anche segnare sugli sviluppi di un corner se il colpo di testa di Mauro Lapio non fosse impreciso. Proprio il capitano degli ospiti alcuni secondi dopo salva sulla linea di porta una conclusione dello scatenato Megaro. Al 42’ è ancora la Virtus a sfiorare il vantaggio: Megaro entra in area e tira a botta sicura ma Tecce disinnesca con bravura. Si va al riposo con la sensazione che la Virtus inizi ad avere paura. Melfitano chiede ai suoi di continuare a resistere per poi ripartire in contropiede. Al rientro in campo però gli ospiti appaiono troppo stanchi e al decimo soccombono. Calcio d’angolo battuto da Alfonso Zoppi per la testa di Capasso, D’Aveta devia e fa secco il proprio portiere. E’ lo stesso Zoppi cinque minuti dopo ad avventarsi sul traversone di Petrozzino e ad infilare Tecce per la seconda volta.  Lo Sporting però ha un moto d’orgoglio e al 65’ accorcia le distanze con Vittorio Balestra che si infila tra due difensori e trafigge Cordasco in uscita con un preciso rasoterra. E’ il due a uno ma dura poco: tre minuti dopo infatti Megaro di libera in area e di potenza scarica la sfera sotto la traversa. E’ il colpo del ko. Lo Sporting perde D’Amato per infortunio, Gregorio, Mauro e Rino Lapio accusano problemi più o meno gravi. Lo Sporting è ormai piegato su se stesso e al 75’ arriva il poker con Capasso che servito da Petrozzino supera Tecce in uscita disperata.

Più: lo spirito.

Meno: prende quattro gol evitabili.

Pagelle.

Sporting Paternopoli: VOTO 5,5. Nella prima frazione resiste agli attacchi con abnegazione e spirito di sacrificio. Cala nel secondo tempo quando la fatica si fa sentire.

IL MIGLIORE: VOTO 6,5.

Tecce. Nel primo tempo è l’incubo degli avversari. Attento su Zoppi. Strepitoso sulla punizione di D’Elia diretta nell’angolino. Freddo su Megaro. Quando non ci arriva è Mauro Lapio a dargli una mano salvando sulla linea. L’incantesimo si spezza nella ripresa quando deve raccogliere per quattro volte il pallone nella propria rete. Rigenerato.

Lo Vuolo 92: 5. Nel primo tempo tiene botta. Nella ripresa va in tilt. Perde Megaro a due passi dalla porta nell’azione del terzo gol. Si fa superare da Capasso al momento del poker. A volte sembra giocare con poca sicurezza. Goffo.

Lapio R.: 5,5. Gioca d’anticipo per buona parte della partita. Non riesce a sventare l’assist di Petrozzino nell’azione del secondo gol. Va in confusione insieme a Lo Vuolo 92 su Capasso al momento della quarta rete. Altalenante.

Lapio M.: 6-. Salva sulla linea nel primo tempo. Nella ripresa va in difficoltà con l’ingresso di Capasso. E’ l’unico a tentare l’anticipo di testa. Proprio di testa potrebbe segnare sugli sviluppi di un corner ma è impreciso. Sbrigativo.

Gregorio: 6. Non è in condizione ma stringe i denti. Schierato a sinistra chiude ogni varco. L’unico neo quando si fa anticipare da Zoppi in occasione del due a zero. Cuore.

D’Aveta: 5,5. Tenta di proporsi ma non sempre ci riesce. A volte è troppo impreciso. In ritardo in alcune chiusure. Viaggia con un filo di gas. Frenato.

Palmieri 90: 5,5. Inizia in maniera autoritaria ma cala alla distanza. Alcune buone chiusure ma anche qualche passaggio impreciso. Esausto.

D’Amato: 5,5. Vaga per il campo a volte con scarso costrutto. Fa fatica a trovare il guizzo giusto. Non riesce ad incidere. Uno come lui è abituato a prestazioni di tutt’altra qualità. Esce per infortunio. Indisciplinato.

Cristiano: 6. Autore dell’assist a Balestra. La solita prestazione di corsa e strappi lungo l’out di competenza. Ci mette l’anima ma a volte sembra sbattere volontariamente contro gli avversari invece di saltarli. Lotta su ogni pallone. Crash Test.

Balestra V.: 6,5. Segna il gol che potrebbe riaprire la contesa. Gioca una partita di sacrificio. Sponde, tiri, qualcosa di buono. Graffiante.

Spagnuolo: 6. Schierato nel tridente da il suo contributo. Corre lungo l’out. Tampona e rilancia. A volte non è preciso. Attento ed elastico. Fa la spola tra il centrocampo e l’attacco. Duttile.

22 Giornata Terza Categoria 2009/2010

Sporting Paternopoli        4

Vetus Castelvetere           1

Sporting Paternopoli (4-3-3): Tecce - Palmieri 88 (dal 15' s.t Iannuzzo), Lapio R., Lapio M., Spagnuolo(dal 40' s.t Lo Vuolo 92) - D'Aveta (dal 20' s.t Barbieri), Palmieri 90, D'Amato - Cristiano, Balestra A. (dal 40' p.t Balestra V.), Granitto (dal 38' s.t Gentile).

A disposizione: Storti G.

Allenatore: Melfitano.

Vetus Castelvetere: Vena Mar., Bimonte, De Vito, Vena Mau., De Cristofano, Lazzazzera, Moccia G., Moccia F., Aliasi, Vena A., Bonetti.

A disposizione: De Cola, Nargi.

Allenatore: De Cola R.

RETI: 10', 15', 91' Cristiano (S), 80' Barbieri (S) (rig.) - 40' Moccia F. (V).

 

Riprende la marcia.

Dopo tre partite lo Sporting incassa i tre punti e riprende la marcia. Un 4 a 1 contro la Vetus che lascia poco spazio alle interpretazioni. Certo se Nargi avesse insaccato il rigore del possibile 2 a 2  forse saremmo qui a raccontare un'altra storia, ma nel complesso lo Sporting ha rischiato seriamente solo in un paio di circostanze. Mancano tre partite alla fine del campionato e l'aggancio al terzo posto è ancora possibile. In questo ultimo scorcio di stagione la parola d'ordine per gli uomini di Melfitano dovrà essere professionalità. Il calendario dal canto suo non da una mano tenendo conto che domenica i paternesi saranno di scena a Conza al cospetto della seconda della classe. Una Virtus che è distaccata di sole due lunghezze dai cugini del Conza 85. Lo Sporting ha però le qualità fisiche e morali per non rovinare quanto di buono fatto finora. Certo a inizio campionato gli obiettivi erano diversi ma questa stagione può comunque fornire un bagaglio di esperienza prezioso in vista del prossimo anno. La base per continuare c'è. Tre a nostro avviso i punti imprescindibili da cui ripartire. Innanzitutto il mister. Raffaele Melfitano era all'esordio come allenatore della prima squadra. L'inizio non è stato facile anche per alcune asperità caratteriali e per l'insistenza su alcune scelte tattiche. Lungo il cammino non sono stati pochi gli scontri ma nel complesso la squadra è sempre stata con lui. Tra l'altro all'orizzonte non si vede qualcuno più preparato che possa prendere in mano questo gruppo. Scendesse dal piedistallo su cui troneggia ogni tanto Melfitano sarebbe a maggior ragione la miglior scelta possibile. Il secondo punto è la squadra. Al netto di alti e bassi fisiologici che hanno caratterizzato l'annata l'accozzaglia di inizio stagione è diventata gruppo. Un blocco in cui TUTTI hanno portato il proprio mattone. L'emblema del gruppo Sporting è Angelo Gentile. Finora ha giocato poco, tuttavia non si è mai lamentato. Mai una parola fuori posto, mai una protesta. Sempre pronto a sostenere il compagno in difficoltà. Mai un allenamento o una partita saltata. In trasferta o in casa, con il sole o con la pioggia lui c'è sempre stato. Il colpo di tacco con cui ha deciso la vittoria contro il Borgo Rocca nei minuti di recupero rimane una delle pagine più belle di questo campionato. Il terzo punto è rappresentato dalla società. O meglio dalle due persone che nel corso della stagione non hanno mai lasciato sola la squadra: Orlando Balestra ed Evarista Di Prisco. Al primo si deve la nascita del progetto Sporting. Nel corso degli  anni ha fatto crescere gran parte di questi ragazzi utilizzando il bastone o la carota a seconda delle situazioni. Un maestro di vita oltre che di calcio. Il secondo non meno importante merita altrettanto rispetto e riconoscenza.

LA PARTITA. Lo Sporting deve fare a meno di Gregorio infortunatosi nel recupero di Morra. Melfitano schiera Mauro e Rino Lapio coppia centrale con Palmieri 88 a destra e Spagnuolo a sinistra. D'Aveta, Palmieri 90 e D'Amato giostrano a centrocampo. Davanti Angelo Balestra è il terminale offensivo tra Cristiano e Granitto. Iannuzzo, Barbieri e Vittorio Balestra partono dalla panchina. Pronti via e lo Sporting fa subito sul serio: palla a terra e scambi di prima. Sembra essere tornata la squadra dei nove risultati utili consecutivi. Al decimo inizia il Cristiano day: lancio di Balestra per l'ala di casa che innesta il turbo e fa secco Vena. Al quarto d'ora è ancora Cristiano a gonfiare la rete servito da D'Aveta. La Melfitano's band è padrona del campo e rischia poco dietro. Al quarantesimo la doccia fredda. E' la solita distrazione su palla inattiva a riaprire la partita: calcio d'angolo per la Vetus, Moccia svetta imperioso e fa secco Tecce che sfiora soltanto. La ripresa si apre con lo Sporting a far girare palla. Granitto e Vittorio Balestra, subentrato al fratello Angelo, falliscono il colpo del ko sciupando malamente. La Vetus prende coraggio e inizia a farsi pericolosa. Moccia vola sulla destra, palla in mezzo ma Tecce smanaccia anticipando Aliasi appostato davanti la porta. Cinque minuti dopo è  Aliasi ad insaccare, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Alla mezz'ora la possibile svolta della partita: Tecce esce ma non blocca la sfera, Antonio Vena tenta di approfittarne ma viene spinto da Iannuzzo al momento del tiro, ininfluente il salvataggio sulla linea di Mauro Lapio. E' rigore. Dal dischetto va Nargi che tira alle stelle. Come nel più classico degli slogan: gol mancato, gol subito. Cinque minuti dopo è Vittorio Balestra a cadere in area e a guadagnarsi il penalty che  Barbieri trasforma. E' il gol della tranquillità. Nei minuti finali dapprima Tecce si riscatta respingendo un' errata deviazione di Mauro Lapio indirizzata sul palo più lontano e poi è Cristiano a calare il poker con il terzo gol personale, il dodicesimo in questo campionato.

Più: i primi trenta minuti sono uno spettacolo: palla a terra, fraseggi di prima, lucidità feroce. Avesse giocato sempre così sarebbe stata tutta un'altra storia.

Meno: la solita disattenzione su palla inattiva e la condizione non proprio brillante.

Pagelle.

Sporting Paternopoli: VOTO 7. Torna alla vittoria dopo tre partite. L'incubo di Sant'Angelo sembra essere  dimenticato. Lucidità, orgoglio, rabbia e quel pizzico di fortuna che non guasta. Padrone del campo per lunghi tratti della gara. Unica pecca le troppe occasioni da gol non concretizzate.

IL MIGLIORE: VOTO 8.

Cristiano. E' la sua giornata. Seconda tripletta stagionale. Quando va via sulla destra è imprendibile. Corsa, sacrificio ed altruismo. Per la prima volta non gioca con i paraocchi. Quando può serve il compagno meglio piazzato. Se usa la testa è un'arma devastante a disposizione dello Sporting. Impressionante quando si abbatte sugli avversari come un tornado. Caterpiller.

Tecce: 6. Incolpevole sul gol quando sfiora soltanto. Rischia di combinarla grossa nell'azione del rigore quando si fa sfuggire il pallone. Nargi gli da una mano sparando alle stelle. Si riscatta parzialmente quando devia il tentativo di autorete di Mauro Lapio. Fortunato.

Palmieri 88: 6. Schierato a destra non sfigura. Chiude gli spazi mettendoci il fisico quando serve. Non disdegna qualche sortita in avanti. Non avrà una tecnica eccelsa ma quanta quantità. È un panzer da combattimento. Bodyguard.

(dal 15' s.t Iannuzzo: 6-. Entra e gioca sulla fascia. Alterna buone chiusure a qualche sbavatura. Mostra scarsa attenzione in qualche circostanza. Commette il fallo da rigore ma lì le responsabilità maggiori sono di Tecce. Approssimativo.)

Lapio R. : 7. Seconda partita da titolare per il vecchio Capitano. Non sbaglia un anticipo. Primo regista della squadra, i suoi sono tocchi eleganti ed essenziali. Sa quando bisogna accelerare e quando rallentare. Nonostante abbia ripreso da poco gira al massimo regime. Nostromo.

Lapio M. : 7. E' il solito radar di palloni piantato al centro della difesa. Di testa non ne perde una. Si esalta quando sente il rumore dei nemici. Spazza via tutto quello che gli capita a tiro. Potenza, forza, solidità. E' il fratello gemello del Mauro spaesato di inizio campionato. Ercole.

Spagnuolo: 6,5. Torna in difesa e non perde un colpo. Tampona e riparte. La fascia sinistra è il suo territorio di caccia. Gioca con  rabbia agonistica e concentrazione. Intraprende con l'avversario di turno veri e propria duelli all'Ok Corral. Giorgione. (dal 40' s.t Lo Vuolo 92 s.v)

D'Aveta: 6,5. Non è brillantissimo ma fa comunque legna in mezzo al campo. Si limita a gestire il traffico dal suo lato. Giocatore di sostanza. Chiusure da mediano e aperture da regista. Dalle sue parti gli avversari trovano il passaggio a livello chiuso. Custode.

(dal 20' s.t Barbieri: 7. Sta vivendo ore drammatiche. Entra nella ripresa per dare nuova linfa al centrocampo. Non sbaglia dal dischetto quando mette dentro il 3 a 1. Il quel tiro scagliato con forza c'è tutta la rabbia del momento. Queste parole non vogliono essere un consiglio fuori luogo: Gigi ricordati che noi siamo sempre qua. Fratello.)

Palmieri 90: 6,5. Finalmente per un giorno rompe con la mediocrità. Comanda le operazioni in mezzo al campo. Tampona e costruisce, corre e lotta. Zittisce i critici con una prestazione di sostanza. L'elettricista ha sostituito la lampadina fulminata e il faro si è riacceso. Veemente.

D'Amato: 7-. La solita corsa in mezzo. Si sdoppia in due ruoli: D'Amato 1 rincorre a perdifiato l'avversario diretto, D'Amato 2 tenta di fare l'attaccante aggiunto puntando la porta avversaria. Mille palloni mille polmoni. Sdoppiato.

Balestra A. : 6,5. La sua partita dura solo 40 minuti. Sufficienti a mandare in gol Cristiano. Gioca al servizio dei compagni, a volte anche troppo visto che in un paio di circostanze potrebbe battere a rete. Smarca D'Amato con un tacco sublime. Tecnicamente è un grande ma ha muscoli di cristallo. Swarovsky.

(dal 40' p.t Balestra V.: 5,5. Entra al posto del fratello e cerca di dare il suo contributo. Sbaglia troppo sottorete. E' bravo quando si guadagna il rigore ma è solo un lampo. Impreciso.)

Granitto: 5,5. Non è in giornata. Non incide come potrebbe e dovrebbe. Troppo avulso dalla manovra, sciupa un paio di occasioni. Da qualche partita non è più animato dal sacro fuoco. Inconcludente. (dal 37' s.t Gentile s.v)

Free Joomla templates by Ltheme