Sporting Paternopoli 3
Atletico Luogosano 1
Sporting Paternopoli (4-3-3): Perillo - Lapio (dal 40' s.t Lo Vuolo 92), Iannuzzo, Gregorio, Palmieri 88 - D'Aveta, Palmieri 90 (dal 30' s.t Troisi), Barbieri - Cristiano, Balestra V. (dal 20' s.t Spagnuolo), Granitto.
A disposizione: Tecce.
Allenatore: Melfitano.
Atletico Luogosano: Pacillo F., Di Stasio, Santosuosso, Di Gregorio S., Tranfaglia, Aquino, De Luca, Ferrante M., Memmolo, Di Gregorio T., Ferrante A.
A disposizione: Pacillo C., Petroziello, La Vita, Todisco.
Allenatore: FerranteM.
RETI: 15' p.t, 46' s.t D'Aveta (S), 32' p.t Balestra V. (S) - 30' p.t Memmolo (A).
Continua la serie positiva.
Continua la serie positiva dello Sporting. Dopo i pareggi in trasferta contro Vetus e Calabritto per gli uomini di Melfitano arriva la vittoria contro l'Atletico Luogosano in quello che da sempre è considerato un vero e proprio derby. È stata una partita strana in cui lo Sporting non si è mosso benissimo malgrado le direttive di Melfitano prima della partita. Il mister di casa negli spogliatoi aveva chiesto ai suoi di giocare massimo con tre tocchi, far girare sempre la palla a terra e allargare il gioco sulle fasce. Niente di questo si è visto in mezzo al campo. Anzi sul piano del gioco la manovra ha lasciato a desiderare. Sono comunque positive le indicazioni arrivate da questa vittoria: la robustezza della squadra, i progressi di Marco D'Aveta dopo un inizio di campionato da incubo, il carattere che la squadra ha ritrovato proprio nel momento più delicato e difficile quando tutto sembrava essere finito prima di cominciare. Insomma, piano piano lo Sporting sta venendo fuori dal pantano in cui si era cacciato con le proprie mani. Ora deve risalire con le unghie la parete ripida lungo cui era sprofondato. Ovviamente è ancora presto per dare giudizi definitivi ma le ultime partite hanno regalato l'impressione che la squadra abbia nelle corde la possibilità di scalare la classifica. Se nelle prime sei giornate la Melfitano's band aveva racimolato la miseria di quattro punti, ben diverso è stato il ruolino di marcia nella seconda parte del girone d'andata con undici punti ottenuti nelle altre sei gare.
LA PARTITA. Melfitano deve fare a meno di D'Amato infortunatosi nell'allenamento di venerdì, ma recupera Barbieri dopo la squalifica. Per il resto è il solito Sporting con D'Aveta a centrocampo e Vittorio Balestra, Cristiano e Granitto a comporre il tridente offensivo. Spagnuolo va in panchina, Palmieri 88 riprende il suo posto in difesa. Lo Sporting parte bene e sembra poter pilotare le operazioni in mezzo al campo. Al 14' Vittorio Balestra ci prova di sinistro ma Pacillo respinge di piede. Sull'angolo susseguente Palmieri 90 batte in mezzo, batti e ribatti in area e rete da opportunista di D'Aveta. Proprio l'uomo più discusso di questa prima parte di stagione si sveglia dal letargo e porta in vantaggio i suoi. Lo Sporting sembra assumere le sembianze di un serpente a sonagli. Irretisce il nemico lo addormenta e poi spara il veleno. Bello quando ci riesce. Noioso, al limite dell'irritante, quando l'operazione ipnosi dura un po' troppo. Al 25' è ancora D'Aveta a provarci da fuori, Pacillo pasticcia e devia goffamente in angolo. La squadra di casa però dietro dimostrata qualche smagliatura di troppo e infatti alla mezz'ora subisce il pareggio: Memmolo approfitta di un errore di Gregorio e scavalca Perillo in uscita. Dopo un campionato perfetto, purtroppo per i suoi il numero sei dello Sporting torna così sulla terra. La paura però dura solo due minuti. Vittorio Balestra raccoglie un lancio in profondità di Lapio, avanza in solitaria e insacca la rete ospite con un tiro beffardo che si infila tra le gambe del colpevole Pacillo. Nei minuti finali del primo tempo gli ospiti sfiorano nuovamente il pareggio. Lapio si fa trovare fuori posizione permettendo a Ferrante di involarsi e tirare poi in porta con Perillo in uscita disperata, ma il pallone viene respinto sulla linea da Gregorio che si riscatta dall'errore precedente. Si arriva all'intervallo con l'impressione che più degli avversari lo Sporting debba preoccuparsi delle proprie amnesie. Appena ritornati in campo gli uomini di Melfitano sfiorano il terzo gol: Cristiano se ne va in solitaria vanamente inseguito da mezza squadra ospite, tenta la conclusione verso la porta ma Pacillo respinge, il pallone arriva a Vittorio Balestra che però non ne approfitta. Due minuti Dopo è ancora Balestra a ritardare l'appuntamento con un cross di Palmieri 88 dalla sinistra. Al ventesimo Melfitano cambia: fuori Balestra dentro Spagnuolo e 4-4-2 con Granitto e Cristiano di punta. Cinque minuti dopo è ancora D'Aveta a provarci da fuori ma Pacillo vola e sventa in calcio d'angolo. Nonostante lo Sporting giochi a sprazzi gli ospiti non si rendono mai pericolosi. Anzi sono prima Granitto e poi Spagnuolo a sparare incredibilmente a lato a pochi passi da Pacillo. Nel primo minuto di recupero la Melfitano's band trova il terzo gol ancora con D'Aveta protagonista assoluto della partita. Che qualcosa si stia finalmente muovendo?
Più: la compattezza del gruppo.
Meno: la fragilità difensiva.
Pagelle.
Sporting Paternopoli: VOTO 6,5. Non ha giocato benissimo, ma a vinto puntando tutto sulla forza di un gruppo che dopo gli alti e bassi iniziali ha dimostrato di avere la compattezza del granito.
IL MIGLIORE: VOTO 7,5.
D'Aveta. Marco torna se stesso e forse bastava questo: cercare nello specchio i propri riflessi migliori e su quei riflessi ricostruirsi, ritrovarsi, generarsi. Ha giocato una partita fisica per la sostanza, i palloni difesi a centrocampo, il fraseggio mai banale. A segnato due gol e ne ha sfiorato un terzo con una botta da fuori. L'uomo più criticato, il grande assente di questa prima parte di campionato è uscito dal letargo. Ora sta a lui continuare su questa strada e lasciarsi per sempre alle spalle il periodo buio. Bentornato.
Perillo: 6. Sul gol è tradito da Gregorio. Per il resto vive un pomeriggio sostanzialmente tranquillo. Qualche buona uscita e nulla di più. Concentrato.
Lapio: 6. Una partita onesta. Si trovare fuori posizione quando Ferrante sfiora il 2-2. Porta acqua al mulino. A volte tende a complicarsi troppo la vita. Esce per un problema al braccio. Imprudente. (dal 40' s.t Lo Vuolo 92 s.v)
Iannuzzo: 6,5. Il più continuo in difesa. Lesto nei recuperi. Gioca molto sull'anticipo. Preciso ed elegante nei rilanci. Concede poco a chiunque provi a sfondare per vie centrali. Va in difficoltà sulle palle alte. Elegante.
Gregorio: 6. Si fa fregare da Memmolo in occasione del pareggio dimostrando di non essere un extraterrestre. Ritorna decisivo quando respinge sulla linea di Ferrante. Umano.
Palmieri 88: 5,5. Non è sempre lucido nelle chiusure. A volte sembra troppo svagato e si fa trovare fuori posizione. Meno brillante che in altre circostanze. Svagato.
Palmieri 90: 5-. Impalpabile non entra mai in partita. Avrebbe il compito di far girare la squadra ma sembra fuori condizione. Incappa in una domenica senza senso. Assente ingiustificato. (dal 30' s.t Troisi s.v)
Barbieri: 6. Meno preciso del solito dà comunque i suoi equilibri alla squadra tenendo la posizione con grande accortezza. Equilibrato.
Cristiano: 6,5. Quando parte in velocità è il solito tornado che si abbatte sugli avversari. Nella ripresa scende palla al piede con mezza squadra avversaria che non riesce a stargli dietro. Avesse segnato sarebbe venuto giù lo stadio. Tornado.
Balestra V. : 6,5. Pacillo gli fa un regalo di compleanno facendosi passare tra le gambe la rete del 2 a 1. Per il resto gioca la solita partita svariando a destra e a sinistra dando fastidio alla difesa avversaria. Buon compleanno.
(dal 20' s.t Spagnuolo: 5,5. Entra per coprire e ripartire a sinistra. Sbaglia qualche appoggio di troppo e riesce a sparare a lato un pallone che chiedeva solo di essere appoggiato in rete. Le scarpe di Ronaldinho non lo hanno aiutato. Impreciso.)
Granitto: 6. Meno incisivo di altre volte. Dimostra le proprie qualità solo a tratti. Si limita al compitino. Spreca una ghiotta occasione a pochi passi dalla porta. Tranquillo.