Ieri sera, presso la sala ottagonale adiacente al Centro CEPAS, si è tenuto in dibattito pubblico della Margherita con tutti i cittadini di Paternopoli.
All'incontro erano presenti i vertici provinciali e gli esponenti locali, moderati da Carmine DE BLASIO.
Ad aprire il dibattito, per il circolo locale è stato il portavoce Franco GENTILE, che ha sottolineato la radicazione del circolo sul territorio e ricordato le iniziative politiche intraprese. A seguire l'ex Sindaco Duilio BARBIERI che ha invitato i paternesi all'unità per poter dare una speranza di rinnovamento e di ripresa. Per la componente giovanile è intervenuta Laura MORSA che ha evidenziato la presenza dei giovani nella Margherita e l'importanza del "saper chiedere" per essere ascoltati.
Di tipo diverso l'intervento di Giuseppe TECCE che ha ribadito di non aver mai abbandonato le proprie posizioni politiche ricordando brevemente la sua storia politica. Tecce ha inoltre parlato del valore della solidarietà, dell'importanza dei partiti realmente strutturati e della necessità di voltare pagina, chiamando tutti, e se stesso in primis, a dare nuove idee per Paternopoli.
Breve l'intervento di Gilda STORTI che ha parlato del legame tra la politica ed i cittadini e di Gianni FIORENTINO che, rimarcando quanto detto negli interventi precedenti, ha sottolineato la centralità del progetto: "... è il progetto che sceglie le persone e non viceversa.".
Appassionato l'intervento di Mario SANDOLI, presidente del circolo locale, che ha dato un benvenuto a tutti coloro che hanno intenzione di condividere il progetto della Margherita, ricordando al contempo la fermezza della stessa nelle proprie posizioni e la speranza di un rinnovamento.
Antonio PETRUZZO, portavoce del Comitato Civico, ha fatto un intervento forte, ricordando le motivazioni che hanno portato alla nascita del Comitato, tra le quali la necessità di superare il risentimento che ancora è presente nei paternesi. Ha inoltre chiesto a Tecce come potesse affermare di non aver mai mutato la propria posizione, visto il suo comportamento nei mesi scorsi e ha concluso sottolineando la necessità di dialogo per risolvere i problemi di Paternopoli a Paternopoli e non attraverso gli esponenti provinciali.
Forte anche l'intervento di Pasquale IANNUZZO che ha chiesto al partito una riflessione sulle difficoltà di aggregare i cittadini nel progetto e di essere realmente chiari: ".. si crede nei partiti ma si dice che essi non possano rappresentare Paternopoli.". L'importante, secondo Iannuzzo, è aggregare, unire e creare un percorso unitario.
Di elogio l'intervento del presidente della Comunità Montana Nicola DI IORIO, che ha espresso la sua percezione della volontà dei paternesi di anteporre l'interesse di Paternopoli ai propri ed ha invitato tutti ad essere orgogliosi di questo grande paese.
In chiusura Giuseppe DE MITA ha detto di essere rimasto colpito dall'intervento di Tecce nonostante non abbia condiviso la scelta che esso aveva frettolosamente fatto due anni addietro nella precedente tornata elettorale. Ha rimarcato altresì che la politica è fatta di atti pubblici e che i dissidi interni sono normali e che servono a rafforzare il partito e a farlo cresce democraticamente. In conclusione del suo intervento ha citato Aldo Moro e gli Stati di Necessità come tra l'altro aveva già fatto Barbieri.